La pista di sci sul monte Terminillo, i 60 porti turistici su 362 km di costa del litorale laziale, la sanatoria per il Salaria Sport Village di Diego Anemone e gli interventi dell’Agro romano e nei parchi del Lazio non si faranno. Il Piano casa del Lazio è stato bocciato da palazzo Chigi. Un primo tentativo di fermare il piano edilizio del Presidente della Regione Lazio Renata Polverini è arrivato da Giancarlo Galan, ministro dei Beni culturali e da Stefania Prestigiacomo, ministro dell’Ambiente. E ora anche dal governo. Del piano edilizio rimangono solo gli ampliamenti delle abitazioni, il resto è da riscrivere.
Piano Casa
Bioedilizia, un piano casa per riqualificare non per costruire è la ricetta anticrisi
L’odore di soldi del cemento fresco seppellisce ogni logica in Italia e il movente della crisi giustifica condoni e scempi con la solita storia del creare nuovi posti di lavoro, come se l’occupazione nell’edilizia fosse possibile solo costruendo nuovi complessi residenziali. Tra costruire o ricostruire, per un Paese dilaniato e deturpato da nuove costruzioni periferiche e degradate dalla presenza del nulla come il nostro, la risposta giusta è quasi scontata. Siamo stanchi di assistere a crolli strutturali e di raccogliere cadaveri tra le macerie alla prima goccia di pioggia così come di vedere montagne di fango seppellire interi quartieri. Per non parlare dei costi ormai decisamente troppo esosi che è costretto a pagare chi vive in palazzi non storici, atavici, per il riscaldamento.
Bungalow a Villa Certosa si faranno grazie a Piano casa, Verdi protestano
Ci risiamo. Grazie al piano casa Sardegna, quei bungalow abitativi a Villa Certosa (Porto Rotondo) tanto cari al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si faranno. Lo riporta oggi il quotidiano
Il piano casa dà una mano all’economia, anche se non ci crede nessuno
A margine della presentazione del ddl sul cosiddetto “Piano Casa“, una nuova legge che in pratica scioglie i nodi burocratici per l’edilizia, tra le mille polemiche sollevate non solo dall’opposizione, ma anche da alcuni rappresentanti della maggioranza e di tantissime persone che con la politica non ha nulla a che vedere, Berlusconi spiega il suo piano in questo modo:
significa soltanto dare a chi ha una casa, e nel frattempo ha ampliato la famiglia perchè i figli si sono sposati e hanno dei nipotini, la possibilità di aggiungere una stanza, due stanze, dei bagni, con i servizi annessi alla villa esistente.
In uno Stato serio, com’era l’Italia fino a poco tempo fa, queste operazioni si sarebbero chiamate “abusivismo edilizio“. Quando infatti si parlava di abusi, venivano alla mente delle case costruite in zone non edificabili o senza autorizzazione. Ma in verità la stragrande maggioranza degli abusi era dovuta proprio ad allargamenti impropri dell’appartamento, spesso pericolosi, visto che delle volte crollavano. Per rilanciare l’economia, secondo Berlusconi basterebbe non solo condonare, ma addirittura incentivare questo abusivismo.