Questionario UE su Ogm e agricoltura biologica, siamo tutti invitati a compilarlo

L’UE invita tutti i cittadini a compilare un questionario ufficiale sugli Ogm, l’agricoltura biologica, l’allevamento biologico e i prodotti biologici, esprimendo il proprio parere in merito alle attuali politiche europee e alle possibili politiche future. Un’ottima occasione per tutti coloro che hanno a cuore questi temi per esprimere la propria opinione.

Seminare il futuro, il 14 ottobre semina collettiva contro gli OGM

Domani, domenica 14 ottobre, si terrà l’evento Seminare il futuro, dedicato alla salvaguardia dei sementi tradizionali e al contrasto degli Ogm. L’evento si terrà in 27 aziende biologiche italiane, che saranno aperte affinché adulti e bambini possano seminare in prima persona le preziose sementi tradizionali. Naturalmente, data la natura simbolica dell’evento, chiunque nel suo piccolo è libero di unirsi all’iniziativa, spargendo accuratamente sul proprio terreno dei sementi non Ogm.

mucca ogm anti-allergia nuova zelanda

Mucca OGM anti-allergia prodotta in Nuova Zelanda

mucca ogm anti-allergia nuova zelandaNonostante siano vietati in quasi tutto il mondo, la tecnologia degli OGM continua a galoppare. Oggi probabilmente ha toccato il suo apice facendo il salto di qualità dai vegetali agli animali. E’ stata infatti creata in laboratorio una mucca geneticamente modificata per fare in modo che nel suo latte manchi una sostanza che può provocare allergie. Una trovata che se dal punto di vista scientifico è un gran passo avanti, da quello etico lo è molto meno.

Corrado Clini, il nuovo ministro comincia male: si a nucleare, TAV e inceneritori

Il primo giorno in cui si è insediato, abbiamo tessuto le lodi del neo-ministro dell’Ambiente in quanto tecnico molto preparato, che da vent’anni dirige il Ministero e si è speso molto nella ricerca. Già il secondo giorno, scavando nel suo passato, qualche dubbio ci è venuto, ma oggi che siamo appena al terzo giorno del suo mandato, siamo già pentiti di aver affermato che con lui siamo al sicuro. Ha rilasciato poche interviste finora Clini, ma anche quelle poche sono bastate a far imbestialire gli ambientalisti.

Alimentazione: i 12 cibi che fanno male al pianeta

Abbiamo sempre detto che non tutta l’alimentazione è positiva dal punto di vista ambientale. A parte il fatto che, molto spesso, un alimento che fa male al pianeta fa male anche alla nostra salute, oggi prendiamo in considerazione non i cibi non salutari, ma quelli che, per un motivo o per un altro, fanno male direttamente alla Terra. In particolare ce ne sono 12 tipi, scopriamo insieme quali dopo il salto.

OGM, per rintracciarli nasce Biosafety scanner, la mappa della biosicurezza alimentare

E’ stata messa a punto una mappatura degli Ogm per monitorare costantemente e in tempo reale il livello di rischio di contaminazione da Organismi geneticamente modificati delle colture e dei prodotti agroalimentari su territorio italiano.

La mappa della biosicurezza alimentare, chiamata Biosafety scanner, è un software realizzato dalla Fondazione Diritti Genetici, un autorevole organismo di comunicazione e ricerca sulle biotecnologie, con grande attenzione alle implicazioni ambientali e sociali. Il programma di mappatura agroalimentare è stato finanziato dal Ministero dell’Ambiente, della tutela del territorio e del mare italiano.

OGM (Organismo Geneticamente Modificato)

OGM

OGM è l’acronimo di Organismo Geneticamente Modificato, ossia un essere vivente il cui patrimonio genetico è stato modificato dall’uomo con tecniche di ingegneria genetica, stabilite dalla Direttiva europea 2001/18/CE in:

  • tecniche di ricombinazione del patrimonio genetico che comportano la formazione di nuove combinazioni di molecole di DNA, RNA, o loro derivati, attraverso l’uso di un vettore di molecole; nonché il loro inserimento in un organismo ospite;
  • tecniche che comportano l’inserimento diretto in un organismo di materiale genetico preparato al suo esterno;
  • tecniche di ibridazione o fusione cellulare per la costruzione di cellule vive con nuove combinazioni di materiale genetico.

Il primo OGM fu ottenuto nel 1973 da due ricercatori americani che riuscirono a clonare un gene di rana all’interno di un batterio, l’Escherichia coli, per dimostrare che era possibile trasferire materiale genetico da un organismo all’altro. La comunità scientifica nel 1974 decise di imporre una moratoria internazionale all’uso indiscriminato della tecnica del DNA ricombinante, il National Institutes of Health redasse anche delle linee guida (1976) tuttora seguite dai laboratori di tutto il mondo.

