Pm10, 6.000 morti per polveri sottili in Italia

bicicletta nel traffico

In Italia esiste un serial killer che fa stragi peggiori di qualsiasi assassino. Si chiama Pm10, e stando alle stime dell’Istituto di ricerca Nomisma, commette 5.876 omicidi all’anno, 16 al giorno. Si tratta delle ormai tristemente famose polveri sottili, delle microparticelle che emettiamo tutti i giorni dai tubi di scappamento delle automobili, ma non solo da lì, ed entrano nel nostro corpo attraverso la respirazione. Una volta raggiunti i polmoni, queste polveri si sedimentano e creano un gran numero di problemi, tra cui i più comuni sono i tumori.

Secondo quanto dice Nomisma, i più comuni sono il cancro alla laringe, alla trachea, ai bronchi e ai polmoni, ma non si fermano solo lì, in quanto queste particelle sono in grado di provocare malattie respiratorie e cardiovascolari. Circa seimila tra le morti che avvengono ogni anno in Italia dunque, sono riconducibili a questo problema.

Rischio asma elevato per chi vive vicino all’autostrada

inquinamento autostradeAncora sui danni dell’inquinamento per la salute. Oggi parliamo di asma, un disturbo respiratorio sempre più comune soprattutto tra la popolazione infantile e che è aggravato dall’inquinamento atmosferico e dall’alto livello di polveri sottili nelle grandi città.

Ma anche per chi vive lontano dal trafficatissimo centro, magari in periferia, vicino alle tangenziali e all’imbocco di autostrade e superstrade, il rischio di malattie respiratorie è elevato. Un recente studio effettuato da un’équipe di ricercatori della Mayo Clinic ha scoperto infatti che chi vive in prossimita di intersezioni stradali, stazioni ferroviarie e autostrade ha molte più probabilità di ammalarsi d’asma.

Troppe auto: l’Italia perde 1.500 ettari di verde all’anno

traffico italia

Aumentano le auto verdi ed il ricorso al trasporto pubblico. Tutte notizie positive che dovrebbero far pensare che la qualità dell’aria in Italia stia migliorando. Purtroppo non è così. L’ultima rilevazione dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), nella sesta edizione del rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano presentata ieri a Roma, fotografa un’Italia con sempre meno verde e sempre più Pm10 (polveri sottili) nell’aria.

La causa di tutto questo, spiega l’Istituto, è

l’urbanizzazione e l’assenza di una corretta pianificazione territoriale. Il suolo cittadino del Bel Paese perde uno spicchio di natura grande 15.000.000 metri quadrati. Si crea così una grave pressione sul territorio e sull’ambiente con la conseguente presenza di fenomeni franosi in aree densamente urbanizzate e elevato rischio per la popolazione.

Le aree più a rischio sono Bari, Firenze, Foggia, Genova, Livorno e Padova, ma la situazione è tragica un po’ in tutta Italia.

E’ Torino la città più inquinata d’Italia nel 2010

mole antonelliana inquinata

E’ finito il tour del Treno Verde di Legambiente, ed i primi risultati che arrivano sono molto poco incoraggianti. Secondo i dati raccolti dall’associazione ambientalista, in collaborazione con il sito www.lamiaaria.it, il 35% dei capoluoghi di provincia italiani ha già raggiunto il limite dei giorni consentiti per legge di superamento del limite delle polveri sottili (35 giorni). Considerando che siamo appena ad aprile, il dato desta molta preoccupazione.

Nelle prime 97 giornate dell’anno, la città che ha sforato più di tutti il limite è Torino, che ha superato la quantità consentita di Pm10 (50 microgrammi per metro cubo) per ben 59 volte. Non sorprende più di tanto, dato che il capoluogo piemontese è uno dei più industrializzati d’Italia. Quello che sorprende è il dato delle due città che seguono, che nell’immaginario collettivo non sembrano poi così inquinate. Si tratta infatti di Frosinone che ha superato il limite per ben 57 volte, e Padova, 56.

Pm10: al Sud provoca più morti che al Nord

inquinamento palermo

Siamo ormai passati dalla classica affermazione “l’inquinamento fa male”, all’analizzare cosa significa inquinamento. Così, andando a scoprire tutte le varie sfaccettature di questo problema di cui non ci libereremo tanto presto, scopriamo che probabilmente il pericolo maggiore arriva dall’aria che respiriamo, ed in particolare dai Pm10, meglio conosciute come polveri sottili.

Secondo un’indagine effettuata da Epiair è risultato che queste particelle che entrano facilmente nelle nostre vie respiratorie e comportano diversi danni, tra cui anche alcuni tumori, fanno molto più male al Sud che al Nord Italia. In particolare, tra le prime 10 città analizzate in questa ricerca che verrà replicata e allargata per il periodo 2010-2012, pare che il Pm10 provochi maggiori danni nella città di Palermo, e minori in quella di Milano.

