Expo 2015, il padiglione dell’Unione Europea dedicato al grano e al pane

Approfondiamo oggi il concept del padiglione dell’Unione Europea all’Expo 2015 di Milano: il vecchio continente, con una struttura che si ergerà proprio davanti al Palazzo Italia, condurrà i visitatori lungo un percorso dedicato all’agricoltura sostenibile e alle tradizioni del vecchio mondo approfondendo in particolare l’importanza del grano, e quindi del pane, per l’intero pianeta.

Panpiatto, il piatto commestibile alternativo agli usa e getta

Vi sarà capitato, almeno una volta nella vita, di pronunciare o sentire che una pietanza fosse così buona da voler divorare persino il piatto. Beh, potrebbe essere non più soltanto un modo di dire per esaltare la bontà di un pasto, perché il piatto commestibile esiste davvero.
E’ il Panpiatto brevettato da Giovanni ed Elena Canale che ora sono alla ricerca di partners commerciali che vogliano scommettere sulla loro idea.

Dalle foto che ci hanno inviato sembra davvero appetitoso. Per realizzare scodelle, piatti, ciotole in Panpiatto, viene impiegata una miscela di farine e sostanze naturali, principalmente aloe vera, successivamente cotta al forno. Il gusto è simile a quello del pane/pizza/focaccia. Un’ottima alternativa ai piatti usa e getta di plastica, altamente inquinanti. Può contenere sia cibi liquidi che solidi e, nel caso in cui non aveste voglia di mangiarlo, potrebbe essere sbriciolato e dato in pasto agli animali, o ancora impiegato come compostaggio per la terra o in alternativa finire riciclato come rifiuto umido ad impatto zero rispetto al normale ciclo dei rifiuti.

Scopriamone di più sul bioetanolo

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Il bioetanolo è un etanolo prodotto tramite un processo di fermentazione delle biomasse. Per chiarire meglio questa definizione, è opportuno specificare che il termine etanolo indica l’alcool, mentre per biomasse si intendono i prodotti agricoli che contengono molti glucidi (zuccheri), quali ad esempio i cereali, gli amidacei, le piante da zucchero e le vinacce.

Si può ricavare dalla canna da zucchero (il Brasile detiene il primato con 6 mila litri per ettaro coltivato); dal tronco delle piante (solitamente l’abete rosso) estraendo il glucosio e ottenendo poi per via fermentativa l’etanolo; dalla cellulosa trasformandola, grazie all’azione di funghi e batteri, in glucosio, e fermentando poi gli zuccheri con microbi e lieviti.