OGM e colture convenzionali, dove i vantaggi?

Qualche giorno prima dell’allarme Ogm in Friuli Venezia Giulia, dove è stata individuata una coltivazione illegale di mais geneticamente modificato, e della lettera inviata dalle associazioni della “Task force per un’Italia libera da Ogm” al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Greenpeace pubblicava il dossier su “Il vero costo degli Ogm“.

Il rapporto degli attivisti di Greenpeace analizza dal punto di vista economico il fallimento degli investimenti nella coltivazione di Ogm, e va a rafforzare la presa di posizione dell’associazione internazionale dopo le decisioni della Commissione europea in fatto di Ogm e non Ogm.

OGM e non OGM, da Bruxelles proposte ambigue

OGM, nuove direttive dalla Commissione europea

In questi giorni la Commissione Europea ha varato un piano d’intervento in materia di ogm. La proposta Ue presentata da John Dalli, responsabile alla Salute e protezione dei consumatori dà diritto agli Stati membri di vietare le coltivazioni di organismi geneticamente modificati sul proprio territorio, perché, come ha spiegato lo stesso

l’esperienza acquisita sino ad oggi nel campo degli ogm mostra che gli stati hanno bisogno di un margine di manovra maggiore per organizzare la coesistenza tra colture ogm e di altro tipo, per esempio biologiche o convenzionali.

Le autorizzazioni sulla coltivazione di ogm restano invariate, così come le misure di sicurezza riguardo alla coesistenza di colture ogm e non ogm. Dunque non ci sono cambiamenti sostanziali rispetto alla precedente direttiva 2001/18/CE, proprio per questo Greenpeace parla di passo indietro rispetto a quanto chiesto dai ministri dell’Ambiente dell’Unione europea nel 2008.

5 buoni motivi per passare al biologico

cibo biologico

Mangiare cibi biologici ha un sacco di vantaggi, dalla tutela dell’ambiente all’aiuto per rimanere più magri e più sani. Ma questo lo sapevamo già. Ora il Rodale Inc. ed il suo presidente Maria Rodale hanno pubblicato un libro intitolato “Manifesto Biologico: come l’agricoltura biologica può guarire il nostro pianeta, alimentare il mondo e tenerci al sicuro”.

La rivista Men’s Health, che è pubblicata proprio dalla Rodale Inc., ha estratto e riassunto i vari punti di tali “prestazioni”, esponendo quelle che, per il pubblico della rivista, più interessano, e cioè i benefici per gli uomini.

Matt Bean, editor senior della rivista, ha precisato molte di tali prestazioni che potrete trovare dopo il salto.

Agricoltura sostenibile, urge un cambiamento radicale per far fronte ai mutamenti climatici

colture geneticamente modificateLa resa di alcune delle colture più importanti comincia a diminuire sensibilmente, in concomitanza con l’aumento delle temperature globali. Quando la temperatura media supera i 30 gradi Celsius in molte regioni del mondo fondamentali per lo sfruttamento agricolo le piante fanno fatica ad adattarsi. Potrebbero certamente farlo con tempi più lunghi ma, secondo gli esperti, non è possibile che si adattino ai troppo repentini cambiamenti climatici in atto sul nostro pianeta.

Le proiezioni che si riferiscono alla fine di questo secolo, rilevano come gran parte delle zone tropicali e subtropicali vedranno sempre più aumentare le temperature stagionali al di sopra di tale livello e che ogni nuova estate potrebbe battere il record di di afosità rispetto a quella precedente.

Bruxelles e gli Ogm, Unione favorevole al mais biotech

Stavros Dimas, commissario europeo all’ambiente, ultimo caposaldo sul fronte del “no” agli Ogm, ha gettato la spugna di fronte alle ripetute insistenze dell’Unione riguardo alle colture geneticamente modificate. La Commissione accelera sullo sblocco delle semine alterate in laboratorio e si dichiara propensa ad autorizzare la coltivazione in Europa di due mais biotech: il Bt11 della multinazionale Syngenta e il Bt1507 della Pioneer.

Tra circa sei settimane quella che è una semplice proposta potrebbe tramutarsi in liberalizzazione delle colture Ogm, approdando sul tavolo dei Ventisette a chiedere conferma della possibile attuazione. Inutile dire che la decisione ha suscitato non poche polemiche. Legambiente chiede all’Europa di ripensarci e di valutare attentamente le possibili conseguenze ambientali, economiche e sociali di una scelta di questo tipo. Ma il fronte del sì Ogm sul continente è più saldo di quanto si creda.