Radar passivi ed ecocompatibili, l’innovazione arriva da Pisa

radarRadar passivi ed ecocompatibili, arriva da Pisa l’interessante, a dir poco, innovazione: come è noto l’emissione di onde elettromagnetiche comporta infatti dei rischi per l’ecosistema marino, ma con questa nuova tipologia di radar il rispetto ecologico sembrerebbe assicurato.

Pisa capitale della mobilità elettrica, al via e-mobility Italy

La data di ieri, 4 novembre 2010, segna per Pisa lo start ufficiale del progetto e-mobility Italy, consacrando il capoluogo toscano a capitale italiana della mobilità elettrica.
Ieri mattina sono infatti state consegnate le prime Smart Electric Drive, quattro in tutto, ai clienti selezionati nell’ambito dell’iniziativa nata dalla collaborazione tra Smart ed Enel, candidatisi sul sito www.e-mobilityitaly.it (oltre 2.200 le richieste pervenute).

A consegnare nelle mani dei cittadini le vetture elettriche il Sindaco della città, Marco Filippeschi. L’evento si è svolto in piazza dei Cavalieri, alla presenza, tra gli altri, del Responsabile Ambiente e Innovazione di Enel Andrea Valcalda e del Coordinatore del progetto e-mobility Italy per Mercedes-Benz Italia, Giovanni Palazzo. Ma in cosa consiste e-mobility Italy?

Aree geotermiche nel pisano, l’energia impatto zero

energia geotermicaA Montecatini Valdicecina, in provincia di Pisa, sono state rilevate delle aree geotermiche che potrebbero rifornire di energia pulita il territorio circostante. Il riscontro è stato possibile impiegando dei piccoli elicotteri radiocomandati per la rilevazione elettromagnetica a bassissime frequenze. Come si legge in una nota diffusa dal comune di Pisa:

Si tratta del primo caso in Italia di geotermia a media entalpia da cui si ricaveranno almeno 25 kWh di energia elettrica in grado di coprire il fabbisogno domestico di 8 mila famiglie o 30 mila persone. Nell’operazione sono coinvolti anche il Comune di Montecatini Valdicecina, il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche (Cosvig), Belvedere Spa (la società che gestisce la discarica di Legoli) e un gruppo di ricerca costituito dall’azienda agricola Rosa dei venti e dalle società Scout e Geochemiclab. Le aree individuate contengono fluidi geotermici a basse temperature, comprese fra 100 e 250 gradi, insufficienti per la produzione di vapore, ma utili per quella di energia elettrica, grazie a un procedimento a impatto zero sull’ambiente.