solare cella foglia produce energia

Solare, la cella-foglia produce il 47% di energia in più

solare cella foglia produce energiaNe avevamo già parlato in passato, ma ora pare sia diventata realtà. Stiamo parlando della cella solare che, imitando la forma di una foglia, pare sia di gran lunga più efficiente di una normale cella solare. E’ accaduto alla Princeton University dove ancora una volta gli scienziati dotati dei mezzi tecnologici più avanzati del mondo si sono dovuti piegare alla “intelligenza” di Madre Natura.

Inceneritore

Inceneritore

Gli inceneritori sono impianti per lo smaltimento dei rifiuti attraverso un processo di combustione ad alta temperatura, l’incenerimento, appunto. I rifiuti vengono così ridotti in effluenti gassosi, polveri e ceneri, ma anche usati per produrre energia elettrica, ottenuta dal vapore sprigionato durante la combustione o teleriscaldamento. In tal caso gli impianti sono detti inceneritori con recupero energetico, o termovalorizzatori.

I rifiuti che vengono smaltiti mediante inceneritore sono principalmente quelli che finiscono in discarica poiché non riciclabili: i RSU (Rifiuti Solidi Urbani), i rifiuti speciali ed in alcuni casi anche i fanghi di depurazione, i rifiuti dell’industria chimica ed i rifiuti medici. Prima di essere inceneriti, i rifiuti vengono sottoposti a trattamenti per eliminare i materiali non combustibili, come metalli, vetro e inerti, e la frazione umida, ossia la materia organica e gli scarti alimentari, agricoli. I rifiuti trattati sono detti CDR, combustibile derivato dai rifiuti, o ecoballe.

Solare fotovoltaico

Solare fotovoltaico

Il solare fotovoltaico è una delle due forme più comuni di sfruttamento dell’energia solare, ed in particolare riguarda la produzione di energia elettrica. L’energia fotovoltaica si produce attraverso una pannello che si installa sui tetti delle case, sul terreno o su un apparecchio elettronico, a sua volta formato da celle fotovoltaiche.

Le celle fotovoltaiche sono composte da materiali semiconduttori i quali convertono la radiazione solare direttamente in elettricità. I pannelli rettangolari costituiti da numerose celle fotovoltaiche possono essere collegati in serie di varie dimensioni e capacità di potenza di uscita che possono andare da uno a 20 chilowatt (Kw) per gli impianti domestici a centinaia o addirittura migliaia di megawatt (Mw, un megawatt equivale a 1.000 chilowatt) per gli impianti montati a terra, ideali per le industrie e le centrali elettriche solari.

La Spagna genera oltre il 7% della sua energia dai rifiuti

impianto trattamento rifiuti di Monfrague

Risolvere due enormi problemi con un’unica soluzione si può. Di questo ne sono convinti i ricercatori dell’Università di Saragozza (UNIZAR) che hanno calcolato l’energia e il potenziale economico dei rifiuti solidi urbani, dei fanghi provenienti dagli impianti di trattamento delle acque e dei liquami di allevamento per la produzione di energia elettrica in Spagna. Questi residui sono fonti alternative di energia rinnovabile, che sono più rispettosi dell’ambiente e, nel caso dei rifiuti solidi urbani, più convenienti.

Utilizzare i rifiuti per produrre elettricità ha vantaggi economici e ambientali.

Si dà un valore aggiunto ai rifiuti, perché può essere visto come un tipo di carburante a costo zero, o addirittura un costo negativo, se sono pagate delle tasse per raccoglierla

spiega Norberto Fueyo, autore principale dello studio e ricercatore presso il Fluid Mechanics Group dell’UNIZAR. Secondo il ricercatore, la produzione di energia elettrica da rifiuti evita anche gli impatti sull’ambiente dovuti alle discariche (che rilasciano metano e altri gas inquinanti), o agli inceneritori,  riducendo il volume dei rifiuti che raggiunge i siti di discarica.

Giornali on-line vs. cartacei. Chi vincerà la sfida ambientale?

Sì, lo so che siamo di parte, facendo i blogger. Ma oggettivamente ci sono, come in tutte le cose della vita, gli aspetti positivi e quelli negativi, sia per quanto riguarda i giornali on-line, che per quelli cartacei. Ad effettuare questa ricerca però non siamo stati noi direttamente, ma un organo terzo, il Centro per lo sviluppo sostenibile KTH comunicazioni di Stoccolma. Si tratta di uno studio di valutazione ambientale del ciclo di vita della stampa, web based, del giornale di carta e dell’e-giornale, ed i risultati sono piuttosto sorprendenti. Noi proviamo ad analizzare qui soltanto quelli che riguardano l’ecologia. Ecco l’iter per ognuno dei due mezzi di comunicazione:

Stampa: lavoro editoriale, produzione di carta da giornale, trasporto di carta per la stampante, lavoro di prestampa, stampa della carta, distribuzione, riciclaggio, smaltimento.

On-line: il lavoro editoriale stabilisce la carta “virtuale” da utilizzare, la produzione di un computer utilizzato per leggere, scaricare le news, l’energia utilizzata durante la lettura delle notizie, le emissioni per la produzione di energia elettrica. Per l’e-reader: scegliere le notizie che gli interessano, ricercarle, la produzione del dispositivo, il download, la lettura, le emissioni.

Impariamo a riciclare la plastica

Bottiglie, confezioni per alimenti, pacchi e pacchetti. Quanta plastica transiterà sotto le nostre mani in questi giorni di festa, e quanta anche nei mesi successivi. La plastica è uno dei materiali più pericolosi al mondo perchè, per quanto utile, è molto inquinante. Proviene dal petrolio, e come tutte le cose che provengono dal petrolio ci mettono secoli per biodegradarsi (dai 100 ai 1000 anni) e danneggiano l’ambiente in maniera impressionante.

Anche per questo materiale, e forse in special modo per questo, il consiglio di Ecologiae è di riciclarlo, e adesso chiariremo anche come farlo. Infatti vanno specificati alcuni punti. Il materiale riciclabile, quello che può essere inserito nel cassonetto della raccolta differenziata con la scritta “plastica”, è quello che arreca le sigle PE, PET e PVC. In questi rientrano contenitori di liquidi o cibi solidi, flaconi di detersivi, shampoo, fino alle buste della spesa e centinaia di altre cose. Da evitare assolutamente è l’inserimento di quei contenitori edulcorati, quelli che ad esempio contenevano vernici o materiali tossici che possono rimanere attaccati alla plastica, piatti e bicchieri, custodie per cd e anche video e audiocassette, perchè contengono il nastro che non è di plastica.