Caldo e afa, il parere degli esperti

Siamo nella morsa del caldo, con picchi fino a 40 gradi e con cifre record registrate in Sardegna, dove nell’entroterra di Nuoro, nella località di Ottanta, si sono raggiunti i 46 gradi. Oggi è prevista la giornata più calda con massima allerta in 15 città, ma cosa ne pensano gli esperti di questa ondata di caldo? Massimiliano Pasqui, ricercatore del CNR nell’Istituto di biometereologia (Ibimet) rassicura che

il tutto è nella norma. Dal punto di vista metereologico, è il primo vero episodio caldo dell’estate, ma ha durata limitata.

Caldo, mercoledì allerta in 15 città e picchi fino a 40 gradi

Continua l’ondata di caldo di questi giorni che ci lascerà giovedì quando il quadro meteo cambierà portando una ventata di fresco. Per mercoledì è previsto il picco dei 40 gradi con allerta massima in 15 città. Come informa la Protezione Civile per le città di Roma, Milano, Palermo, Firenze, Frosinone, Bolzano, Bologna, Brescia, Civitavecchia, Latina, Messina, Perugia, Pescara, Rieti e Trieste l’allarme caldo è di livello 3 per cui

è necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio.

Il riscaldamento globale è già realtà in Kuwait

kuwait bay

Dal 1985, la temperatura dell’acqua di mare nella Kuwait Bay, nel nord del Golfo Persico, è aumentata in media di 0,6 ° C per decennio. Questo è circa tre volte più veloce del tasso globale medio riferito dal Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC). Le differenze sono dovute agli effetti regionali e locali. L’aumento delle temperature sta avendo effetti profondi sui principali habitat e sulla produzione di energia elettrica nel Golfo Persico.

Il ricercatore Dr Thamer Al-Rashidi del National Oceanography Centre di Southampton ha spiegato:

Poiché le acque della baia del Kuwait sono ben mescolate dalle maree, le misurazioni della temperatura della superficie del mare può essere utilizzata per valutare l’andamento della temperatura nel corso del tempo, nella baia nel suo complesso.

Lui e i suoi colleghi hanno utilizzato i dati sulla temperatura della superficie del mare (1985-2007) telerilevati da una serie di satelliti in orbita polare per valutare il riscaldamento in Kuwait Bay e nella regione del Golfo. I dati sono stati registrati con misurazioni dirette della temperatura della superficie del mare, e sono in accordo con le tendenze della temperatura dell’aria registrata presso l’aeroporto del Kuwait, per verificare le tendenze trovate nei dati satellitari.