Si pronunciano sul terremoto si questa notte registrato nel Pollino l’INGV, il capo della Protezione Civile Gabrielli, il presidente del Parco del Pollino Pappaterra, il presidente emerito della Commissione Grandi Rischi Zamberletti, l’ex membro della Grandi Rischi Enzo Boschi e molti altri. Vediamo tutte le reazioni più rilevanti in merito al terremoto della scorsa notte.
Pollino
Terremoto nel Pollino. Epicentro a Mormanno, Cosenza
Una forte scossa di terremoto ha fatto tremare l’area del massiccio del Pollino, fra le province di Potenza e Cosenza. L’INGV segnala una scossa principale di magnitudo 5 della Scala Richter, registrata alle ore 1.05 della notte di venerdì 26 ottobre. L’epicentro era situato fra i comuni di Mormanno e Laino Castello a 6,3Km di profondità.
Numerose le chiamate ai Vigili del Fuoco e paura a Mormanno per alcune crepe che si sono aperte nell’edificio dell’ospedale cittadino, di cui ora il sindaco dovrà decidere l’evacuazione.
Incendio nel Parco del Pollino, a fuoco gli alberi monumentali
L’incendio che ha distrutto decine di ettari di rimboschimento dando alle fiamme principalmente pini e lecci, divampato ieri nel Parco del Pollino e diffusosi a causa del vento e delle notevoli temperature, è arrivato fino agli alberi monumentali sulla cima Polinello a Costa del Cavaliere.
Il matrimonio degli alberi: l’altra storia dell’abete bianco
Abies alba, la stessa specie arborea che adesso troneggia nei salotti d’Occidente, vestita di luci e palline è protagonista di un rito millenario che si ripete nella recita della tradizione nel paesaggio-teatro di Rotonda, sul Monte Pollino. Per omaggiare il protagonista indiscusso dei nostri Natali ve la raccontiamo.
Il rito ha radici celtiche e nella sua primitiva versione aveva lo scopo di propiziare benessere e prosperità alla comunità, augurando abbondanti raccolti. Successivamente venne assorbito dalla religione cristiana che lo ha dedicato a Sant’Antonio il quale, si narra, passò per Rotonda nel XIII secolo e fece sosta nei boschi del Pollino, trascorrendo una notte sotto un abete in località Marolo. Si narra anche che anni dopo nello stesso punto un bovaro, inciampando, precipitò in un burrone ed invocò disperatamente il nome del Santo che gli apparve in tutto il suo splendore e lo salvò. Il miracolato raccontò l’accaduto a valle ed ogni anno si recò nel bosco per abbattere un abete ed offrirlo al Santo, coinvolgendo di volta in volta sempre più gente in questo suo gesto, così la storia va avanti da secoli.