Vivere in città fa male alla salute

stress vita in cittàVoglio andare a vivere in campagna. Così cantava Toto Cutugno, e non aveva tutti i torti. Ci sarà poi andato a vivere lontano dal caos della grande città? Se lo avesse fatto, avrebbe certamente operato una scelta giusta. Stando ai dati raccolti da Legambiente pare infatti che vivere in città faccia male alla salute per una miriade di motivi. Primo tra tutti, l’inquinamento da polveri sottili, che provoca asma, malattie respiratorie e mina la qualità della vita quotidiana, mettendo a rischio soprattutto i bambini.

Legambiente  ha presentato la sua analisi nell’ambito della V Conferenza ministeriale ambiente e salute organizzata dai ministeri dell’Ambiente e dalla Salute italiani e dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Europa.

Emergenza smog, stop al traffico in ottanta comuni della Pianura Padana

inquinamento Milano stop trafficoSecondo indiscrezioni, la data fissata per lo stop al traffico negli ottanta comuni della Pianura Padana è quella di domenica 28 febbraio. Una misura straordinaria, la convocazione dei sindaci di numerose città e cittadine dell’area tra le più inquinate ed inquinanti d’Italia, fortemente voluta, pubblicizzata (più volte, a gran voce, quasi sbandierata) dal primo cittadino di Milano, Letizia Moratti e da Sergio Chiamparino, sindaco di Torino.

E’ probabile che questa decisione con tanto di megafoni e squilli di trombe sia in relazione con l’impatto negativo avuto sulla buona condotta dei governanti padani dalla notizia di casi sospetti di leucemia in bambini residenti nella stessa zona del milanese, con il livello di polveri sottili che da mesi rasenta ormai il limite del consentito e del vivibile, con l’approssimarsi delle elezioni regionali, con alcune inchieste che dovrebbero far luce  su presunti comportamenti illeciti su inquinamento e smaltimento dei rifiuti proprio in alcune regioni del Nord.

Polveri sottili aumentano rischio di ictus ed infarto

inquinamento atmosfericoMolte città italiane, vedi l’esempio di Milano, pur di ridurre l’inquinamento atmosferico hanno optato per soluzioni tanto drastiche quanto impopolari, come l’ecopass, gli stop completi al traffico una tantum, tutto pur di abbassare la soglia di polveri sottili, sempre pericolosamente in bilico tra la norma e l’eccesso.
Queste iniziative non dovrebbero restare episodi isolati, in ballo c’è infatti la salute dei cittadini, in particolare ad essere compromesse dall’inquinamento sono le vie respiratorie, con bambini che sempre più sviluppano asma e allergie.

Tuttavia, una recente ricerca, effettuata da un team internazionale di studiosi, composto da ricercatori svizzeri, spagnoli e californiani, ha scoperto che anche il cuore sarebbe a rischio a causa del particolato dei gas di scarico delle auto. Secondo quanto riportato nello studio, le polveri inquinanti possono portare ad un ispessimento delle pareti delle arterie, con conseguente aumento del rischio di subire un attacco cardiaco o un ictus.

Mal’aria: il dossier di Legambiente sullo stato di salute delle città italiane

industria inquinante

La situazione delle città italiane, per quanto riguarda l’inquinamento, è preoccupante. Questo lo sapevamo già, e ce ne eravamo accorti a proposito della vicenda dell’immondizia di Napoli, o più recentemente, degli avvisi di garanzia al presidente della Regione Lombardia, a quello della Provincia di Milano e al sindaco Moratti, per i superamenti della soglia consentita di inquinamento del capoluogo lombardo.

Ma ovviamente non sono soltanto queste due città a sforare i limiti consentiti dalla legge. Su 88 città monitorate da Legambiente, ben 57 sono quelle che superano tale limite per quanto riguarda le polveri sottili, e circa la metà per gli altri agenti inquinanti. Le sostanze preoccupanti nell’aria cittadina sono le ormai famose polveri sottili (lite fissato sui 50 microgrammi per metro cubo superabili 35 giorni all’anno), l’ozono (120 mg/m cubo superabile al massimo per 25 giorni all’anno), ma anche anidride solforosa (SO2), monossido di carbonio (CO), piombo e benzene.

Ue: la qualità dell’aria nell’Unione Europea sta migliorando

buona qualità aria

Anche se i livelli dei principali inquinanti atmosferici ha continuato a scendere nella UE nel 2007, il settore residenziale e dei trasporti su strada rimangono sempre le più importanti fonti di inquinamento, secondo l’ultimo rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) di venerdì scorso.

