Stiamo ammazzando i nostri mari. Non è più soltanto un modo di dire ma purtroppo è la realtà. Sì perché oltre a pescare troppo e ad inquinare, stiamo facendo impazzire i pesci. Una forma di inquinamento più subdolo e meno evidente, quello da farmaci, ha degli effetti evidenti sui pesci. Ad esempio nei fiumi che passano nelle grandi città, dove abitualmente si consumano grandi quantità di farmaci antidepressivi come ad esempio il Prozac, una gran quantità di pesci mostra un comportamento ansioso, antisociale, e delle volte persino omicida.
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Ecologia, da Bruxelles fondi per infrastrutture verdi, pesca, agricoltura ed energia
Per migliorare la qualità dell’aria e della vita dei cittadini europei da Bruxelles arrivano incentivi e benefici per le cosiddette infrastrutture verdi: vome si legge nel comunicato stampa diramato dalla Commissione all’Ambiente dell’Unione nell’idea di rinnovamento verde per i 27 Stati membri ci sono “prati sui tetti delle città per mitigare le ondate di calore durante la stagione estiva; zone umide naturali per far fronte alle alluvioni…”. Nel piano strategico sono previsti fondi anche per la pesca, l’agricoltura, l’energia e le fonti rinnovabili.
Greenpeace in Sicilia contro la pesca di acciughe
Ieri un’azione di Greenpeace ha mostrato tutte le capacità dell’associazione ambientalista quando si tratta di protestare in mare. Obiettivo della manifestazione sono state due imbarcazioni che pescavano acciughe. Nulla di male, se non fosse che utilizzavano reti a strascico (illegali) e che con questi metodi si pesca molto più del necessario. Per questo due gommoni hanno affiancato ed assaltato, proprio come un’azione piratesca, le due imbarcazioni, trasportando con sé gli striscioni “questa pesca svuota il mare” e “esperimento pericoloso”.
Ambiente marino e informazioni sui pesci con la nuova Applifish gratis per iPhone
Volete conoscere quali sono i pesci in via d’estinzione? Volete sapere dove è stato pescato il pesce venduto nel mercato rionale vicino casa? A queste ed altre domande sull’ambiente marino e sulle specie ittiche che lo popolano risponde la nuova applicazione per iPhone gratis, Applifish.
Ambiente…marino a scuola, torna Marinando
Sono 17 anni che Marinando, la campagna di sensibilizzazione e informazione per la scuola promossa dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), torna nelle scuole d’Italia per parlare di mare, pesca, ambiente e sostenibilità. Marinando diviene un’occasione per i giovani per conoscere l’ambiente marino, cimentarsi nel teatro e fare conoscenze internazionali. Come spiega il ministro Mario Catania
Sensibilizzare i ragazzi, fin da piccoli, al rispetto dell’ambiente marino e di tutto ciò che ci circonda è fondamentale per imprimere nelle donne e negli uomini del domani la necessità di salvaguardare e proteggere le risorse ambientali e biologiche presenti su tutto il nostro territorio.
Ecologia, salvare la pesca e i consumatori con il sistema FishPopTrace
Dopo la proposta di legge presentata dal senatore Pd Roberto Della Seta per una pesca sostenibile per l’ambiente e più sicura per i consumatori, il cosiddetto “pesce a miglio zero“, arriva una nuova disposizione per il monitoraggio e la salvaguardia degli stock ittici del Mediterraneo e dei mari dell’Unione europea promossa dalla Commissione all’Ambiente dell’Europa.
Ambiente, pesce a miglio zero per una pesca sostenibile
Come per la frutta e la verdura a km zero, il senatore Pd Roberto Della Seta, propone in Senato un disegno di legge per il pesce a miglio zero. Obiettivi? Ridurre la pressione di pesca nel Mediterraneo, dove l’82% degli stock ittici sono sovrasfruttati; sostenere i piccoli pescatori che compongono circa due terzi della flotta italiana; e rilanciare il settore della pesca attraverso una riduzione dell’IVA per tutti quei pescatori che vendono a meno di 70 km dal porto di residenza.
Inquinamento nel Mar Adriatico, a rischio i pesci
L’impatto dell’inquinamento sugli ecosistemi fa sentire la sua morsa in numerose aree del Pianeta con particolare veemenza ed effetti devastanti. Ci sono poi territori e acque particolarmente sensibili alle condizioni ambientali degradate e compromesse dalle attività dell’uomo, dalla sua impronta a dir poco pesante. Una di queste è senza dubbio il Mar Adriatico, un mare definito delicato sotto questo punto di vista dagli esperti che monitorizzano l’andamento della situazione alla ricerca di soluzioni adeguate a dare respiro a quello che è un bacino con un ricambio d’acqua limitato. Gli inquinanti stanno mettendo a rischio la fauna e la flora ittica, intossicate dalle sostanze nocive presenti in alte concentrazioni nell’acqua.
