Industrie ed inquinamento: scopriamo i settori più sporchi

La costruzione di nuovi centri commerciali, negozi, strutture sportive, grandi complessi residenziali è sempre vista come un evento positivo, simbolo dell’incremento della civiltà, del benessere, del miglioramento dell’efficienza e della funzionalità degli spazi urbani.
In realtà, l’industia edilizia da sola contribuisce al 4% dell’inquinamento globale da polveri sottili nell’aria, per non parlare dell’ingente quantità di inquinanti che sotto forma di solventi e sostanze chimiche di rifiuto, va a finire nelle acque locali.

I materiali edilizi, provenienti dalle demolizioni, raramente vengono riutilizzati e difficilmente si rispettano le norme sull’impiego di materie prime ecologiche.
Pensiamo ad esempio all’industria del legname in America e all’impatto ambientale che ha l’uso del legno nelle costruzioni nell’incrementare un fenomeno come la deforestazione in Africa, Asia e Amazzonia. L’industria edilizia risulta, dunque, una tra le più inquinanti e meno ecologiche che esistano.