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Emergenza rifiuti in Norvegia, ce ne sono troppo pochi

emergenza rifiuti norvegiaAnche la Norvegia ha la sua emergenza rifiuti. Esattamente come noi. Ma con un problema contrario al nostro. Le strade di Oslo non sono ricoperte di immondizia, i cassonetti non sono dati alle fiamme e girando per i vicoli non si respira aria di putrefazione. No, il problema è che ne hanno troppo poca. Il motivo di tutta questa fortuna è da ricercare negli impianti di cogenerazione, che sono noti anche in Italia ma che stranamente nessuno ha avuto l’ardire di costruire. Si tratta di impianti che producono elettricità e riscaldamento partendo dai rifiuti.

auto elettriche norvegia

Auto elettriche, perché vanno forte solo in Norvegia?

auto elettriche norvegiaIn Italia il mercato dell’automobile in generale crolla sempre più verso una crisi che sono si registrava così forte da oltre trent’anni. E se l’auto tradizionale non va, figuriamoci quella elettrica, che da noi fa registrare solo poche centinaia di immatricolazioni all’anno. Purtroppo non è un fenomeno solo italiano. Un po’ in tutto il mondo, nonostante dai sondaggi risulti che gli automobilisti vorrebbero acquistare un mezzo elettrico, alla fine sono in pochi quelli che lo fanno. In tutto il mondo tranne che in un Paese: la Norvegia. Come mai?

norvegia caccia lupi

La Norvegia autorizza lo sterminio dei lupi

norvegia caccia lupiLa Norvegia è spesso vista come una nazione da prendere come esempio. Dal punto di vista della civiltà e della ricchezza pro-capite, sembra davvero l’isola che non c’è. Ma dal punto di vista ambientale lascia molto a desiderare. La classe dirigente norvegese si sta dimostrando in questi ultimi anni nemica dell’ambiente, prima limitando i sussidi alle rinnovabili o all’acquisto di auto elettriche, poi mettendo in discussione i trattati internazionali sui tagli alle emissioni ed ora questo: l’avvio di una campagna anti-lupi.

Indice di sviluppo umano 2011, Norvegia di nuovo al 1 posto

La Norvegia si conferma al primo posto dell’Indice di sviluppo umano, un indicatore della crescita macroeconomica ideato dall’economista pakistano Mahbub ul Haq nel 1990. Dal 1993 è utilizzato dall’ONU assieme al Prodotto Interno Lordo (PIL) delle Nazioni per valutare la qualità della vita nei Paesi membri. Il Paese scandinavo si riconferma al primo posto per la qualità della vita, seguito da Australia e Paesi Bassi, l’Italia è solo al 24^simo posto della classifica. Gli stati più poveri sono la Repubblica Democratica del Congo, il Niger e il Burundi.

Fotovoltaico, dalla Norvegia arriva la pellicola spray

Novità nel campo della ricerca sulla tecnologia fotovoltaica arrivano dalla Norvegia, dove la compagnia norvegese EnSol, in collaborazione con un’équipe di ricercatori britannici dell’Università di Leicester, ha ideato la prima pellicola spray che sfrutta l’energia solare.
Si tratta di un dispositivo completamente trasparente, che viene steso su superfici piatte come quelle degli edifici ed è in grado di utilizzare l’irraggiamento solare per produrre energia, con una produzione stimata in circa 100 watts per metro quadro. Dal momento che è trasparente potrà trovare impiego anche applicata sui vetri.

Il prototipo brevettato utilizza nanoparticelle metalliche con un diametro di circa dieci nanometri, molto più sottili rispetto alla larghezza di un capello umano. Il fatto che sia estremamente sottile la rende adatta ad essere spruzzata o addirittura dipinta sulle pareti piane di case e palazzi.

Le politiche ambientali di Norvegia, Costa Rica e Maldive, le tre nazioni che puntano alle emissioni zero

nazioni a zero emissioni

Norvegia, Costa Rica e le Maldive sono alle prese con alti costi e ostacoli tecnologici per cercare di combattere il cambiamento climatico, tentando di ridurre le emissioni di gas ad effetto serra fino allo zero. Le Nazioni Unite stanno lodando il loro obiettivo di “neutralità carbonica“, ma il modello è difficile da imitare, con la sua richiesta di un drastico passaggio all’energia pulita.

Quello che stiamo cercando di fare è di cambiare radicalmente la direzione della loro crescita economica

ha detto Yvo de Boer, capo del segretariato delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Eppure, tutte e tre le piccole nazioni affrontano grossi problemi. Le emissioni di gas serra in Norvegia sono del 7% sotto del valore del 2012 nel quadro del protocollo di Kyoto, mentre le emissioni sono in aumento in Costa Rica, in particolare nel settore dei trasporti.

E le Maldive hanno intenzione di essere una vetrina tropicale per l’energia solare ed eolica nell’Oceano Indiano, staccandosi dalla dipendenza costosa del diesel . Avranno bisogno di una cifra stimata di 1,1 miliardi di investimenti per oltre un decennio per raggiungere tale obiettivo. Le Maldive puntano alle zero emissioni entro il 2020, la Costa Rica al 2021 e la Norvegia nel 2030.

Norvegia: obiettivo emissioni zero entro il 2030

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La Norvegia ha appena annunciato di aver deciso di prendere l’iniziativa sulla scena mondiale in merito al taglio del carbonio. Se un trattato globale può essere negoziato a Copenaghen il prossimo dicembre, la nazione si impegna a fare di più, e cioè spera di riuscire a ridurre le emissioni di carbonio del 40% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020. Ma l’obiettivo più ambizioso fissato da qualsiasi nazione sviluppata al mondo, quello della Norvegia, è impegnarsi a diventare completamente ad “emissioni zero” nei soli 10 anni successivi.

L’annuncio ha contribuito a riaccendere le speranze che un trattato globale sul clima fosse possibile, e ha già trascinato l’ambizioso Giappone sui piani di contenimento delle emissioni. Sembra che ci sia una volontà crescente di seguire tali percorsi sul fronte del clima nella comunità internazionale. Almeno da parte delle nazioni più sensibili al problema.

Giornata mondiale per l’Ambiente, un buon punto di partenza per salvare il pianeta

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Kick the Habit!Towards a Low Carbon Economy. No, non siamo diventati improvvisamente anglofoni. Questo sarà lo slogan che accompagnerà la Giornata Mondiale  dell’Ambiente 2008, giunta alla trentaseiesima edizione. Lo slogan significa “Cambiamo le nostre abitudini! in favore di un’economia a bassa emissione di carbonio“, e avrà come tema principale la riduzione delle emissioni di CO2.

 

In molti paesi “virtuosi” come la Nuova Zelanda e la Norvegia alcune soluzioni a questo problema sono state già adottate, mentre oggi ci sarà la nostra occasione per dare una mano al nostro pianeta. La scorsa edizione, che aveva come tema centrale lo scioglimento dei ghiacciai (non per altro si tenne in Norvegia) è stata un successone, e così si spera di replicare anche quest’anno spostandosi in Nuova Zelanda, che si è posta come obiettivo di diventare la prima nazione ad emissione zero entro il 2020.