nucleare fukushima obesità

Nucleare, l’incidente di Fukushima provoca anche l’obesità

nucleare fukushima obesitàNon bastavano le accuse di avvelenare il terreno ed i pesci tutto intorno alla centrale, nonché quella di provocare tumori a migliaia di persone. Ora arriva una nuova accusa nei confronti dell’energia nucleare in seguito al disastro di Fukushima: le radiazioni provocherebbero l’obesità. La scoperta arriva dopo la raccolta di dati sulla situazione del peso dei bambini giapponesi, da cui risulta che quelli che vivono nell’area più vicina alla centrale distrutta dal terremoto/tsunami di quasi due anni fa registrerebbero pesi più preoccupanti.

cibus

Ecologia: Cibus 2012, per un’alimentazione sana e naturale

cibusNel Salone Internazionale dell’Alimentazione di Parma si stanno svolgendo interessanti convegni sull’alimentazione sostenibile e sull’importanza di seguire una dieta sana ed equilibrata a base di prodotti naturali, per contrastare diverse patologie e malattie degenerative. Di seguito abbiamo sintetizzato alcuni degli interventi svoltisi a Cibus 2012, per focalizzare l’attenzione dei nostri lettori su un’alimentazione sana e biologica.

Dimagrire, pagare meno la benzina e rispettare l’ambiente in una sola mossa: ecologia del sovrappeso

dimagrire-pagare-meno-la-benzina-e-rispettare-lambiente-in-una-sola-mossa-ecologia-del-sovrappeso-foto.png

Un’interessante ricerca, realizzata da Phil Edwards e Ian Roberts della London School of Hygiene and Tropical Medicine, e pubblicata sulla rivista Lancet, mette in relazione risparmio energetico, rispetto dell’ambiente con la perdita di peso.

Benchè possa sembrare strano, il rapporto di causa/effetto tra questi fattori è abbastanza semplice, come spiegano gli autori della ricerca:
Il trasporto motorizzato è dipendente per oltre il 95 per cento dal petrolio e rende conto di circa metà dell’uso mondiale di petrolio. Poiché inoltre, il prezzo del petrolio influenza la produzione agricola, anche i prezzi delle derrate alimentari possono in definitiva aumentare in dipendenza dell’utilizzo delle automobili (anche per il ricorso ai biocombustibili). Ma l’uso dell’auto e la minore attività fisica favoriscono il sovrappeso, che a sua volta incrementa il fabbisogno calorico e di conseguenza la domanda globale di cibo.

Corpi di plastica: dagli States una nuova preoccupante scoperta

2.jpg

I nostri corpi contengono residui delle materie plastiche usate in cucina.
E’ la nuova scioccante rivelazione di alcuni studiosi del governo federale statunitense.
Il bisfenolo A (BPA), il maggior componente molecolare dei prodotti di plastica, sarebbe presente negli organi e nei tessuti degli americani, grandi e piccoli, senza esclusioni.
Il BPA viene legato in lunghe catene, chiamate polimeri, per trasformare il policarbonato in plastica.

La parte interna di molti contenitori di cibo, bevande ma anche piccoli elettrodomestici e il biberon dei bambini, sono fatti da policarbonati. L’uso e il riscaldamento possono provocare la rottura e lo scioglimento dei polimeri che entrano così a contatto con il cibo e, da lì, nell’organismo.

Alimentazine sana nell’infanzia per prevenire le malattie in età adulta

life_6.jpg

Gli scienziati che hanno recentemente rivolto i loro studi sui primi anni di vita dell’uomo hanno scoperto che risulta essere molto importante l’impatto dei primi anni di sviluppo per il succesivo benessere in età adulta.

Studi intrapesi all’inizio di quest’anno sono stati dedicati per capire quanto influenzi l’alimentazione fornita all’infanzia, sull’insorgenza di malattie in età più adulta, in particolare l’interesse è stato rivolto a malattie come il diabete e le allergie.

Obesità: la nuova epidemia del terzo millennio

fork.jpg

Diventa sempre più attuale, anche nelle giovani generazioni di oggi avere problemi di obesità.

I pasti disordinati, l’eccessivo consumo di alimenti come merendine e insaccati, saziare la fame scegliendo un dolce a scapito di frutta e verdura, che sappiamo non è mai facile far mangiare ai bambini, ha portato negli ultimi anni un notevole aumento di questo disturbo, che si presenta già dall’infanzia.