Il bollettino pollinico della settimana che va dall’11 al 17 aprile 2013 vede un forte aumento dei pollini di Graminacee, una delle specie più temute per le allergie di primavera, complice il bel tempo e l’aumento delle temperature. Vediamo in dettaglio la situazione nelle regioni d’Italia.
polveri sottili
Allergie di primavera: rimedi naturali per contrastare e alleviare i sintomi
Come per ogni sintomo ed effetto di malattie e intolleranze, anche le allergie di primavera possono essere curate o possono essere ridotti gli effetti e i malesseri, con rimedi naturali. Un lettore ci chiedeva se mangiare i fritti e ingerire molti cibi grassi può aumentare il rischio di contrarre allergie in questo periodo.
Allergie di primavera, i consigli degli esperti per i bambini
Le allergie di primavera sono uno dei disturbi più frequenti nei bambini piccoli. Secondo gli esperti 1 bambino su 5 è affetto da rinite allergica, asma, bronchite stagionale. I pediatri consigliano di seguire piccoli accorgimenti per limitare l’insorgere delle malattie e per prevenire i sintomi. Sin dalla gravidanza è possibile seguire alcune regole per limitare le possibili allergie nei nascituri e per far sì che non siano adulti allergici.
Allergie di primavera bollettino pollinico marzo
Le allergie di primavera sono in forte aumento a causa dell’inquinamento ambientale e della maggiore esposizione a smog e ad agenti inquinanti. Conoscere quali sono le fioriture e quali i pollini più presenti nell’aria permette ai soggetti allergici e a quelli più sensibili di limitare gli effetti delle allergie di primavera e di scongiurare l’aggravarsi delle patologie. Negli ultimi anni si è assistito aun aumento dei soggetti interessati soprattutto nelle grandi città dove l’inquinamento è maggiore, ma anche dove è più elevata l’umidità dell’aria e minori le precipitazioni.
Allergie di primavera e inquinamento, un mix pericoloso
La primavera è appena entrata e già si cominciano a sentire i primi starnuti…le allergie sono in agguato e, a causa dell’inquinamento atmosferico, le riniti allergiche e i raffreddori sono sempre più forti. Nel nostro Paese sono circa 10 milioni le persone, tra adulti e bambini, che soffrono per le allergie di primavera.
Smog a Milano, le auto diminuiscono ma l’inquinamento continua a salire
Forse sarebbe meglio che nevicasse sempre a Milano perché sembra che solo nei giorni di massimo gelo i rilevatori dello smog cittadino hanno registrato numeri sotto il livello di guardia. Ora che la neve ha cominciato a sciogliersi, piano piano il Pm10 e gli altri componenti stanno riprendendo a salire, il che fa attendere nuovi record di inquinamento. Nonostante i provvedimenti contro il traffico.
Smog, vertice nel Nord Italia con il ministro Clini
Si svolgerà questo pomeriggio l’incontro tra il ministro dell’Ambiente Corrado Clini e le regioni del Nord Italia per discutere di inquinamento e smog. I presidenti di Provincia e i sindaci di Lombaria, Piemonte, Veneto e Emilia Romagna sono pronti ad esporre la loro politica per la mobilità sostenibile e siglare un accordo sul potenziamento del trasporto merci su rotaia e su nuovi investimenti per il trasporto pubblico.
Smog, come difendersi dalle polveri sottili in città come Milano
Come difendersi dallo smog? Andando a vivere in campagna, è la strada più semplice e maggiormente efficace. Sì, facile a dirsi ma per chi lavora in una grande città, magari molto inquinata come Milano e non può operare scelte di vita così drastiche? Una soluzione, anzi più di una, c’è se non altro per arginare gli effetti dell’aria inquinata sul nostro organismo e sulla nostra psiche, dal momento che un’eccessiva concentrazione di CO2 è stato provato provochi ansia ed aumenti il rischio di depressione e nevrosi. A fornirci qualche consiglio utile per difenderci dalle polveri sottili è il Centro Polaris dell’Università di Milano-Bicocca nella voce dei ricercatori che lavorano al Progetto Tosca (Tossicità del particolato atmosferico e marker molecolari di rischio).
Roma: presentato il nuovo piano anti-smog
Se molti cittadini della Capitale hanno “scampato” alcune norme per ridurre l’inquinamento perché ad agosto sono in vacanza, quando torneranno dovranno vedersela con il nuovo piano anti-smog che il Comune ha intenzione di presentare. Questa nuova strategia si è resa obbligatoria a causa dell’alto tasso di inquinamento cittadino che, nonostante le tante misure prese in passato, continua a rimanere alto. Per questo non solo verranno prese misure temporanee, ma altre saranno definitive.
