Patate sane e resistenti agli insetti, ma senza l’utilizzo dei pesticidi. Sono frutto di un esperimento di miglioramento genetico assistito portato a termine dai genetisti dell’americana Agricultural Research Service che hanno incrociato alcune patate comuni con due specie di tuberi selvatici provenienti dal Sud America. Il risultato sono patate resistenti ai parassiti, ottime in gusto, e coltivate in modo biologico al 100%.
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Parassiti palme e pini, è invasione di specie aliene nelle foreste italiane
Parassiti palme e pini marittimi: una vera e propria invasione di specie aliene minaccia gli alberi italiani colpendo, oltre ai già citati anche ciliegi, castagni, faggi e frassini. A lanciare l’allarme è il Corpo forestale dello Stato che mette in guardia dai potenziali devastanti effetti di questo fenomeno. A cosa si deve questa proliferazione di parassiti stranieri nei nostri boschi ce lo spiega Enrico Pompei, responsabile per il Corpo forestale dello Stato del monitoraggio delle foreste italiane.
I parassiti che beneficiano del riscaldamento globale
Con un’ironia un po’ amara, iniziamo con il dire che tra questi parassiti non ci siamo noi. A beneficiare del riscaldamento globale, e a discapito di alcune specie vegetali e animali che stanno scomparendo, ci sarebbe un potenziale elenco di organismi parassitari e anche alcuni animali, che già godono o che potrebbero godere in futuro degli stravolgimenti climatici in atto e dell’aumento delle temperature globali. L’Associated Press, il bastione della conoscenza scientifica, ha diffuso la lista dei “parassiti (e degli animali) che beneficiano o potrebbero beneficiare del riscaldamento globale“. Tra gli altri spiccano:
- Le zecche che trasmettono la malattia di Lyme si stanno diffondendo verso nord, in Svezia e in Canada, un tempo territori troppo freddi ed ostili per loro.
- I calamari giganti di Humboldt, che hanno già colonizzato le acque nordiche, alla stessa altezza della British Columbia, minacciando la pesca lungo gran parte della costa occidentale del Nord America.
Che fine fanno i parassiti delle specie estinte?
Oggi scienziati ed animalisti promuovono l’intento comune della difesa della biodiversità, i primi con ricerche volte a dimostrare l’importanza per l’uomo della coesistenza pacifica con altre specie, i secondi tramite iniziative volte a sensibilizzare i cittadini di tutto il mondo sul problema dell’estinzione delle specie viventi provocata dai cambiamenti climatici e dal cattivo uso delle risorse naturali perpetrato dal genere umano.
Quello che spesso non viene detto, e che forse non tutti sanno, è che per ogni specie estinta in pericolo sono anche altre specie la cui sopravvivenza è legata ad un particolare animale. Ad esempio, quando l’orso polare, il panda saranno estinti, che fine faranno i parassiti ospitati dalle specie che oggi rischiano di scomparire per sempre?
Certo, ci preoccupa di più la sorte del tenero panda, piuttosto che quella dei parassiti suoi ospiti, ma la verità è un’altra, e cioè che anche il micro-organismo apparentemente più inutile contribuisce a mantenere gli equilibri degli eco-sistemi in cui viviamo.
In una recente relazione pubblicata sui Proceedings of the Royal Society, il biologo Rob Dunn insieme ad un gruppo di colleghi della North Carolina State University ha esaminato il concetto di coestinzione e l’effetto domino causato dalla perdita di una singola specie.
L’agricoltura sostenibile usa le api come guardie del corpo delle piante contro i parassiti
Gli industriosi insetti, famosi per il miele e per l’importante ruolo svolto dall’impollinazione nel mantenimento degli equilibri naturali, hanno anche un altro importantissimo compito, individuato di recente dagli scienziati. Le api, infatti, sono delle vere e proprie guardie del corpo per le piante, e contribuiscono a proteggerle da numerosi attacchi esterni.
Se ne parla in una recente ricerca pubblicata dalla rivista di divulgazione scientifica Current Biology e realizzata da Jürgen Tautz della Biozentrum Universität Würzburg, in Germania. A spostare l’attenzione sulle api è il sempre più crescente utilizzo su larga scala di pesticidi e disserbanti chimici che ne mette in pericolo la sopravvivenza, minando anche altre specie vegetali e animali. Sembra incredibile come un insetto così piccolo possa avere un ruolo così determinante nel mantenimento degli ecosistemi terrestri, ma ciò testimonia l’importanza della preservazione di tutte le creature viventi, come tasselli fondamentali di un medesimo puzzle: il ciclo della vita.
Gli studiosi hanno scoperto che le api contribuiscono a proteggere le piante dall’insediamento dei bruchi.