Clima, energia, ambiente: come rilanciare il negoziato globale

Si svolgerà oggi a Roma dalle 14 alle 19 presso la Sala Zuccari del Palazzo Giustiniani (Senato) la conferenza internazionale Clima, energia, ambiente: come rilanciare il negoziato globale, promossa dal Centro per un Futuro Sostenibile,  (CFS), di cui è presidente Francesco Rutelli.

Keynote speaker il Presidente della Repubblica delle Maldive Mohamed Nasheed, da anni in trincea per la lotta ai cambiamenti climatici, tanto da essersi guadagnato il prestigioso premio delle Nazioni Unite dedicato ai “Campioni della Terra”. Tutti se lo ricordano per via della riunione subacquea che tenne nell’Oceano Indiano, alla vigilia del summit di Copenhagen, per attirare l’attenzione mondiale sui rischi che correva il suo Paese (e tutto il mondo) a causa dell’innalzamento dei livelli del mare provocato dal riscaldamento globale. Per Rutelli

la sua presenza a Roma sarà l’occasione per una riflessione sui negoziati internazionali alla luce dell’esito, in chiaroscuro, del summit di Copenhagen e in vista del prossimo vertice di Cancun.

Le Maldive mettono una tassa contro il turismo inquinante

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Il presidente delle Maldive ha affermato lunedì scorso che sta pensando ad una tassa di 3 dollari per tutti i turisti nei resort dell’isola per aiutare le popolazioni autoctone che stanno pagando anche per loro nella lotta ai cambiamenti climatici.

Da quando ha assunto l’incarico, lo scorso anno, il presidente Mohamed Nasheed è stato una voce importante sull’impatto dei cambiamenti climatici, una voce fuori dal coro che ha cominciato a parlare dell’aumento del livello degli oceani, che potrebbe far diventare una palude questo bellissimo arcipelago dell’Oceano Indiano. Le sue isole, in media a 2,13 metri sul livello del mare, rendono le Maldive la nazione più bassa della Terra.

Le Maldive diventano la prima nazione ad emissioni zero

Non sono soltanto un Paradiso in Terra per la bellezza dei paesaggi. Le Maldive stanno per diventare un Paradiso anche per i principi dell’ecologia. Questo Paese, formato da 1.200 atolli e 380.000 persone, è destinato a diventare al 100% a zero emissioni entro dieci anni. Il nuovo (primo) presidente democraticamente eletto, Mohamed Nasheed ha fatto dell’ambiente la sua priorità assoluta, perché l’aumento del livello del mare minaccia di inondare la sua terra stessa.

L’anno scorso, il Presidente ha annunciato che stava cercando di acquistare un altro territorio per “traslocare” la sua popolazione in un’altra terra, a causa delle sue paure sugli effetti del cambiamento climatico. Il Paese ha già speso 30 milioni di dollari per i lavori fatti per contrastare i danni delle alluvioni attorno alla capitale, Malè. Ma l’emergenza comprende non solo quella zona, ma ben l’80% delle isole che sono soltanto ad un metro sopra il livello del mare. Ora il presidente ha annunciato piani per eliminare l’uso dei carburanti fossili, sulle isole. Il programma comprende

una nuova generazione di elettricità da fonti energetiche rinnovabili ed infrastrutture di trasmissione, con 155 grandi centrali eoliche, mezzo chilometro quadrato di pannelli solari sui tetti, ed un impianto a biomassa che brucia anche le bucce di cocco.

Maldive rischiano di sparire a causa del riscaldamento globale

Le Maldive, paradiso di atolli situati nell’Oceano Indiano a sud-sudovest dell’India, rischiano di scomparire per sempre non solo dalle brochures delle agenzie di viaggio, ma dalla Terra.
Colpa ancora una volta del riscaldamento globale, che espone proprio questo arcipelago ad un rischio più elevato rispetto ad altre zone del globo, a causa della loro altezza media sul livello del mare, pari ad appena 1,5 metri.

Tra qualche decennio, le Maldive potrebbero essere completamente sommerse dall’innalzamento delle acque dell’Oceano Indiano, svanendo in fondo al mar.
E così, i circa 349.106 abitanti, non volendo fare la fine di Atlantide, stanno seriamente prendendo in considerazione l’idea di acquistare una nuova Patria, in cui trasferirsi in massa non appena le cose dovessero volgere al peggio.