Rifiuti Napoli, al via il progetto “Sballati e…compost-i”

Sensibilizzare i cittadini sulla necessità di ridurre “a monte” i rifiuti ed orientare i consumi verso prodotti con zero imballaggi, imballaggi ridotti o riutilizzabili, promuovere l’acquisto di prodotti ecologici e alla spina. Questo in sintesi il progetto presentato questa mattina nella sala della Giunta del Comune di Napoli da ANEA (Agenzia Napoletana Energia e Ambiente) e dall’assessorato all’Ambiente in occasione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti. “Sballati e compost-i” è un progetto realizzato con la partnership di Confcommercio, Confesercenti, Federconsumatori, Legambiente e Wwf per dare un segnale forte dalla città dell’emergenza rifiuti all’Europa.

Rifiuti Napoli, Ue: “Non ci sono più senza scuse”

Non ci sono più scuse per i ritardi. A Napoli bisogna arrivare presto alla differenziata. E’ una vergogna che va avanti da anni e purtroppo, i problemi di stanno accumulando.

Non ci sono giri di parole, la richiesta del commissario europeo all’Ambiente Janez Potocnik è chiara e non ammette repliche. Non occorre cercare i colpevoli, del presente o del passato, ma bisogna fronteggiare l’emergenza rifiuti che affligge Napoli e la Campania. L’Unione ha posto dei paletti che dovevavo essere rispettati il 29 settembre scorso ed ora si avviano le sanzioni. Si parla di almeno 20 milioni di euro, più una multa per ogni giorno di ritardo.

Fotovoltaico, assegnate borse di studio per la XIII edizione del corso all’Università di Napoli

Sono stati comunicati alcuni minuti fa i nomi dei vincitori delle quattro borse di studio per la XIII edizione del corso “Tecnici in Progettazione, Realizzazione e Gestione di Impianti Fotovoltaici” promosso da ADL Group e dall’Università “Federico II” di Napoli. La Commissione, composta dai docenti dell’università campana Luigi Verolino (professore di Elettrotecnica e direttore di SOFTel), Amedeo Andreotti (docente di Sistemi elettrici) e Giuseppe Langella (professore di Gestione degli Impianti di conversione dell’Energia), ha decretato vincitori:

Rifiuti: De Magistris e la differenziata a Napoli

Oggi si chiude la gara pubblica per la fornitura di bidoni della differenziata e camion, e nel giro di una decina di giorni al massimo comincerà la vera raccolta differenziata a Napoli. Vera perché non sarà come quella della Iervolino, ferma al 17% da anni, ma arriverà fino al 60% (c’è chi dice 70%) entro giugno. Promesse, che dire pesanti è dire poco, di Luigi De Magistris, sindaco del capoluogo campano, che ha deciso di mantenere la parola data in campagna elettorale.

I rifiuti campani fruttano alla Svezia 40 euro a tonnellata

Quaranta euro a tonnellata, a tanto ammonta il prezzo da pagare alla Svezia per lo smaltimento di una tonnellata di rifiuti made in Campania. Riporta  La Stampa che la Hem, società energetica svedese, con la spazzatura degli altri ci fa i miliardi e nello stesso tempo riduce i costi delle bollette a carico dei cittadini, pensate un po’, parliamo di tagli sugli oneri in una percentuale del 20%. Energia e ricchezza importate dalla Campania facendosi pagare, cosa vuoi di più dalla vita, un termovalorizzatore! Eppure sappiamo quanto i termovalorizzatori siano invisi agli stessi ambientalisti. Non ad Halmstad, evidentemente, questo il nome della cittadina svedese situata nel Sud del Paese, che ospita la Hem e che accoglierà i rifiuti di casa nostra a tasche aperte e na ha ben donde visti gli introiti ottenuti dallo smaltimento.

Rifiuti Napoli, altre 23mila tonnellate in Toscana

Rifiuti della Campania anche in Toscana, questa mattina è stata ratificata l’intesa tra le due regioni per accogliere la spazzaturadella provincia di Napoli e delle aree limitrofe. La regione Toscana fino al 31 dicembre si farà carico di 23mila tonnellate di rifiuti campani, le prime 10mila tonnellate già sono in viaggio per le due discariche di Scapigliato (Comune di Rosignano) e di Legoli (Peccioli). I rifiuti campani rappresentano circa lo 0,6% dei rifiuti urbani prodotti ogni anno dalla Toscana, dunque si tratta di una piccola percentuale per le discariche toscane. L’assessore all’Ambiente della Toscana, Anna Rita Bramerini, dopo aver accolto la richiesta del capoluogo campano, ha aggiunto

Ora ci auguriamo che le autorità della Campania prendano provvedimenti per risolvere l’emergenza.

Napoli, liquami inquinanti nel porto

Ennesimo allarme inquinamento a Napoli. Ora si tratta della fuoriuscita di liquami inquinanti nel porto del capoluogo campano. Idrocarburi e prodotti chimici, come è stato accertato dalla Capitaneria di porto, sono fuoriusciti da container collocati nel porto, nei pressi dei moli 54 e 56. Tempestivo l’intervento della Capitaneria, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civili e della Asl Napoli 1. I liquami inquinanti sono stati contenuti con panni assorbenti e le barche ormeggiate nell’area a rischio inquinamento sono state fatte allontanare a scopo precauzionale.

