Nel bellunese un borgo dice stop ai pesticidi

Si chiama Ponte nelle Alpi, ed è una località nella provincia bellunese che ha detto basta all’uso dei pesticidi più utilizzati in agricoltura, banditi perchè potenzialmente pericolosi per la salute

Agricoltura, contaminati uccelli da pesticidi antiroditori

Non sempre la lotta biologica è efficace nell’agricoltura e non sempre è possibile ottenere frutta e ortaggi perfetti, e vendibili. Ma questa volta a rischiare sono gli uccelli ed in particolare i rapaci diurni e notturni che si cibano di roditori che hanno a loro volta ingerito le esche con anticoagulanti usate nell’agricoltura. Lo studio, il primo di questo tipo in Italia, è stato effettuato da un team di ricerca a cui hanno aderito Dario Capizzi dell’Agenzia regionale parchi del Lazio, Jacopo Cecere della LIPU-BirdLife Italia e Rosario Fico dell’Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana.

Api in calo, a rischio l’intera catena alimentare

Le api stanno morendo, a dirlo sono diversi studi scientifici che accusano i pesticidi di decimare i laboriosi insetti. In Europa i pesticidi killer sono stati messi al bando e la popolazione di api in queste zone è aumentata sensibilmente, ma negli USA la strage continua.

L’importanza delle api nell’intera catena alimentare non è da sottovalutare: oltre a produrre miele e nettare, questi insetti impollinano il 90% delle piante e delle coltivazioni. Il costo in denaro delle perdite alimentari è di circa 40 miliardi di dollari, quello ambientale inestimabile. Oggi le api arrivano solo al 4% del totale di qualche anno fa. Forse la causa non è solo nei pesticidi, ma anche nella perdita degli habitat naturali.

Con la messa al bando del DDT il pellicano bruno non è più in via d’estinzione

pellicano bruno

Ken Salazar, ministro degli Interni, Assistante del Segretario del Fish and Wildlife and Parks, Tom Strickland, ha annunciato che il pellicano bruno, specie una volta decimata dal pesticida DDT, ha ripreso a proliferare e può venire rimosso dall’elenco delle specie minacciate d’estinzione sotto l’Endangered Species Act.

Il pellicano bruno, di cui ci eravamo già occupati in passato, è stato dichiarato in via di estinzione per la prima volta nel 1970. Da allora, grazie ad un divieto di utilizzo del DDT e agli sforzi da parte degli Stati che lo ospitano, delle organizzazioni di conservazione, di privati cittadini e di molti altri partner, l’uccello ora ha raggiunto un numero sufficiente alla sopravvivenza. Ora ci sono più di 650.000 pellicani bruni in tutta la Florida, nel Golfo e sulle coste del Pacifico, così come nei Caraibi e in America Latina.