Al Gore, “scomoda verità” alla Scala: Friedkin abbandona

Una scomoda verità (An Inconvenient Truth) è un film-documentario diretto da Davis Guggenheim, sull problema mondiale del riscaldamento globale. Il suo protagonista è l’ex vicepresidente degli Stati Uniti d’America – e papà di Current – Al Gore. Si tratta di una presentazione multimediale che Al Gore ha creato e implementato durante i tanti anni in cui è diventato l’uomo-simbolo dell’informazione sui cambiamenti climatici.

Un documentario di effetto: il pianeta distrutto per l’effetto serra, interi campi bruciati e arsi dalla sete. E la Natura, ferita, che risponde con violenza all’Uomo che tanto male le ha fatto. Il documentario ha visto al Sundance e un Oscar: e ora ha ispirato un’opera in musica. Dovremo aspettare un po’: il debutto è previsto l’11 maggio 2011 alla Scala, nel 150˚anniversario dell’Unità d’Italia.

Lieto fine? Buone notizie per le tematiche ecologiste, che sbarcano così nel tempio della lirica milanese e mondiale? Non esattamente. Il 2011 è lontano, ma le polemiche sono già cominciate.

Italia: ritorno al nucleare? Tutte le cose da tenere bene a mente.

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In Italia, si torna a parlare di nucleare dopo le dichiarazioni del Ministro Scajola circa la costruzione, nel nostro paese, di centrali nucleari di nuova generazione. Il nuovo governo Berlusconi auspica un ritorno al nucleare per fronteggiare la debolezza strutturale di cui è affetto l’approvvigionamento energetico dell’Italia che è costretta ad acquistare all’estero l’energia di cui necessita. In seguito al referendum popolare del 1987, l’Italia ha chiuso le sue centrali nucleari e, ad oggi, è uno dei pochi paesi a non possedere il nucleare.

Vi sono nel mondo, attualmente, secondo International Atomic Energy Agency, 439 reattori nucleari funzionanti e 34 sono ancora in fase di costruzione. L’energia generata da questi reattori è pari al 17% della produzione mondiale di elettricità, ed il maggior produttore di energia da nucleare sono gli USA con i loro 104 reattori. Nell’Unione europea 15 dei 27 Stai membri hanno impianti nucleari, tra questi la Francia è il paese che ne ha di più (59 più uno, quello di Flamanville, in costruzione).

Coldiretti denuncia i cibi Ogm: aggravano dipendenza economica dei PVS

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Le coltivazioni Ogm nel mondo non solo non hanno risolto il problema della fame, ma hanno anche aggravato la dipendenza economica dall’estero di molti Paesi in via di sviluppo (PVS). E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini in riferimento alla diffusione di prodotti agricoli geneticamente modificati (Ogm) e all’emergenza cibo. Una recente ricerca dell’Universita’ del Kansas realizzata dal Professor Barney Gordon del dipartimento di agronomia ha inoltre dimostrato dopo tre anni di sperimentazione che la soia geneticamente modificata, produce il 10 per cento in meno rispetto a quella convenzionale, evidenziando cosi’ la minore produttivita’ del prodotto Ogm anche nei paesi sviluppati.

Batterie al metanolo: da Sir William Grove a Microsoft e Sony

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Le batterie al metanolo sono da tempo un ambìto oggetto di ricerca per diversi produttori, allo scopo di utilizzarle per notebook, palmari, cellulari, lettori multimediali portatili… Nel Giugno 2004 Toshiba presentò un prototipo di batteria ultracompatta, destinata a dispositivi elettronici. Qualche mese dopo Nec proponeva celle a combustibile (fuel cell) integrate in unnotebook sperimentale, che ne portavano l’autonomia a 10 ore (teoricamente possono essere sviluppato per metanolo o per idrogeno). Esattamente 3 anni fa, al Cebit 2005, Toshiba mostrava un prototipo di batteria per notebook funzionante con una miscela di metanolo ed ossigeno. Questo negli ultimissimi anni, ma in realtà gli esperimenti siano iniziati nel lontano 1839 da Sir William Grove.

Cibus 2008: a Parma scenari futuri del mondo alimentare

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Nei giorni scorsi a Milano alla presentazione di Cibus 2008, Edi Sommariva, direttore generale Fipe ha spiegato

Sono ormai un terzo dei consumi alimentari complessivi quelli fuori casa e per i quali si spende il 15% della spesa complessiva”. É indispensabile non abbassare la qualita offerta dai pubblici esercizi, per cui e’ necessario che il tema della ristorazione rientri a pieno titolo nell’agenda politica del Paese e dell’intera filiera agroalimentare.

Cibus 2008 è una manifestazione organizzata a Parma da Fiere di Parma e Federalimentare dal 5 all’8 maggio. La manifestazione sara’ anche l’occasione per presentare i dati della ricerca condotta da Nielsen “I mercati food & beverage piu’ dinamici a livello internazionale” da cui emerge che gli italiani si orientano nelle loro scelte alimentari seguendo una valenza salutistica (62%) del prodotto, mentre il 46% e’ fedele alla marca ed il 44% e’ sensibile al prezzo. Quattro giorni di fiera, 2.400 marchi del Made in Italy, 450 buyer esteri in rappresentanza di 59 Paesi, una fitta serie di convegni, incontri e workshop professionali pensati e organizzati per includere tutte le esperienze del settore.

