Sfruttando i capricci del mondo naturale, gli ingegneri della Duke University hanno sviluppato un nuovo approccio, che credono possa raccogliere l’elettricità in modo più efficiente dai movimenti della vita quotidiana della natura. La raccolta di energia è il processo di conversione di una forma di energia, come il movimento, in un’altra forma di energia, in questo caso l’elettricità.
Le strategie variano dallo sviluppo di parchi eolici all’utilizzo delle vibrazioni prodotte da persone che camminano su piccoli dispositivi elettronici. Anche se il movimento è una fonte abbondante di energia, solo un limitato successo è stato raggiunto, perché i dispositivi usati eseguono solo una stretta banda di frequenze. Questi cosiddetti dispositivi “lineari” possono funzionare bene, per esempio, se il carattere del moto è abbastanza costante, come ad esempio la cadenza di una persona che cammina. Tuttavia, come sottolineano i ricercatori, il ritmo del cammino, come con tutte le fonti ambientali, può cambiare nel tempo notevolmente.
Il dispositivo ideale sarebbe uno in grado di convertire una serie di vibrazioni invece di una semplice banda ristretta
ha ipotizzato Samuel Stanton, studente della Duke’s Pratt School of Engineering, lavorando nel laboratorio di Brian Mann, assistente professore di ingegneria meccanica e dei materiali scienze. Il team, ha pubblicato i risultati dei propri esperimenti sulla rivista Applied Physics Letters.