Secondo la Commissione europea, 370.000 persone in Europa muoiono prematuramente ogni anno per malattie legate all’inquinamento dell’aria, 350.000 dei quali a causa di microparticelle atmosferiche o polveri di diametro inferiore ai 2,5 micrometri note come particolato (PM 2,5), che ha origine dai trasporti (automobili, navi e aerei), dall’agricoltura e dalla piccola industria. La direttiva sulla qualità dell’aria nell’ambiente, adottata nel maggio 2008, si concentra sulla riduzione delle emissioni dei principali inquinanti atmosferici, in particolare le polveri sottili che vengono accusate di una serie di problemi di salute.

Inquinamento e malattie polmonari, l’esposizione da bambini provoca danni a lungo termine

polveri-sottili-tumore-ai-polmoniStephania Cormier, Professore Associato di Farmacologia presso l’LSU Health Sciences Center di New Orleans, ha dimostrato per la prima volta che l’esposizione precoce e persistente ai radicali liberi contenuti nelle polveri sottili colpisce a lungo termine la funzione polmonare. I risultati della sua ricerca sono stati presentati nel corso dell’11° Congress on Combustion By-Products and Their Health Effects svoltosi all’Environmental Protection Agency Conference Center in Research Triangle Park, N.C.

La Cormier ha effettuato ricerche per determinare come l’inalazione e l’esposizione a fattori ambientali quali allergeni, inquinanti e virus respiratori durante l’infanzia porti a sviluppare malattie infiammatorie e respiratorie, come la broncopneumopatia cronica ostruttiva e l’asma da adulti.

Emissioni diesel, più pericolose di quello che si pensava

treno-diesel

Gli scienziati dell’Health Effects Institute presso l’Università di Ottawa hanno effettuato un’estesa analisi epidemiologica che si è basata sui dati di 350.000 persone con più di 18 anni, più un ulteriore campione di 150.000 minorenni per valutare gli effetti dell’impatto delle particelle dovute alle emissioni delle auto nell’aria sulla salute. Questo è stato fatto perché qualche benpensante qualche tempo fa disse che non era molto pericolosa. Purtroppo, non c’è nessuna buona notizia:

La revisione ha ritenuto che il rischio di avere una condizione alterata, precursore di attacchi di cuore mortali per le persone che vivono in zone con molto inquinamento, è del 24% anziché del 12 come precedentemente si pensava.

Il New York Times scrive che i settori rilevati inclusi nello studio erano 116 città americane, con i più alti livelli di particelle di inquinamento trovate, in particolare nei settori della periferia orientale di Los Angeles e la valle centrale della California, Birmingham, Alabama; Atlanta, l’Ohio River Valley, e Pittsburgh. Una varietà di fonti di produzione di particelle sottili che comprendono i motori diesel, pneumatici di automobili, centrali termoelettriche a carbone e raffinerie di petrolio concentrate in quelle zone.

Milano sotto smog, meno emissioni, più multe dell’Unione per le polveri sottili: che sta succedendo?

Milano, una delle città italiane maggiormente inquinate e con un’aria pessima, che mina la salute dei cittadini e abbassa considerevolmente la qualità della vita. Eppure l’urbe lombarda è anche una tra le metropoli della penisola ad essere più restrittiva nei confronti dei suoi abitanti proprio riguardo al regolamento delle emissioni e alla circolazione del traffico cittadino.
Pensiamo all’ecopass ad esempio che ha ridotto gli ingressi in città per i veicoli maggiormente inquinanti, introducendo una tariffa che ha fatto scemare non solo il portafoglio dei milanesi, ma anche la cappa di smog che aleggiava sulla città per via dell’eccessivo via vai di auto e mezzi ad alto tasso di emissioni come i Suv.

E improvvisamente proprio con l’introduzione della tassa sull’entrata in città i cittadini del capoluogo lombardo sono diventati più virtuosi, lasciando spesso a casa l’automobile e utilizzando maggiormente i mezzi pubblici, che tra l’altro a Milano sono abbastanza efficienti. Pensate che soltanto nel suo primo anno di emissioni l’Ecopass ha consentito di ridurre il traffico in centro del 14,4% e le emissioni di polveri sottili di ben il 19%.

Polveri sottili oltre il limite nel 65% dei capoluoghi di provincia italiani

La bandiera nera di Legambiente, che effettua un costante monitoraggio sulle polveri sottili nei capoluoghi di provincia italiani, quest’anno è toccata alla città di Torino. Ma hanno poco di che congratularsi con sè stessi anche il 65% dei centri cittadini presi in analisi dal consueto rapporto annuale sulle PM10 stilato dall’associazione ambientalista più attiva nel campo della lotta all’inquinamento urbano.

Il superamento dei livelli di PM10 sembra essere diventato una triste consuetudine nei nostri capoluoghi, che spesso nel corso nel 2008 hanno superato il limite previsto dalle legge, i 50 microgrammi/m3, in periodi di tempo prolungatisi oltre i 35 giorni considerati “ancora nella norma“. Le conseguenze dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini sono gravissime: aumento dell’asma nei bambini, incremento delle malattie respiratorie, tumori, impotenza.