No alla presenza di carne clonata sulle nostre tavole

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Da un’indagine dell’Università di Hannover sui salmoni confezionati è emerso che spesso presentano una concentrazione di batteri, tra cui le listerie, molto superiori al consentito. Contaminazioni che possono causare mal di pancia, vomito, diarrea, e, in taluni casi, provocare nelle donne in gravidanza persino l’aborto. Pare che la causa della contaminazione sia da imputarsi alla scarsa igiene nei processi produttivi. L’ agenzia americana Fda e l’ Agenzia europea per la sicurezza alimentare, Efsa, avevano vagliato l’ipotesi di consentire la vendita di latte e carne clonati. Nella relazione dell’Agenzia europea, si leggeva che, nonostante i casi di malattia e mortalità precoce negli esemplari clonati siano significativamente più alti di quelli osservati negli animali riprodotti convenzionalmente, il metodo della clonazione sarebbe potuto essere usato con successo per maiali e bovini. Tuttavia nella consultazione pubblica avviata dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, Coldiretti e Slow Food Italia hanno espresso in maniera definitiva parere negativo sulla possibilità di autorizzare la produzione e la commercializzazione in Europa di prodotti derivanti dalla clonazione animale,annunciandolo in occasione della conclusione della fase di consultazione aperta sul progetto di parere presentato dall’EFSA.

Il Gelato artigianale riduce l’inquinamento?

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Il gelato è un alimento ottenuto incorporando aria all’interno di una miscela liquida durante la gelatura della miscela stessa. I diversi tipi di gelato si differenziano a seconda dei metodi di produzione e degli ingredienti utilizzati. In questo senso, il gelato viene definito dal tipo di produzione che può essere, a seconda delle scelte imprenditoriali, Artigianale o Industriale. Il gelato artigianale di qualità è composto da materie prime fresche e la fase di incorporatura dell’aria è frutto di un processo piuttosto lento il cui risultato indica nella componente aria il 30 – 50% del volume del composto. Non è possibile produrre gelato di qualità senza utilizzare alcuni additivi (peraltro innocui), prima fra tutte la farina di semi di carrube come addensante. Il gelato industriale contiene latte in polvere, oli vegetali, e additivi come coloranti, emulsionanti, stabilizzanti e aromi. Solitamente è più soffice e voluminoso, perchè contiene più aria, la cui percentuale nel prodotto finito però, dipende dall’Azienda produttrice.

DOP: due week end all’insegna del gusto e della qualità

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Denominazione di origine protetta, meglio nota con l’acronimo DOP, è un marchio di tutela giuridica della denominazione che viene attribuito – solitamente per legge – a quegli alimenti le cui peculiari caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono prodotti. In altre parole: un formaggio DOP deve essere fatto con latte di vacche allevate in zona, così come un salume DOP deve essere ricavato dai suini locali. La DOP nasce (insieme alla IGP) nel 1992 grazie al Regolamento CEE 2081/92 della Comunità Europea, ed è valida solamente per i prodotti agroalimentari (vini e bevande alcoliche esclusi). È quella che impone le norme più stringenti in assoluto, e quindi è quella che garantisce più di tutte il consumatore.

Ogni prodotto DOP, per diventare tale, deve rispettare un disciplinare di produzione che vincola tutte le fasi della produzione e della trasformazione. Generalmente tutti i prodotti DOP hanno un consorzio di tutela: un organismo composti da produttori e/o trasformatori aventi come scopo la tutela, la promozione e la valorizzazione dello stesso. Essi hanno anche un ruolo di informazione al consumatore e di vigilanza sulle produzioni.

Biologico: conviene produrre senza medicinali chimici di sintesi?

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L’ IFOAM, la Federazione Internazionale dei Movimenti per l’Agricoltura Biologica (International Federation of Organic Agriculture Movements), così definisce l’agricoltura biologica:

Tutti i sistemi agricoli che promuovono la produzione di alimenti e fibre in modo sano socialmente, economicamente e dal punto di vista ambientale. Questi sistemi hanno come base della capacità produttiva la fertilità intrinseca del suolo e, nel rispetto della natura delle piante degli animali e del paesaggio, ottimizzano tutti questi fattori interdipendenti.

La filosofia dietro a questo diverso modo di coltivare le piante e allevare gli animali non è unicamente legata all’intenzione di offrire prodotti senza residui di fitofarmaci o concimi chimici di sintesi, ma anche alla volontà di non determinare nell’ambiente esternalità negative, cioè impatti negativi sull’ambiente a livello di inquinamento di acque, terreni e aria. L’interesse dei consumatori per produzioni ottenute in modo “biologico” è andato crescendo negli anni, soprattutto in funzione del concetto di salubrità che si associa alle produzioni biologiche.