Si torna a parlare di smog e di inquinamento e…quindi di Pechino. I livelli di PM10 e di particolato della capitale cinese sono sempre più elevati, a tal punto da mandare via i turisti di tutto il Mondo. Come riporta il quotidiano China Daily, il numero dei visitatori nell’estate del 2013 è diminuito del 14,3% rispetto al primo semestre dell’anno. Il motivo del calo delle presenze è dovuto all’inquinamento e questo si ripercuote sul turismo e sull’intera economia della Capitale.
Pechino
Inquinamento in Cina, lo smog di Pechino invade il Giappone
Lo smog di Pechino invade il Giappone: la nube di pericolose polveri sottili che dai primi giorni del 2013 avvolge la capitale cinese arriva a intossicare anche i cittadini nipponici, che, inutile dirlo, ne sono tutt’altro che felici. L’inquinamento in Cina è al centro dell’attenzione del mondo da più di un mese: quando arriverà qualche provvedimento?
Pechino, il miliardario Guangbiao distribuisce migliaia di lattine d’aria fresca
A Pechino, ancora al centro di un’autentica crisi da inquinamento, il miliardario Chen Guangbiao, famosissimo in Cina, distribuisce migliaia e migliaia di lattine di aria fresca. Una campagna di sensibilizzazione bizzarra come nello stile del miliardario, che punta a tenere ben deste le coscienze dei cittadini della capitale cinese in un momento così nero per la metropoli.
Acqua inquinata a Pechino, per le autorità è sicura ma i cittadini hanno paura
Acqua inquinata a Pechino, vero o falso? Le autorità affermano che l’acqua “soddisfa standard nazionali di qualità” e si può bere in sicurezza, ma i cittadini non sembrano essere granché tranquillizzati: serpeggia la paura e prova ne è il subbuglio scatenatosi sul web in merito all’allarme di un ricercatore della Beijing Healthcare Association.
Inquinamento da record in Cina, la stampa si sveglia e protesta
Dopo gli incredibili livelli di smog toccati a Pechino in questi giorni, l’inquinamento da record in molte città cinesi sta finalmente scatenando una serie di proteste. Perfino la stampa ufficiale parla della necessità di un cambiamento urgente. Vediamo gli ultimi dati sull’inquinamento e le più importanti dichiarazioni dei media.
Pechino, lo smog oscura il sole, agli abitanti consigliato di non uscire
Lo smog in alcune città cinesi ha raggiunto da tempo un livello che si potrebbe definire spaventoso. A Pechino sempre più spesso arriva ad oscurare il sole e ieri si è registrato un nuovo record di polveri sottili. Un livello talmente alto che le autorità hanno consigliato agli abitanti di non uscire di casa.
La Cina scende in piazza e chiede un mondo più pulito
Una serie di colloqui tenutisi a Pechino tra Cina e Stati Uniti per un accordo sul clima sono stati guidati da una clamorosa azione, effettuata non da alti funzionari, ma componenti più insoliti: i giovani pechinesi.
La celebrazione, in occasione della Giornata Internazionale del Climate Action, è cominciata, giustamente, con una sfilata di biciclette. Centinaia le bancarelle, laboratori, venditori di spuntini vegani caldi e spettacoli, tutti effettuati per richiedere una sostanziosa riduzione dei gas a effetto serra da stabilire nella prossima conferenza di Copenaghen.
La Cina Olimpica era più inquinata di quello che ci hanno fatto credere
Alla fine delle Olimpiadi, Pechino ha ricevuto la medaglia del bilancio ambientale. Ma appena i riflettori del mondo si sono spenti, l’inquinamento atmosferico della città ha ripreso a spingere nuovamente verso pericolosi livelli. Due nuovi rapporti sottolineano che l’inquinamento durante i Giochi è stato nascosto da misurazioni scarse e più attenuate grazie ad un massiccio intervento del Governo.
Mentre i livelli di inquinamento sembravano raggiungere un livello storicamente basso per Pechino, l’aria era effettivamente 3,5 volte peggio di quello di città come che di recente hanno ospitato le Olimpiadi come Atene, Atlanta e Sydney, e spesso superiori a quanto l’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene sicuro.
Una relazione di Steve Andrews, pubblicata dal Wilson Center, ribadisce che la Cina ha fatto una campagna di disinformazione pubblica sull’inquinamento, sulle polveri sottili inquinanti, sul PM 2,5 e l’ozono. Pechino e altre città cinesi si basano su un indice di inquinamento dell’aria (API) in cui un punteggio di 100 o inferiore indica la qualità dell’aria, come “buona”. Durante i giorni di eventi olimpici a Pechino e nei 274 giorni del 2008 la qualità dell’aria era considerata ottima.
La recessione ha effetti positivi sull’ambiente
Negli ultimi tre mesi l’inquinamento della sola città di Pechino, una delle più inquinate al mondo, se non la più inquinata, è crollato del 25%, in pratica un quarto in meno rispetto agli ultimi 7 anni. Effetto degli investimenti sulle rinnovabili? Pare proprio di no, la risposta, secondo tecnici esperti, è nella recessione. La crisi economica avrà anche tanti effetti negativi, i quali purtroppo sono stranoti, ma come ogni cosa, ha anche qualche aspetto positivo.
In primo luogo, la gente non può più permettersi di spostarsi in auto, e quindi sono aumentate le biciclette e lo spostamento con i mezzi pubblici. Le case automobilistiche hanno risentito della crisi, ma ancor di più ne hanno risentito quelle che producevano i Suv, ora tutti parcheggiati nelle concessionarie, mentre le uniche auto che vengono vendute sono quelle ecologiche o comunque quelle che consumano meno.
Solo nella provincia del Guangdong, hanno chiuso 62.400 imprese. Anche questo è un effetto negativo, ma ha portato ad un minore tasso di emissioni di CO2 da parte delle industrie ed una minor produzione di elettricità, che in Cina è quasi esclusivamente fondata sul carbone, il che ha abbattuto l’inquinamento atmosferico.
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