Eolico: Enel Green Power cresce in Spagna e Portogallo

Continua la crescita sui mercati esteri di Enel Green Power, la controllata verde di Enel S.p.A.. In data odierna, mercoledì 15 giugno 2011, infatti, la società quotata in Borsa a Piazza Affari ha alzato il velo sull’avvio di nuovi parchi eolici, nei Paesi di Spagna e Portogallo, per una potenza complessiva cumulata pari a 54 MW.

Nel dettaglio, trattasi di 4 MW relativi alla seconda fase del parco eolico di Alvaiareze, in Portogallo, e, in Spagna, al parco eolico di Aguilón, che si trova nella Provincia di Saragozza, e che ha una potenza pari a ben 50 MW. Complessivamente i due impianti a regime saranno in grado di produrre energia elettrica tanta quanta ne serve per andare a soddisfare il fabbisogno energetico annuo di quasi 56 mila famiglie.

Eolico e geotermico: Enel Green Power, nuovi progetti all’estero

Prosegue l’espansione all’estero di Enel Green Power, la controllata verde del colosso energetico Enel, nel settore degli impianti di produzione di energia pulita da fonti rinnovabili. In Portogallo, la società italiana nella giornata di ieri, martedì 25 gennaio 2011, ha annunciato la messa in marcia del nuovo parco eolico di Alvaiázere che, con una potenza installata pari a ben 10 MW, sarà in grado di produrre annualmente 29 milioni di kilowattora di energia elettrica.

Trattasi, nello specifico, di un nuovo campo eolico costituito da cinque turbine aventi ciascuna una potenza pari a 2 MW; l’energia elettrica prodotta sarà annualmente in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 11 mila famiglie a fronte di un risparmio ambientale annuo pari ad oltre 21 mila tonnellate di anidride carbonica (CO2) non immesse in atmosfera.

Allo zoo? Non più animali, ma robot!

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Continuiamo il nostro viaggio alla ricerca di curiosità e stranezze dal mondo. Questa volta siamo in Portogallo, e precisamente in un giardino pubblico di Alverca.
E’ quì che l’artista portoghese Leonel Moura ha creato un singolare zoo, il primo al mondo, in cui al posto degli animali ci sono robot.

Secondo l’eccentrico ideatore del progetto, bisogna pensare ai robot come ad una nuova specie, da quì l’idea di trattarli esattamente come animali e, ahimè, metterli in gabbia (l’uomo è particolarmente bravo ad imprigionare qualsiasi cosa, la storia insegna!).
E questa volta fra le sbarre sono finiti 45 robot di 14 specie diverse, ciascuna con caratteristiche e comportamenti differenti.