Sono in corso i lavori della CoP19 di Atene, diciannovesima Conferenza delle Parti tra i paesi sottoscrittori della Convenzione di Barcellona per la protezione del mar Mediterraneo dall’inquinamento. L’incontro, a cui parteciperanno più di 150 delegati da 21 paesi del Mediterraneo e dell’Unione Europea, è chiamato a fare il punto sullo stato della Convenzione di Barcellona e a definire nuova strategie coordinate per tutto il bacino.
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Legambiente e i Delitti sotto l’ombrellone: dossier su mari e coste italiane
Dal rapporto di Legambiente i killer che minacciano il mare italiano sono 6: la maladepurazione, le estrazioni petrolifere, l’abusivismo edilizio, il consumo di suolo costiero, le grandi navi, l’inquinamento da attività militari. Vediamo in dettaglio come, quando, perché e come intervenire per fermare l’omicidio del Mediterraneo.
Ambiente, aumentano gli avvistamenti di balenottera nel Mediterraneo
Una buona notizia per l’ambiente e per le balenottere arriva da un progetto coordinato da ISPRA in collaborazione con l’Accademia del Leviatano e l’Università di Pisa, impegnate nel monitoraggio dei grandi cetacei nel Mediteranneo. Anche durante la campagna invernale i ricercatori facenti parte del progetto hanno avvistato diversi esemplari di balenottera nella regione marina del Mediterraneo Occidentale ed in particolare nel Mar di Sardegna tra l’isola italiana e l’arcipelago spagnolo delle Baleari.
L’UE adotta un protocollo sui rischi delle piattaforme offshore nel Mediterraneo
L’UE, è ufficiale, adotta un protocollo sui rischi delle piattaforme petrolifere offshore della convenzione di Barcellona: lo scopo è quello di proteggere il Mediterraneo dai rischi e dall’inevitabile inquinamento connesso allo sfruttamento delle risorse petrolifere tramite piattaforme offshore.
9 meduse tipiche del Mediterraneo
Le meduse sono uno degli spauracchi dei natanti durante la stagione estiva, nonostante siano degli animali affascinanti e spesso splendidi. Qui presentiamo 9 meduse tipiche Mediterraneo, comprendendo anche le specie non propriamente caratteristiche delle nostre acque, ma che di recente sono diventate, nondimeno, una presenza costante.
Ambiente: Wwf, Mediterraneo in debito ecologico
Occorre andare oltre il PIL per ristabilire l’economia nell’area del Mediterraneo che risulta essere “sommerso dal debito ecologico”. E’ questo quanto emerge dal nuovo rapporto Living Planet Report 2012 realizzato dal Wwf per conoscere l’impronta ecologica del Mediterraneo.
Ecologia e rinnovabili a Zero Emission Rome 2012
A pochi giorni dal termine di Zero Emission Rome 2012, si tirano le somme di quel che è stata la fiera internazionale dedicata alle “energie rinnovabili, sostenibilità ambientale, lotta ai cambiamenti climatici ed emission trading” in Italia e nel resto del Mediterraneo. La kermesse si è riconfermata “punto di riferimento per le rinnovabili nell’area del Mediterraneo” per la partecipazione di oltre 25.000 operatori qualificati, 350 espositori provenienti da 19 Paesi, più di 3.000 operatori partecipanti alle sessioni congressuali.
WWF e le regole per salvare il Mediterraneo
Il Mediterraneo è in pericolo, ma siamo ancora in tempo per tornare indietro. Il WWF ha appena presentato i risultati della sua ultima rilevazione ed ha stilato una serie di regole che si dovrebbero seguire per evitare la completa distruzione del patrimonio marino italiano. Secondo la relazione dell’associazione, denominata “teniamo la rotta!”, la prima e più importante norma da rivedere è la regolazione della navigazione.
Settimana Europea per l’Energia Sostenibile, le iniziative in Italia
La Settimana Europea per l’Energia Sostenibile, dal 18 al 22 giugno 2012, è giunta alla sua settima edizione, durante la Settimana 4.000 esperti provenienti da oltre 50 Paesi si riuniranno a Bruxelles per discutere di energia, efficienza e risparmio energetico. Moltissime le iniziative in Italia e in Europa per celebrare l’uso delle fonti rinnovabili e il risparmio energetico organizzate dalla Direzione generale Energia della Commissione europea. Gli eventi “Energy Day” coinvolgono operatori del settore, autorità locali e regionali, imprese e associazioni, ma anche ONG, camere di commercio, Università, centri di ricerca e think-thank, scopriamo quali.
Uccelli marini in crisi, la LIPU chiede un piano per il Mediterraneo
La berta maggiore, il gabbiano corso ed altri uccelli marini che hanno il loro habitat nel Nord della Sardegna sono a rischio. A lanciare l’allarme è la LIPU che sottolinea come le due specie sopra citate, ad esempio, abbiano avuto quest’anno un successo riproduttivo decisamente basso. L’associazione chiede pertanto delle misure nazionali atte a tutelare l’avifauna pelagica agendo sulla Strategia Nazionale per la Biodiversità, a cui il Governo dovrebbe dare attuazione al più presto. Anche l’Europa, però deve intervenire, e deve farlo su un fronte più ampio, quello decisamente vitale per gli uccelli marini: il pesce.
Stop alla pesca nell’Adriatico, da oggi fino al 30 settembre
Da oggi la pesca nel mar Adriatico è bloccata per i prossimi due mesi, come previsto dalla finanziaria. Il motivo lo spiega Coldiretti Impresa Pesca, sostenitrice del provvedimento governativo dopo un annata di crisi per il pescato in Italia, calato negli ultimi sei mesi del 50%
Per permettere il ripopolamento delle specie ittiche sovrasfruttate e salvare le marinerie tricolori dal collasso per le reti sempre più vuote.
Il blocco della pesca nell’Adriatico sarà in vigore fino al 30 settembre, poi il fermo scatterà nello Ionio e nel Tirreno, fino al 29 ottobre.
Pesce: da domani nell’Adriatico non si pesca più
Comincia a farsi sentire la politica dopo svariati appelli provenienti da diversi team di scienziati che notavano come gli stock ittici del Mediterraneo fossero a rischio. Così, appena prima di andare in vacanza, il Parlamento ha varato un provvedimento per il blocco temporaneo delle attività di pesca nei nostri mari. Si inizierà domani 1 agosto e fino al 30 settembre nel mar Adriatico, da Trieste al Sud della Puglia, per poi proseguire dal 1 al 29 ottobre nello Ionio e nel Tirreno.
Cambiamenti climatici, un progetto salva foreste del Mediterraneo
Partirà a breve una collaborazione per salvare le foreste del Mediterraneo dai cambiamenti climatici che ne mettono a rischio il ricco patrimonio naturalistico e gli ecosistemi. L’accordo, tra la FAO
Mediterraneo di plastica, un continente di spazzatura sommerso dalle acque
Un’isola di rifiuti che galleggia nel mare, più alta di quella che si trova nell’Oceano Atlantico, è stata individuata nel Mediterraneo, tra Italia, Spagna e Francia.
E’ quanto emerso dal rapporto L’impatto della plastica e dei sacchetti sull’ambiente marino, realizzato da Arpa Toscana e Arpa Emilia Romagna, struttura oceanografica, per Legambiente; presentato in Senato da Francesco Ferrante, senatore del PD, da Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, e da Fabrizio Serena, responsabile area mare di Arpa.