Ecologia a teatro, “Che Bio ce la mandi buona!”

Lo spettacolo di cabaret che il comico di Zelig Diego Parassole sta per portare nei teatri lombardi è stato definito ecosostenibile, perché affronta le tematiche ambientali ed ecologiche, rilette in modo…ironico, ma anche scientifico. Le domande a cui il comico cercherà di rispondere ci riguardano da vicino e riguardano noi tutti, responsabili o vittime del mondo che sta cambiando.

Perché continuiamo a bere l’acqua minerale? Perché il packaging dei prodotti di largo consumo è così esasperato? Perché lo smaltimento dei rifiuti non funziona? Perché siamo così consumisti da arrivare a buttare prodotti ancora funzionanti? Perché sprechiamo energia? Ma soprattutto, quali sono le possibili soluzioni?

La buona notizia: in Italia la caccia è in via d’estinzione

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Fino a poco tempo fa vi riferivamo di provvedimenti con o a favore della caccia, i quali in ogni caso andavano a scapito della natura, e contro gli animali, spesso anche in via d’estinzione. Ma come accade sempre nella storia del mondo, la selezione naturale aggiusta tutto, e adesso la natura fa quello che la legge italiana non è riuscita a fare: sta facendo estinguere i cacciatori.

Nulla di violento o tragico. Semplicemente sono sempre più quelli che appendono la doppietta al chiodo, e non c’è un ricambio generazionale. Secondo i dati diffusi dalle associazioni riconosciute dei cacciatori, se negli anni ’80 gli appassionati di questo ex sport (oggi il Coni lo ha eliminato dall’elenco delle attività sportive) erano un milione e mezzo, oggi raggiungono a stento i 750 mila “esemplari”. Dimezzati in 25 anni, e probabilmente decimati ancor di più nei prossimi, visto che l’età media del cacciatore italiano è 65-75 anni, con picchi fino agli 80.

Krupp è ottimista: la Terra rinascerà più bella di prima

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La cosa più incredibile è stato capire che malgrado crisi e recessione oggi c’è più motivo che mai di essere ottimisti. E’ stato davvero emozionante incontrare degli innovatori come Jack Newman, il fondatore della Amyris, una società che ingegnerizza lieviti in grado di trasformare lo zucchero praticamente in qualunque cosa, dal carburante ai farmaci antimalaria. Ma non è un’eccezione: Angela Belcher al Mit di Boston sta ottenendo qualcosa di simile con i virus, facendoli diventare le batterie più efficienti mai esistite. Di persone di questo genere ne abbiamo incontrate decine, ma ce ne sono migliaia, e iniziano a raccogliere fondi per centinaia di milioni di dollari.

Queste parole sono di Fred Krupp, uno dei lobbisti dell’ambiente più influenti degli Stati Uniti (e quindi del mondo), ed in fondo il custode della vera speranza per la Terra. A differenza di molti catastrofisti, è bello vedere come una persona così addentro alla questione sia ottimista. Anzi, ottimista è dire poco. Basti vedere il suo nuovo libro Earth: The sequel, il quale punta su un concetto base molto semplice: il mondo non solo sarà distrutto, ma rinascerà più bello di prima.

La lotta al fumo salva anche l’ambiente

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Il Senato degli Stati Uniti ha appena approvato una legge che imporrà regolamenti più severi in materia di fumo all’industria del tabacco. E’ stato Obama stesso a volere fortemente questa legge, non soltanto come un problema di salute, ma anche come problema ambientale. Le nuove leggi cercheranno di salvare gli ecosistemi combattendo la sigaretta.

La nuova legge, nota come Family Smoking Prevention and Tobacco Control Act, fissa le norme che riducono il contenuto di nicotina e determinano le sostanze chimiche ammesse nelle sigarette. Ci sarà anche una depressione della campagna di marketing, costringendo tutti gli spot ad apparire, sia in tv che sulla stampa, in bianco e nero. Infine, le sigarette ai vari gusti saranno abolite, e termini come “leggero” e “a basso tenore di catrame” saranno illegali. Tutto questo avrà come conseguenza anche un aumento dei prezzi.

Ma tutto questo avrà risvolti sulla salute, cosa c’entra con l’ecologia? Basta dare due numeri. Tutto questo porterebbe ad un calo previsto nel settore dei giovani fumatori dell’11% e degli adulti del 2% sui circa 300 milioni di fumatori americani. Ciò significa meno rifiuti da carta per i pacchetti e per i mozziconi di sigaretta.

Prime reazioni all’Earth Day: Barack Obama

Il motivo del recente silenzio sul problema ambientale di Barack Obama è presto spiegato. Il presidente degli Stati Uniti, in puro stile cinematografico-americano, ha voluto dire la sua sul futuro della Terra attendendo proprio l’Earth Day, il giorno in cui le maggiori attenzioni del mondo sono dedicate a questa problematica.

Ma il suo annuncio non arriva da Siracusa, dove sono riuniti i ministri dell’ambiente di mezzo mondo, ma dalla sua America, e più precisamente dall’Iowa, uno degli Stati chiave per la sua campagna elettorale. Qui, in risposta al g8, ha “lanciato la pietra”, tentando di dare spunti sui quali discutere e magari decidere collettivamente.

I punti centrali del suo intervento sono stati sulle energie rinnovabili, sui provvedimenti che gli Stati possono e devono prendere a livello politico, e sulle auto. Importante per Obama è stato anche ribadire che gli States sono e devono essere, anche per il futuro, il punto centrale della rivoluzione ecologica, e che con il loro esempio devono essere il leader mondiale della svolta.

Dal Giappone arrivano i giocattoli ecologici

Continuano ad arrivare nuove invenzioni dal Giappone. Stavolta il pensiero è rivolto alle future generazioni, e cioè a sensibilizzare gli uomini del domani sul problema ambientale, facendoli giocare con giocattoli ecologici.

E’ più o meno questa l’intenzione di MIC/CP Tom’s, industria di giocattoli orientale, che ha creato gli Earth Block, dai mattoncini simili ai Lego, con l’unica differenza che anzichè essere di plastica, sono creati con le biomasse.