Pepsi lancia la sua bottiglia 100% vegetale

Pepsi ha presentato lunedì scorso una nuova bottiglia, la prima del suo genere, secondo la società, ad essere realizzata interamente con materiali vegetali, i quali includono erbaccia, corteccia di pino, e lolla di mais (sottoprodotto derivante dalla lavorazione del mais, dunque non rientra tra i materiali commestibili).

Nel frattempo la grande concorrente, la Coca Cola, ha spinto molto negli ultimi tempi sulla sua PlantBottle, costituita da materie vegetali “appena” al 30%. I suoi dirigenti avevano ammesso che ci sarebbero voluti diversi anni prima che il livello di materiali ecologici per una bottiglia per bibite potesse raggiungere il 100%, ma sono stati smentiti dopo pochi mesi.

Pepsi riduce dell’88% i rifiuti e ci guadagna milioni di dollari

Lasciamo da parte, per il momento, gli effetti sulla salute dei prodotti Pepsi, e le preoccupazioni legittime sul cibo elaborato in generale. Considerando che, fanno bene o fanno male, le bevande gassate esistono ed esisteranno sempre, va dato atto ad una delle aziende del settore più grande al mondo di aver ridotto il proprio impatto ambientale. E trattandosi di una multinazionale non è poco.

Venerdì scorso PepsiCo ha rilasciato un aggiornamento sui suoi obiettivi riguardanti l’invio dei rifiuti non trattati in discarica entro il 2020, e sulle fonti energetiche, con l’obiettivo di eliminare del tutto i combustibili fossili entro il 2023. Uno dei principali modi per ridurre il proprio impatto sarà di utilizzare imballaggi riciclabili o biodegradabili.

A Manila la prima scuola fatta di bottiglie di plastica

A San Pablo, provincia di Laguna, nelle Filippine, decine di muratori-volontari sono accorsi alla chiamata della MyShelter Foudation e si sono armati di malta iniziando ad erigere i muri di una nuova scuola. La malta e le cazzuole le metteva a disposizione l’organizzazione ma la materia prima la dovevano procurare loro: bottiglie di plastica da 1.5 e 2 litri.

E’ stata così eretta, nel dicembre scorso in brevissimo tempo, la prima scuola del continente asiatico fatta di bottiglie di plastica. Il progetto, che va ben oltre il riciclo creativosi chiama Bottle School Project, ed è nato dalla partnership tra My Shelter Foundation e Pepsi che, tramite la campagna di sensibilizzazione e volontariato sulla raccolta differenziata detta “Sarap Magbago”, ha fornito materia prima e forza lavoro.

Pepsi lancia le patatine nella busta biodegradabile “alle patate”

PepsiCo, proprietaria oltre che del più noto marchio Pepsi, anche della Frito-Lay e del marchio britannico Walkers, ha annunciato che potrebbe essere la prima a lanciare sul mercato gli imballaggi biodegradabili delle patatine fritte entro 18 mesi.

La notizia non farebbe tanto scalpore se non fosse che le nuove buste che la Walkers sta progettando sono formulate proprio con l’amido che si trova nelle bucce delle patate stesse che si trovano al suo interno. In pratica è come prendere un sacco di patate già fritte. Il Carbon Trust stima che la bustina media delle patatine al formaggio e cipolla di Walker genererà circa 80 grammi di biossido di carbonio, circa il 34% di esso è causato dalla produzione della confezione. Walkers spera che i nuovi sacchetti faranno risparmiare circa il 7% di CO2 rispetto a quanto non si consumerebbe di solito.

Dopo la Coca Cola dietetica, avremo la Coca Cola ecologica?

coca-nuda

Essendo la multinazionale per eccellenza, la Coca Cola viene spesso additata come una delle industrie più inquinanti, oltre che rea di mille altri reati. Ma come tutte le grandi industrie, anche lei ha l’opportunità di redimersi, convertendosi all’ecologia.

La proposta verde la confeziona il Ryan Harc Design Studio, e si tratta della Coca-Nuda (in inglese Naked Coke).  Quali sono i risparmi ambientali di tale progetto? Come si vede dalla foto, si tratta di eliminare definitivamente la vernice dalla lattina di coca. Può sembrare poco, ma se risparmiare cinque milioni di dollari (3,3 milioni di euro) per cinque millimetri di plastica colorata vi sembra poco! Sulla base delle statistiche di Alcoa, ogni anno si riciclano circa 112 miliardi di lattine vendute soltanto negli Stati Uniti. Pensate solamente a quanto costa riverniciare 112 miliardi di lattine di alluminio.