Nucleare, nelle cerimonie giapponesi in migliaia dicono no all’atomo (gallery)

C’era da aspettarselo, il Giappone del dopo-Fukushima non è più lo stesso. I politici, che nel Paese del Sol Levante non erano considerati una casta ma un gruppo di persone rispettabilissime che fanno il bene dei cittadini, hanno trascorso la cerimonia barricati nel Teatro Nazionale di Tokyo. Una cerimonia chiusissima al pubblico in cui gli unici presenti erano autorità di ogni ordine e grado ed i giornalisti di tutto il mondo che avevano il compito di mostrare il dolore del potere. Insomma, l’isolazionismo al contrario quattro secoli dopo Tokugawa.

Legambiente in piazza per dire Sì alle energie rinnovabili, No al nucleare

Sabato 6 e domenica 7 novembre 2010 Legambiente, assieme alle associazioni ambientaliste, scenderà nelle piazze italiane per promuovere una legge d’iniziativa popolare per scongiurare il ritorno del nucleare in Italia e dire sì alle energie rinnovabili e all’incentivazione dei parchi eolici, dei pannelli fotovoltaici e dell’energia solare nel nostro Paese.

Con le sue scelte non ecologiche l’Italia si sta allontanando dai principi sull’ecosostenibilità e sul contrasto dei cambiamenti climatici che l’Europa chiede, e rispetta. Uno degli obiettivi principali è proprio quello di abbattere le emissioni di CO2 e di gas serra del 20% entro il 2020 per contrastare i cambiamenti climatici e l’inquinamento. Per il 2020 altro obiettivo dell’Unione è quello di aumentare la produzione di energia pulita, per abbandonare in un futuro prossimo, l’uso di combustibili fossili, come la Danimarca insegna. Come ha commentato il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, questo è

il momento di passare ai fatti per mettere l’Italia al passo dell’Europa e inserirla fra i Paesi che guidano la lotta ai cambiamenti climatici. Puntare sulle fonti pulite abbandonando la via nucleare è una straordinaria opportunità che dobbiamo assolutamente cogliere sia per uscire dalla crisi economica che per gettare le basi per uno sviluppo durevole e sostenibile.

Petizione contro il nucleare: 1200 scienziati hanno aderito alla raccolta firme contro il nucleare. Perchè?

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Il comitato del no al nucleare ha visto l’adesione di ben 1200 scienziati, contrari ad un ritorno all’atomo e pronti a sostenere a gran voce il loro dissenso alla costruzione di centrali nucleari in territorio italiano.
Il comitato di studiosi, coordinato da Vincenzo Balzani, docente di chimica dell’università di Bologna, ha avviato una raccolta di firme che ha già visto l’adesione di 1200 scienziati e 4000 cittadini.

L’appello degli studiosi va contro il nuovo e tanto discusso orientamento della politica energetica italiana.
Gli scienziati invitano i cittadini contrari ad un ritorno al nucleare a firmare sul sito www.energiaperilfuturo.it, per far sentire distintamente, nero su bianco, anche il coro dei no, non soltanto gli entusiastici pareri che vedono nell’atomo la soluzione di tutti i mali e ottimistici scenari per il futuro, senza incidenti di percorso e gravi pericoli.