Effetti del jet lag e sonno, a capirli ci aiutano le piante

Certamente alcuni di voi durante le festività natalizie o per il Capodanno prenderanno l’aereo per raggiunngere i parenti lontani o per trascorrere qualche giorno all’estero con gli amici per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Chi di voi ha provato almeno una volta l’effetto jet lag? Oppure a causa di turni di lavoro stancanti ha il sonno totalmente sballato e non distingue più la notte dal giorno?

Un gruppo di scienziati ha studiato l’orologio biologico delle piante: quei meccanismi che aiutano le specie vegetali a reagire ai cambiamenti legati all’alba e al tramonto e alla durata del giorno. La ricerca compiuta da scienziati provenienti dall’Ungheria e dal Regno Unito è stata finanziata dall’Unione europea con 12,3 milioni di euro con il progetto EUCLOCK (Entrainment of the circadian clock).

Anti-Müllerian hormone: l'”orologio biologico” nella donna

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Siamo nell’epoca dei contraccettivi, allevare un figlio costa dieci volte in più di cinquanta anni fa, ma, ad un certo punto dell’esistenza, ogni donna (con le dovute eccezioni) sente un desiderio primordiale: diventare mamma. Questa data fatidica si aggira attorno ai trentanni ma in alcuni casi può cogliere anche prima o dopo, tutto dipende se la donna in questione è una manager in carriera (ed in questo caso si può arrivare ben oltre i trenta) o una dolce donzella che ha concluso solo gli studi superiori e ormai lavora come segretaria da più di cinque anni (in questo caso il desiderio materno può cogliere anche prima dei venticinque…).

Ma c’è chi in tema di date è stato più preciso: una ricerca pubblicata dal Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism ha scoperto che il modo più preciso per capire a che punto è l”orologio biologico’ (ovvero il tempo che ancora rimane per poter concepire prima di entrare in menopausa) di una donna è osservare i livelli di un particolare ormone chiamato anti-Müllerian hormone (AMH). La ricerca ha portato all’individuazione delle lancette del tempo all’interno del corpo femminile, quelle che regolano l’ora, ovvero il momento, in cui inizierà la menopausa e la donna non sarà più fertile.

Il riscaldamento globale affretta l’arrivo della Primavera

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L’effetto delle variazioni dei cicli stagionali sulle piante e sugli animali preoccupa i biologi.
Alcune specie, come ad esempio la farfalla Checkerspot stanno scomparendo perché le precipitazioni fuori tempo rispetto al ciclo naturale, hanno alterato il calendario delle piante su cui si sviluppa.

A Washington, città famosa per i ciliegi, gli alberi da frutto si sono coperti di fiori rosa già nel mese di marzo, quando di solito bisognava attendere il 5 aprile per iniziare a scorgere i primi fiori.
In California, una specie di farfalla è stata vista volare il 12 marzo, quando solitamente compare tra metà aprile e metà maggio.

Già il 9 marzo gli esperti di allergie potevano misurare la quantità di polline presente nell’aria, rispetto agli altri anni, in cui di solito non si poteva valutarne la percentuale in circolo fino alla fine di aprile.
Le gemme fioriscono prima, il polline si stacca con molto anticipo, e sembra che tutte le piante e gli animali abbiano messo la sveglia in anticipo. I dati sono preoccupanti.