Bologna: il neo-sindaco impone l’uso di auto ecologiche ai suoi assessori
E’ uno dei primi provvedimenti che Virginio Merola ha preso come nuovo sindaco di Bologna, ma già lascia intravedere in che direzione andrà la sua politica. Una direzione decisamente verde. Da ex assessore all’urbanistica, Merola conosce molto bene i problemi delle strade della città felsinea, tra cui quello delle polveri sottili, specialmente nel centro storico. E così, per dare il buon esempio ai cittadini, ha preso una decisione alquanto sorprendente: vietare ai suoi assessori l’utilizzo delle auto blu. Se si vorranno spostare a spese del Comune, dovranno farlo con le auto a metano.
Decisamente ben più ecologiche delle potentissime (ed inquinantissime) auto blu, le auto a metano sono già a disposizione del Comune. Si tratta di 5 Fiat Panda che verranno utilizzate a rotazione dai vari assessori che vorranno essere accompagnati nel tragitto da casa al posto di lavoro. Ovviamente per le missioni extracittadine questa soluzione non sarà sufficiente, ma è un buon inizio.
Treno Verde Legambiente, PM10 oltre i limiti per 29 capoluoghi italiani
Il Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato giunge al capolinea e tira le somme sullo smog e l’inquinamento acustico nelle città italiane. Un bilancio finale infausto per ben 29 capoluoghi, soffocati dalle polveri sottili e off-limits, a soli quattro mesi dall’inizio del 2011, a causa dei livelli di PM10 che oltrepassano i limiti consentiti oltre i 35 giorni concessi dalla normativa UE.
I vagoni più neri di polveri sono quelli, dato ahinoi scontato, che hanno viaggiato sui binari di Milano e Torino, seguiti da Verona e Brescia. In tutto, le stime parlano di ben 6 milioni di italiani che respirano l’irrespirabile, con le nefaste conseguenze sulla salute che tristemente conosciamo, a scapito soprattutto di bambini, anziani, malati cronici e soggetti allergici ed asmatici.
Treni Frecciarossa e Frecciargento: l’Alta Velocità abbatte la CO2
Il passeggero di Trenitalia produce in media il 60% di gas serra in meno rispetto al passeggero a bordo di un’auto, ed il 70% in meno rispetto a chi viaggia prendendo l’aereo. A farlo presente è stato il Gruppo Ferrovie dello Stato nel sottolineare come lo scorso anno con la scelta virtuosa del treno i passeggeri a bordo abbiano contribuito ad abbattere la CO2 attraverso un alleggerimento pari ad oltre 500 mila tonnellate di anidride carbonica.
A contribuire a questo risultato è stata soprattutto l’Alta Velocità con i treni Frecciarossa e Frecciargento; sulle Frecce nel 2010 sono stati infatti 20 milioni i viaggiatori che le hanno utilizzate con punte di incremento in doppia cifra, pari rispettivamente al 23% ed al 24%, sulle tratte Milano – Napoli e Roma – Milano.
Treno Verde, Legambiente e Ferrovie dello Stato sui binari della sostenibilità ambientale
Treno Verde di Legambiente, al via l’edizione del 2011, la ventiduesima per l’esattezza, con la presentazione dell’iniziativa che si è svolta questa mattina a Roma, alla presenza del Ministro Stefania Prestigiacomo, del direttore nazionale di Legambiente, Rossella Muroni, dell’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti e del direttore di Domestic Market Operations di Telecom Italia, Marco Patuano.
Dal sodalizio tra Legambiente e le FS parte un convoglio ambientalista, in marcia sui binari della penisola per incentivare, plaudere e sensibilizzare a politiche di riduzione dei gas serra, che si tratti dell’impegno di aziende, della responsabilità privata dei cittadini piuttosto che di iniziative promosse da enti pubblici.
Un Treno Verde per monitorare lo smog e l’inquinamento acustico nelle città italiane e che attraverserà binari a dir poco fuori dalla retta via, se consideriamo che ben 22 capoluoghi italiani hanno superato la soglia delle polveri sottili, esaurendo, a poco più di due mesi dall’inizio del nuovo anno, il bonus di 35 giorni per il PM10, concesso dalla normativa europea di riferimento, recepita a livello nazionale. La stazione più nera per il Treno Verde è quella di Milano, che ha sfiorato quota 56 superamenti, seguita da Torino con 54 e da Brescia con 51.
Quirra, c’è l’uranio dietro le malattie della popolazione
Ci eravamo occupati tempo fa di un fenomeno, denominato sindrome di Quirra, per cui si sospettava un alto tasso di inquinamento dietro i picchi di malformazioni nei neonati, linfomi e leucemie tra la popolazione. Ora il responsabile potrebbe essere stato individuato: è l’uranio. In particolare l’isotopo 238, meglio conosciuto come uranio arricchito.
In particolare sarebbero ben 5 le cassette ritrovate in un magazzino (con rilevazioni di radioattività di 5 volte superiori alla norma) nell’area del poligono di tiro del Salto di Quirra, le quali sono state scoperte insieme a parti di missili e radiobersagli, tutti materiali radioattivi, spuntati da sotto terra in seguito ad una forte pioggia che ha smosso il terreno e fatto scoprire questo macabro “tesoro”.