Tonno rosso a rischio estinzione, l’allarme dell’IUCN sulla pesca eccessiva
Tonno rosso, pesca eccessiva mette in pericolo la sopravvivenza della specie. A lanciare l’allarme, l’ennesimo degli ultimi anni che va ad allungare la lista rossa, è stata in questi giorni l’IUCN, l’Unione mondiale per la conservazione della natura, basandosi sui risultati di un ampio monitoraggio che ha visto coinvolte ben 61 specie di pesci tra cui figurano anche pesci spada, sgombri e tonni. Inutile dirlo ma i dati raccolti non lasciano presagire lunga vita per molti abitanti dei mari, minati dallo sfruttamento eccessivo delle risorse oltre che dall’inquinamento e ancora poco tutelati. Occorre sicuramente un’inversione di tendenza prima che sia troppo tardi.
Biodiversità, il piano UE ostacolato dall’Italia
Anche se con colpevole ritardo, alla fine l’Unione Europea si è mossa ed ha deciso di far qualcosa per difendere la biodiversità, e tentare di salvare almeno il salvabile. Per questo è stato presentato nei giorni scorsi un documento, contenente 6 punti, a cui gli Stati membri dovrebbero attenersi. Usiamo il condizionale perché ce ne sono alcuni, Italia in testa, che lo osteggiano.
Sicilia, Stop trivellazioni in difesa della pesca
Il ministero per lo Sviluppo economico ha deciso di interrompere la ricerca di idrocarburi nelle acque siciliane, in difesa della pesca e dell’ecosistema marino. Una decisione importante, in linea con
UNEP: entro il 2050 gli oceani non avranno più pesci
L’AFP ha appena pubblicato una nuova relazione dell’UNEP (Programma Ambientale delle Nazioni Unite), il quale mostra che mantenendo i tassi correnti di pesca, e se non facciamo nulla per fermarli, in 40 anni non ci saranno più abbastanza pesci da essere commercializzati negli oceani. Questa stima è simile ad altre recenti stime sull’impatto della pesca eccessiva, ma in realtà guadagnano nuova risonanza alla luce della recente riunione della CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie a rischio) che, a causa delle pressioni politiche provenienti dal Giappone e altre nazioni la cui priorità a breve termine è il guadagno economico, non è riuscito a vietare la commercializzazione del tonno rosso in pericolo di estinzione. Con i tassi di pesca correnti (quattro volte la quota ufficiale consentiti a causa degli illeciti) il tonno rosso atlantico sarà estinto in meno di tre anni.
Nel complesso, il rapporto dice che il 30% degli stock ittici mondiali è già crollato, che vuol dire cedere meno del 10% del loro potenziale storico, con solo il 25% di pesci in buona salute, e queste sono solo le specie meno “attraenti”, quelle cioè che non mangiamo.
Nuova strategia per salvare le tartarughe dagli ami per palangari
La popolazione delle tartarughe marine (Caretta caretta) è in declino in tutto il mondo, e in particolare nel Mar Mediterraneo, dove oltre 20.000 esemplari vengono catturati accidentalmente ogni anno. Trovare una soluzione per arrivare ad una pesca responsabile e sostenibile è stato uno dei principali obiettivi di un recente studio spagnolo, pubblicato sull’ultimo numero del Journal of Applied Ichthyology.
I ricercatori dell’Istituto Spagnolo di Oceanografia (IEO) a Malaga, l’Università di Malaga (UMA) e la Sea Classroom, sempre a Malaga, hanno testato nuovi metodi utilizzando diversi tipi di esche, senza tralasciare l’impatto di questi cambiamenti sui rendimenti della pesca.
Slow fish, 23 Presidi del mare a Genova per difendere la biodiversità ittica
L’Italia è circondata quasi interamente dal mare ed è naturale che la pesca rappresenti una risorsa primaria per le popolazioni costiere, una forma di sostentamento e di economia che deve essere tutelata, soprattutto oggi che è a rischio, come un patrimonio dell’intero Paese.
Slow fish, in programma alla fiera di Genova dal 17 al 20 aprile prossimi, è il salone dei prodotti ittici e delle problematiche correlate alla pesca, che intende per l’appunto dimostrare l’importanza del preservare la biodiversità ittica, contro lo sfruttamento sregolato delle risorse marine.
Ventitrè i Presidi del mare previsti, quindici italiani, otto internazionali. Pescare con coscienza e nel rispetto per le specie a rischio di estinzione si può. Lo dimostrano le piccole comunità di pescatori che riescono a vivere in sintonia con il territorio e con il mare, offrendo prodotti di qualità, pesce fresco, sano, genuino, senza razziare per questo le acque ignorando ogni criterio di preservazione della fauna ittica.