Il malcontento della Prestigiacomo sulla ghigliottina finanziaria di Tremonti al Ministero dell’Ambiente ha sortito il suo effetto, sottraendo alle politiche alla Attila del Ministro dell’Economia un budget di trecento milioni. Potremo far crescere un filo d’erba, consolante. E pazienza se navigheremo di meno perché 150 milioni di questo fondo raccimolato qua e là provengono dai fondi destinati alla diffusione della banda larga, altri 150 sono stati raccattati dalla quota nazionale dei Fondi di Servizio. La decisione di ridare un minimo di ossigeno alle politiche ambientali, o almeno agli interventi di sussistenza di quello che è un malato privato di ogni speranza, è arrivata nelle scorse ore dal Consiglio dei Ministri, nell’ambito dell’esame della Legge di Stabilità.
Prestigiacomo
SISTRI, Prestigiacomo: “segnale importante per ambiente e legalità”
Il ripristino del SISTRI, votato all’unanimità dalla Commissione Bilancio del Senato, è per il ministro Stefania Prestigiacomo un segnale importante per la difesa dell’ambiente e la tutela della legalità nel
SISTRI, per la Prestigiacomo va ripristinato integralmente
SISTRI sì, SISTRI no, SISTRI in parte, SISTRI riparte, SISTRI non parte. Un progetto dalla portata gigantesca, una rivoluzione nel sistema di gestione dei rifiuti che ha sortito effetti ben poco rivoluzionari e ha prodotto non la trasparenza che prometteva ma solo caos e polemiche. Polemiche infinite, sorte sin dall’avvio del sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti speciali e pericolosi, quelle relative ai disagi degli operatori, ai disservizi tecnici, all’utilità o meno nella lotta allo smaltimento illegale di sostanze pericolose, quelle sulle continue deroghe e proroghe, ultime quelle sull’abolizione del sistema previsto dalla manovra finanziaria nelle misure anticrisi e atte a recuperare fondi per pareggiare il bilancio.
SISTRI, assessore all’Ambiente del Veneto: “chiarezza alle imprese”
Le imprese della Regione Veneto che hanno già versato tra i 10 e i 12mila euro per il SISTRI hanno diritto ad avere maggiore chiarezza sull’eliminazione del Sistema di controllo
Abolizione SISTRI, anche per la Prestigiacomo “E’ un regalo alle ecomafie”
Sull’abolizione del SISTRI, il sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti che pure non era affatto decollato e aveva creato solo disagi, sono intervenuti nei giorni scorsi gli ambientalisti, manifestando aperta disapprovazione alla cancellazione dell’organo, un taglio netto che rientra nell’attiliana manovra taglia-tutto che non salva nemmeno un filo d’erba, figurarsi il SISTRI. Nei giorni scorsi è intervenuta in merito l’Onorevole Stefania Prestigiacomo che se vi è sfuggito visto il degrado ambientale in cui viviamo, che farebbe presupporre un posto vacante, è il nostro Ministro dell’Ambiente. La posizione della Prestigiacomo sull’abrogazione è stavolta però piuttosto netta. Il Ministro alza la voce e parla, proprio come gli ambientalisti, di un regalo alle ecomafie.
Rinnovabili, firmato decreto sul fotovoltaico
Il decreto sugli incentivi e le nuove tariffe per le energie rinnovabili, in particolare per il fotovoltaico, è stato firmato dai ministri Romani e Prestigiacomo dopo lunga e laboriosa attesa.
Incentivi fotovoltaico, accordo tra Prestigiacomo e Romani
In occasione dell’apertura della Giornata nazionale della bicicletta il ministro Stefania Prestigiacomo, nel mirino per il via libera dato alle trivellazioni a largo delle isole Tremiti in cerca di idrocarburi,
Nucleare, Prestigiacomo: “il nucleare andrà avanti”
Nonostante i dubbi sulla sicurezza nucleare, a due settimane dall’allarme della centrale di Fukushima e la moratoria di un anno decisa dal governo, l’Agenzia italiana per la sicurezza nucleare “andrà
Nucleare Italia, il fuori onda atomico della Prestigiacomo
Quelli che il nucleare in Italia sarà 1000 volte più sicuro che in Giappone, quelli che le rinnovabili costano troppo e l’atomo invece è gratis, quelli che il taglio delle emissioni al 30% nel libro dei sogni, quelli che cambiare idea è inimmaginabile ma non se c’è di mezzo la poltrona volante, se in gioco c’è un bel gruzzoletto di voti reagiscono con la pancia e si fanno prendere dall’emotività spicciola della campagna elettorale.
Ma ci credono davvero i nostri politici nell’affarone del nucleare? Un clamoroso fuori onda captato dalla stampa ha svelato ieri il pensiero reale a riguardo della Prestigiacomo, che ricordiamo, perché se non lo ricordiamo non si capisce, è il nostro Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Basta, non possiamo perdere le elezioni per il nucleare. E’ finita, non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare. Non facciamo cazzate. Bisogna uscirne ma in maniera soft. Ora non dobbiamo fare nulla, si decide tra un mese.
