Chi ha detto che non si può essere ecosostenibili e amanti del divertimento del sabato sera? Per tutti gli appassionati di discoteche, misica e locali notturni, insomma della brava vita del fine settimana arriva un progetto sostenibile e amico dell’ambiente al 100% per evitare sprechi, consumi e inquinamento. Si tratta di Green night, un piano messo a punto dal Centro Antartide di Bologna per trasformare anche le notti del sabato sera in occasioni per salvaguardare e tutelare l’ambiente. Energia prodotta dai clienti con bicigeneratori, birra alla spina anziché in bottiglia per evitare lo spreco di vetro e ridurre l’impronta ecologica, ma anche menù a km zero e trasporto sotenibile.
menù km zero
Ecologia è anche ortomania, le mode del fai da te in primavera
Con l’arrivo della bella stagione e con la voglia di stare all’aria aperta, è boom di orti urbani e di ortaggi e verdura a km zero! E sul web si moltiplicano i siti e i consigli per un orto sostenibile, per un’alimentazione sana e per coltivare in modo genuino e senza pesticidi zucchine, pomodori, insalata…Con lo slogan “Coltiva oggi, cambia il mondo” nasce la community GrowThePlanet, ideata da tre giovani toscani con l’aiuto dell’incubatore di imprese H. Farm, per aiutare anche i non esperti a coltivare e curare un piccolo orto in casa.
Cucina vegetariana, frittata di asparagi
Cari amici di Ecologiae, ben trovati al nostro consueto appuntamento del fine settimana con la cucina sostenibile. Oggi vi proponiamo una ricetta vegetariana e di stagione tanto semplice da realizzare quanto gustosa: la frittata di asparagi.
Potete realizzarla con pochi ingredienti genuini e primaverili, ovviamente locali volendo attenerci al principio dell’alimentazione km zero. Gli asparagi, che in questo periodo dell’anno crescono spontaneamente in campagna, hanno poche calorie ma sono ricchi di fibra e di vitamine A, B1, B6, C, acido folico, carotenoidi, amminoacidi e sali minerali come fosforo, calcio, e potassio. Particolarmente indicati nelle diete dimagranti, hanno proprietà depurative e diuretiche e aiutano a contrastare la ritenzione idrica.
Food transfer, in arrivo in Italia il pasto trasferibile a filiera ultra-corta
Torniamo a parlare di filiera corta. Precisamente oggi ci occupiamo di una interessante novità nel panorama della ristorazione italiana: Food transfer, ovvero il pasto trasferibile.
Si tratta in sostanza della possibilità di regalare una cena o un pranzo a distanza, in un ristorante di prestigio. Nato da un’idea dei giovani imprenditori agricoli dell’Agia, aderenti alla Cia-Confederazione italiana agricoltori, verrà sperimentato a partire dal 2011 in 80 ristoranti italiani. Il progetto, però, è molto più ambizioso e mira a raggiungere una rete europea di 9000 ristoratori. Un modo per risollevare l’economia e per potenziare i ristoranti che optano per un menu km zero: pensate che solo in Italia il Food transfer, stando alle prime stime, potrebbe mettere in circolo ben 150 milioni di euro l’anno.
L’aspetto che interessa noi di Ecologiae è che i ristoranti, per poter aderire, devono rispondere ai principi della filiera ultra-corta, utilizzando solo materie prime locali e prodotti tipici del territorio.
Eco-amatriciana, a Rieti la sagra è sostenibile
Nell’ottica di un impatto zero che sta entusiasmando, e talora condizionando, organizzazioni comunali, pro loco e company, anche gli eventi devono adeguarsi al rispetto di alcune norme green per non uscirne sporchi e perdere consensi tra l’opinione pubblica. E si sono più che conformati a standard sostenibili i promotori della tradizionale Sagra dell’Amatriciana, che si svolge nel comune di Amatrice, provincia di Rieti, giunta alla sua 44esima edizione.
Oggi 28 agosto e domani 29 avrete la possibilità di gustare la prima eco-amatriciana, a chilometri zero, e di banchettare con materiale biodegradabile al 100%. Dai vassoi alle posate alle bottiglie, la sagra non genererà rifiuti duri a morire. Un bel risultato se pensiamo che, nelle precedenti edizioni, si arrivava a generare una montagna di plastica, con 10mila piatti e posate, 15mila bicchieri e 8mila bottiglie. L’acqua, sia liscia che gassata, verrà erogata da distributori alla spina che utilizzeranno le risorse idriche dell’acquedotto locale.
Alla Garbatella nasce il primo orto comunitario di Roma, economia solidale km zero
E’ stato inaugurato questa mattina, nell’ambito delle iniziative per la Festa delle cultura, il primo orto comunitario di Roma. Situato alla Garbatella nell’area verde compresa tra via Rosa Raimondi Garibaldi e via Cristoforo Colombo, fornirà ai cittadini romani prodotti rigorosamente biologici, a km zero, che potranno coltivare direttamente negli appezzamenti predisposti. I primi quindici sono stati assegnati già da qualche mese: due dei quali a scopo didattico, per un totale di 40 mq adibiti ad orto comunitario per i prossimi quattro anni.
Un’economia solidale, quella che ha ispirato la nascita dell’orto comunitario, che mira a rispettare l’ambiente e ad incentivare l’agricoltura biologica, perseguendo al contempo un fine ben più pratico: alleggerire le spese delle famiglie sempre più insostenibili per via delle conseguenze della crisi economica. In vista anche dei sacrifici previsti dalla recente manovra correttiva del governo, niente di meglio che puntare su frutta e verdura a buon mercato e di qualità, optando per un menù chilometri zero.