Ponte sullo Stretto, WWF: “Basta con la fiera degli inganni”.

Un’opera insostenibile sotto tutti i punti di vista il Ponte sullo Stretto di Messina, non ultimo quello dei costi dal momento che la concessionaria pubblica Stretto di Messina S.p.A. ha chiesto il 34% in più quest’anno. Ne parla in una nota il WWF che vuole si dica basta a quella che definisce la fiera degli inganni:

Basta con la fiera degli inganni sul ponte dello Stretto di Messina che ha avuto la sua ultima rappresentazione con gli incontri per l’accordo di programma tra Governo ed Enti locali sulle cosiddette opere collaterali e compensative. Non è in alcun modo giustificato un aumento dei costi in un anno di oltre il 34% (da 6,3 del luglio 2010 agli 8,5 miliardi di euro del luglio 2011) chiesto dalla concessionaria pubblica Stretto di Messina S.p.A. al momento dell’approvazione del nuovo Piano economico-finanziario.

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Un ponte elettrico sotto lo Stretto di Messina

Mentre si continua a dibattere sull’opportunità o meno di costruire il famoso Ponte sullo Stretto di Messina, un altro progetto ben più intelligente è finalmente partito. L’hanno soprannominato “ponte elettrico”, e si tratta di un collegamento da 38 km di cavi che, attraversando sottoterra le acque dello Stretto che collega la Sicilia al resto dell’Italia, comporterà benefici all’una e all’altra parte.

A guadagnarci infatti saranno sia l’isola, nella quale le tariffe energetiche ogni tanto balzavano alle stelle perché non c’era il supporto della corrente proveniente dal Continente che poteva sostenere il picco di domanda; ma anche il resto dell’Italia, la quale finalmente potrà usufruire dei tantissimi parchi eolici costruiti nell’area sicula, beneficiando così di una maggior quantità di energia pulita.