Napoli, anche l’acqua è avvelenata

Non solo immondizia. L’allarme ambientale di Napoli si estende praticamente ad ogni cosa: aria, suolo, e persino all’acqua. A stabilirlo oggi sono addirittura i militari americani che, di stanza a Napoli, ora hanno paura per la loro incolumità. I medici della base US Navy di Capodichino hanno analizzato l’acqua della città e dei Paesi limitrofi, e l’hanno trovata inquinata quasi dappertutto, con concentrazioni in alcune zone talmente elevate da mettere in pericolo la salute persino se una piccola quantità finisse in bocca.

Emergenza rifiuti a Napoli, De Magistris: “Grazie, Genova!”

Emergenza rifiuti a Napoli, in lieve miglioramento la situazione (almeno fino alla prossima crisi!). Il neoeletto sindaco del capoluogo campano, Luigi De Magistris, ringrazia Genova per le 20mila tonnellate di spazzatura napoletana (differenziata) che ha accettato di accogliere. Ai microfoni di SkyTg24 l’ex magistrato non risparmia una frecciatina al decreto del Governo:

La situazione sta migliorando giorno dopo giorno, con sforzi enormi quasi in solitudine, dopo che il Governo ha approvato un decreto legge pilatesco. Esprimo grande soddisfazione per l’intesa avuta con il Comune di Genova.

Emergenza rifiuti a Napoli, rischi sanitari di topi e blatte

Emergenza rifiuti a Napoli: a rischiare in questi giorni, a causa dell’ennesima crisi spazzatura nel capoluogo campano, è la tenuta del Governo, per via dell’ostruzionismo della Lega sul trasporto della monnezza meridionale al Nord, è la credibilità del Ministero dell’Ambiente così come la tenuta delle promesse del neosindaco Luigi De Magistris sulla risoluzione dell’annoso problema che da tempo immemorabile angoscia periodicamente la città partenopea. A rischiare, più di tutti, però, e i danni maggiori, non all’immagine bensì al benessere fisico, sono i cittadini che ci vivono nei rifiuti. Qualche giorno fa abbiamo raccolto il monito lanciato dalla Federazione italiana dei medici pediatri (Fimp) sulle conseguenze dei roghi sulla salute dei più piccoli, costretti a respirare diossina con un aumento correlato di disturbi respiratori. Anche senza roghi, però, i rischi in gioco non sono certo risibili. Ce li illustra l’ANID, l’associazione delle imprese italiane di disinfestazione.

Emergenza rifiuti a Napoli: il Partito Verde Europeo fa appello alla Commissione esecutiva Ue

La situazione disastrosa di Napoli sbarca a Bruxelles. Monica Frassoni, Presidente del Partito Verde Europeo, ed altre colleghe hanno scritto al Commissario all’Ambiente Potocnik e a quello per la salute dei consumatori Dalli, chiedendogli di intervenire. La richiesta è molto chiara: Napoli è una città europea che al momento non sembra avere gli stessi diritti delle altre città europee. In particolare la richiesta è di fare pressioni sul Governo affinché sblocchi la situazione con la Lega Nord per liberare la città dalla spazzatura.

Rifiuti Napoli, quando il futuro è messo al rogo

Emergenza rifiuti a Napoli, non si arrestano i roghi nel capoluogo campano, firmati dalla camorra così come le barricate secondo quanto affermato ieri dal neosindaco Luigi De Magistris. E mentre infuriano le polemiche sul potenziale aiuto delle Regioni del Nord nella risoluzione della drammatica situazione in cui versa la città partenopea, le emissioni di diossina sono libere di circolare, insinuandosi nelle crepe di una salute pubblica già compromessa ed esponendo a rischi a breve, medio e lungo termine le categorie più fragili: gli anziani, gli asmatici, i malati cronici, i bambini. Proprio per quanto concerne le conseguenze dei roghi sulla salute dei più piccoli è intervenuta nelle ultime ore la Federazione italiana dei medici pediatri (Fimp), lanciando l’allarme sul potenziale impatto di una fase di stallo dell’emergenza.

Rifiuti Napoli, De Magistris: ” Dietro i roghi regia della camorra”

Rifiuti Napoli, ormai un dramma, l’ennesima emergenza degli ultimi giorni ha portato alla luce la necessità di provvedimenti d’urgenza per evitare il diffondersi di epidemie che mettano a rischio la salute pubblica oltre che, ovviamente, per ripristinare livelli accettabili nella qualità della vita dei cittadini e dare una ripulita all’immagine turistica di questa meravigliosa città, insozzata dalla monnezza, avvolta in un lezzo disgustoso che con il caldo delle ultime ore sta divenendo sempre più opprimente e pesa come una cappa di marciume sulle vite degli abitanti. A peggiorare una situazione già a dir poco drammatica contribuiscono i roghi appiccati ogni giorno ai cumuli, sporco che brucia diffondendo emissioni di diossina e trasformando la spazzatura accumulata in rifiuti speciali, ancora più ostici da smaltire.