UE, le famigerate farine animali riammesse negli allevamenti intensivi

L’UE riammette negli allevamenti intensivi le famigerate farine animali. Si parte, dal prossimo 1 giugno, con la reintroduzione nell’acquacoltura, ma torneranno anche per suini e pollame nel 2014. Bovini esclusi, visto che la pericolosa pratica fu alla base dell’epidemia di mucca pazza. Una decisione che lascia sconcertati.

Pecora pazza Sardegna, non c’è pericolo per l’uomo

E’ stata già ribattezzata la pecora pazza, ma la malattia che ha colpito alcune greggi della Sardegna non ha niente a che vedere con la mucca pazza rassicurano l’Agenzia per la sicurezza alimentare e i veterinari del Servizio di Sanità animale della Asl di Sassari. La Scrapie, una variante dalla malattia che alcuni anni fa colpì i bovini, non è dimostrato che si trasmette all’uomo.

Lo sapevate che i ghepardi sono in via d’estinzione? Ora si cerca di salvarli

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Anche se considerati tra gli animali più forti e veloci del mondo, i ghepardi non riescono a sfuggire ad una malattia mortale chiamata amiloide A (AA) o più semplicemente amiloidosi. Purtroppo questa volta non è una notizia curiosa come quella data il mese scorso sul leopardo, ma stiamo parlando di una malattia che colpisce il 70% dei “gatti” in cattività, e reso inutili gli sforzi dell’allevamento. Un nuovo studio riesce a spiegare il modo con cui questa malattia viene trasmessa.

L’amiloidosi (la chiameremo così d’ora in poi per semplificare) assomiglia al morbo della mucca pazza. Come in essa, infatti, c’è un mutamento di una proteina, in questo caso l’amiloide A, che converte le normali proteine in anomale. Queste proteine in animali di grandi dimensioni possono arrivare a danneggiare il fegato o la milza, a differenza del morbo della mucca pazza che colpiva il cervello e il sistema nervoso centrale.
Gli animali spesso muoiono di insufficienza renale e la stima dice che potrebbe colpire tra il 20 e il 70% dei ghepardi in cattività dal 1980.