Esplosione nucleare Giappone, Prestigiacomo: “Non rifacciamo l’errore del 1987”
L’esplosione nucleare in Giappone ha catalizzato l’attenzione dell’UE spingendo ad un’immediata chiusura delle centrali obsolete la Germania, dopo la proroga che aveva fatto discutere qualche mese fa sul prolungamento della vita degli impianti atomici. Bloccati i finanziamenti alla ristrutturazione delle vecchie strutture. Anche la Svizzera guarda ad Oriente con una certa apprensione e chiude temporaneamente alla prospettiva di nuovi impianti: la sicurezza dei cittadini viene prima di tutto, si affrettano a dichiarare le autorità elvetiche a seguito degli incidenti che stanno tenendo con il fiato sospeso il mondo intero sulle sorti della centrale nucleare di Fukushima.
Il commissario all’Energia dell’UE Guenther Oettinger, in vista del vertice di esperti nucleari dell’UE previsto per oggi, ha fatto sapere che all’ordine del giorno c’è, tra l’altro, la discussione sulla fattibilità di un futuro senza nucleare per l’Europa, alla luce della crisi nucleare in Giappone.
Dobbiamo anche porci la domanda se, in Europa, in futuro, potremo soddisfare i nostri bisogni energetici senza energia nucleare.
Smog, Prestigiacomo: “Piano è pronto ma mancano i soldi”
Filtri antiparticolato su camion e mezzi del trasporto urbano, la ricetta del Ministro dell’Ambiente, l’Onorevole Stefania Prestigiacomo, per far fronte alla cappa di smog che avvolge gran parte d’Italia. Sarebbe questo, a detta del Ministro, l’unico modo per affrontare seriamente il problema dell’inquinamento atmosferico.
Intervenire sui filtri dei mezzi pesanti, però, ha un costo elevato e non ci sono fondi per finanziare gli incentivi necessari ad attuare il piano antismog. Lo spiega la stessa Prestigiacomo in un colloquio con il Corriere della Sera, ricordando che il Governo ha fatto il suo dovere, ora la palla passa alle competenze territoriali:
Noi la nostra parte l’abbiamo giocata. La competenza sull’inquinamento è di Regione e Comune. Abbiamo analizzato le cause dello smog e ci siamo resi conto che il settore trasporti è quello sul quale si potrebbe intervenire in maniera più efficace.
Rinnovabili, Prestigiacomo: “L’energia che muoverà il mondo di domani”
Hanno un costo maggiore, è vero. Spesso vengono associate al mascalzone che pianta le pale deturpando il paesaggio e non le collega alla rete cercando di lucrare sull’incentivo, ma le rinnovabili muoveranno il mondo di domani. Questa in sintesi la presa di posizione netta, finalmente, dell’onorevole Stefania Prestigiacomo, sullo sviluppo delle fonti di energia pulita come motore del nostro Paese.
Il Ministro dell’Ambiente ne parla apertamente in una lettera indirizzata al Corriere della Sera, spezzando una lancia a favore di solare, fotovoltaico, eolico, geotermico, fermo restando il pilastro rappresentato dai combustibili fossili che, a conti fatti, comunque, sta diventando oneroso. E il Ministro ne fa, per l’appunto, una questione soprattutto economica. In questo starebbe, per la Prestigiacomo, il valore strategico delle rinnovabili,
legato alla sicurezza energetica e alla diversificazione delle fonti per non essere totalmente dipendenti dalle importazioni di carbone, petrolio e gas.
Porto Torres, il miracolo della Prestigiacomo: “Spiagge pulite entro un mese”
Dopo l’eclissi dei rifiuti di Napoli in tre giorni che in gran parte del Paese si è vista male, complice il segnale del digitale terrestre che va e viene, Il Governo del fare si appresta ad un altro ambizioso miracolo/(tele)visione. Le spiagge di Porto Torres saranno ripulite entro un mese, promette il Ministro dell’Ambiente, l’Onorevole Stefania Prestigiacomo che ieri, finalmente, ha riferito alla Commissione Ambiente della Camera sull’incidente occorso l’11 gennaio sulle coste sarde, causato, ricordiamo, dallo sversamento in mare di migliaia di litri di olio combustibile fuoriusciti dalla rottura di un travaso della nave cisterna E.On.
“Abbiamo i dati di quanto accaduto. Quasi l’80% di materiale è stato recuperato, una parte si è spiaggiata”, ha spiegato il ministro.
Marea nera Porto Torres avanza, Ministero Ambiente riferirà mercoledì alle Camere
La marea nera di Porto Torres si estende, ora minaccia la Maddalena. E arriva persino in Parlamento, con un ritardo ingiustificato. Si apprende in queste ore che mercoledì prossimo, alle ore 15, il Ministro dell’Ambiente, l’onorevole Stefania Prestigiacomo, riferirà alle Camere sul disastro ambientale occorso l’11 gennaio e passato quasi in sordina sui canali ufficiali dell’informazione.
Eppure la situazione non era da sottovalutare, la Provincia di Sassari e i Comuni coinvolti lo avevano intuito sin dai primi giorni invocando, già dalla scorsa settimana, lo stato di emergenza, dopo essersi resi conto che c’era bisogno di aiuti massicci per liberarsi del catrame, valutare i danni a breve, medio e lungo termine, e salvare l’ambiente e la stagione turistica. E anche per evitare che ricapiti, con misure che fermino, riducano o perlomeno rendano più sicuro il traffico di navi cisterna nelle acque che lambiscono un patrimonio turistico-naturale dal valore inestimabile quale è quello sardo.