Lo scioglimento dei ghiacciai è un fenomeno che sta interessando anche il Polo Sud, complici i cambiamenti climatici e l’aumento delle temperature terrestri. Come abbiamo visto gli effetti dello sciogliemento della calotta polare si ripercuote sul clima e sulla primavera fredda che si è verficata nel nostro Paese e in Europa nelle settimane scorse. Gli esperti stimano che entro il 2020 non ci sarà più ghiaccio nel Polo Nord se non si inverte il sistema ma ora anche le indagini e le ricerche condotte in Antartide confermano che la situazione è seria.
Polo Sud
Ambiente, salviamo l’Oceano Antartico
Avaaz, l’organizzazione non governativa internazionale attiva per contrastare i cambiamenti climatici e salvaguardare i diritti umani e l’ambiente, si mobilita e chiede la tua firma per una nuova petizione: salvare l’Oceano Antartico dalle flotte di pescherecci industriali. C’è solo un modo per tutelare l’ecosistema marino e l’habitat di migliaia di specie di animali e vegetali che popolano le fredde acque del Polo Sud: creare un’area marina protetta e proteggere la biodiversità.
Riscaldamento globale, il Polo Sud diventerà una foresta?
Una ricerca neozelandese ha messo in mostra oggi, di fronte agli occhi del mondo, come sarà il nostro pianeta di qui a qualche anno, se le emissioni di anidride carbonica dovessero continuare al ritmo attuale. L’aspetto più clamoroso riguarda una recente scoperta: milioni di anni fa l’Antartide assomigliava alle foreste presenti oggi nel Queensland, nella parte settentrionale dell’Australia.
Piante “aliene”, il nuovo pericolo per l’Antartide
Come se non bastassero i mutamenti climatici e le trivellazioni, un nuovo fattore mette in pericolo l’Antartide: le piante. Ma le piante, direte voi, sono un bene per la Terra. Sì, ma quando sono autoctone, cioè del posto. Quando queste vengono trasportate in un ambiente non loro, nella migliore delle ipotesi muoiono, ma nella peggiore fanno morire proprio l’ambiente circostante. E’ proprio quanto sta avvenendo in Antartide.
Aumento delle temperature e scioglimento dei ghiacci, la controtendenza del Polo Sud
Uno studio condotto da ricercatori americani ha tentato di risolvere uno dei più grandi enigmi degli ultimi tempi: perché con l’aumento della temperatura terrestre e con il riscaldamento globale nel Polo Sud i ghiacci non si sciolgono ma anzi, aumentano le nevicate?
La risposta è stata data dai ricercatori del Georgia Institute of Technology sulla rivista accademica Proceedings of the National Academy of Science: l’aumento della temperatura terrestre di circa 4° C, ogni 10 anni porta allo scioglimento del 10% dei ghiacci del Polo Nord.
Polo Sud: registrato caldo record nel 2009
Il Polo Sud ha conosciuto il suo anno più caldo della storia nel 2009, secondo i dati appena rilasciati dalla Amundsen-Scott South Pole Station. La temperatura media al Polo Sud l’anno scorso era un agghiacciante meno 47,9 gradi Celsius, ma nonostante la temperatura così rigida, il 2009 passerà alla storia come l’anno più caldo mai registrato dal 1957, da quando cioè vengono annotate le temperature del Polo Sud, come è stato riportato da Peter Rejcek, redattore dell’Antarctic Sun, il mezzo di cominicazione del programma antartico statunitense finanziato dalla National Science Foundation.
Il record precedente è stato pari di meno 48° C, registrato nel 2002, secondo Tim Markle, meteorologo senior alla stazione in Antartide. L’anno scorso è stato anche il secondo anno più caldo mai registrato per il pianeta, secondo le misurazioni della NASA, considerando la temperatura della superficie terrestre come pubblicato qualche settimana fa.
L’anno di caldo record mondiale, nel periodo delle misurazioni strumentali quasi-globali che cominciano nel 1800, era il 2005. Fino al 2010, il Polo Sud è effettivamente andato incontro a due inverni relativamente caldi, senza cioè scendere sotto i meno 73° C. Si tratta di una barriera particolarmente preoccupante per coloro che desiderano entrare nel Club 300 del Polo Sud (per ottenere l’ammissione, la temperatura media dev’essere di -93° C. Questo consiste nello sbalzo termico provato da coloro che fanno una sauna a +200°F, o 93° C, e poi corrono fuori a -100°F o -37°C).
Eco-turisti o super-inquinatori?
I circa 40.000 “eco-turisti” che visitano il Polo Sud ogni anno causano enormi emissioni di gas ad effetto serra. I visitatori del massiccio coperto di neve non mettono in pericolo solo la regione antartica con le loro azioni, ma anche il resto del mondo.
Il ricercatore olandese Machiel Lamers ha esaminato l’aumento dell’impatto del turismo in Antartide e in che modo tale impatto potrebbe essere frenato. Il turismo è una delle industrie principali in Antartide. Qui in soli 20 anni si è passati da poche centinaia di turisti a più di 40.000 curiosi all’anno.
Iceberg di Wilkins, secondo distacco in due anni
La situazione dello scioglimento dei ghiacciai sta peggiorando a vista d’occhio, e sono in pochi a rendersene conto. Il Polo Sud, il serbatoio del 91% del ghiaccio del pianeta, si sta lentamente (e nemmeno tanto lentamente) sciogliendo, mettendo in serio pericolo l’uomo a causa dell’innalzamento delle acque e migliaia di specie animali che vedono distruggere il proprio habitat.
Un anno fa di questi tempi, era il 28 marzo 2008, il primo distacco di un iceberg dalla Wilkins Ice Shelf, una delle più grandi montagne di ghiaccio al mondo, che dopo millenni perse un primo pezzo della grandezza di 40 km di lunghezza per 500 metri di larghezza. Oggi, ad un anno di distanza, con il nuovo innalzamento delle temperature, arriva la notizia di un nuovo distacco. Ma stavolta ben più grave. La lunghezza dell’iceberg che pian piano si allontana dal Polo Sud è quasi uguale, 41 km, ma è molto più largo, circa 2,5 km, praticamente quanto l’intera Giamaica.
Il maggior ghiacciaio argentino si sta ritirando. Un’altra conseguenza del riscaldamento globale
