Riscaldamento globale, trovato plancton tropicale nell’Artico

Del plancton tropicale è stato rinvenuto nell’Artico da un team internazionale di studiosi. La ricerca collegata alla raccolta dei campioni effettuata nel 2010, è stata di recente pubblicata sul British Journal of Micropalaeontology e mette in relazione il ritrovamento di protozoi tropicali e subtropicali in tali zone con il riscaldamento globale.

E’ l’Italia a guidare ricerca scientifica sul DNA del plancton

Gabriele Procaccini, biologo della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli guiderà la prossima spedizione per studiare il DNA del plancton. La ricerca a bordo della goletta Tara è cominciata due anni fa nel settembre 2009 in Francia. Si tratta del primo progetto al mondo che unisce al campionamento del plancton le analisi genetiche dei microrganismi, di cui finora conosciamo solo il 30% del genoma.

La “tempesta rossa” austaliana aiuterà a ridurre la CO2 nell’atmosfera

tempesta rossa australia

Notizie stravaganti arrivano dall’Australia, attraverso uno studio di Geoingegneria negli Oceani del Sud. Un enorme carico di polvere pieno di ossido di ferro, proveniente dalla zona del Lago Eyre, un bacino situato nel centro dell’Australia, è stato sversato nel mare, ricoprendo la superficie dell’oceano dalle coste australiane fino alla Nuova Zelanda.

Il ferro gettato nell’oceano così è venuto su all’improvviso, tanto che anche Greenpeace, presente all’evento, è stata presa in contropiede. Pare essere una buona notizia perché ci sarà più cibo per i pesci, visto che questo sversamento di ferro aumenterà il plancton al largo della costa australiana.

La buona notizia: i ghiacciai si difendono da soli dallo scioglimento

Se l’uomo non difende i ghiacciai, i ghiacciai si difendono da soli. La buona notizia è che la Natura riesce, come al solito, a rimediare agli errori umani. Non completamente, ma in buona parte. Una ricerca inglese, precisamente dell’Università di Leeds, ha scoperto che i ghiacciai dell’antartide, sciogliendosi, rilasciano delle piccolissime particelle di ferro, le quali finiscono in mare e vanno ad alimentare il plancton.

Questo processo fa aumentare l’assorbimento dell’anidride carbonica. Tutto ciò è possibile perché il plancton, per produrre energia, ha bisogno di anidride carbonica. Il ferro rilasciato dai ghiacciai accelera questo processo, in maniera tale da aumentare la quantità assorbita, e facendo diminuire quella presente nell’aria. Ovviamente, secondo gli esperti, questo non risolverà ogni problema legato alla CO2, ma almeno lo rallenterà, concedendo all’uomo più tempo per trovare le contromisure necessarie.