mare monstrum infrazioni 2012

Mare Monstrum, 13 mila infrazioni sulle coste italiane nel 2012

mare monstrum infrazioni 2012Gli italiani continuano a maltrattare le proprie coste. Nonostante gli appelli alla responsabilità ed al rispetto ambientale, nonostante le leggi sempre più restrittive e le multe, secondo i dati di Legambiente raccolti nel rapporto Mare Monstrum 2013, lo scorso anno in tutto il Paese sono state registrare oltre 13 mila infrazioni. Per ogni ecomostro abbattuto (l’ultimo in ordine di tempo è quello a Scala dei Turchi), ce ne sono decine che vengono eretti. E purtroppo non sempre vengono scoperti.

Legambiente, nel 2011 oltre 13 mila reati ambientali su coste e mari

Legambiente nel suo nuovo dossier Mare Monstrum 2012, basato sul lavoro effettuato dalle forze dell’ordine e dalle capitanerie di porto, avverte: 13.149 i reati ambientali commessi ai danni dei mari e delle coste italiane nello scorso anno, tra colate di cemento abusivo, scarichi illegali di tipo fognario e industriale, metodi di pesca illegittimi, inquinamento da scarico di rifiuti solidi e altro ancora.

Abusivismo edilizio, i cinque ecomostri incubo delle coste italiane

Cari amici di Ecologiae, continuiamo ad occuparci dei dati diffusi nelle ultime ore dal report annuale di Legambiente, Mare Monstrum 2011, un dossier che analizza lo stato di salute dei nostri mari e gli scempi che deturpano le coste e le acque italiane. Abbiamo analizzato nel servizio precedente le dieci peggiori minacce che incombono sull’integrità degli ecosistemi del Mediterraneo. Vogliamo ora soffermarci nello specifico sull’annoso fenomeno dell’abusivismo edilizio, pubblicando la classifica aggiornata dall’associazione ambientalista, che comprende i cinque ecomostri che più spudoratamente deturpano i nostri litorali, da Nord a Sud della penisola.

Mare Monstrum 2011, i dieci nemici del mare italiano

Mare Monstrum 2011, il report annuale di Legambiente sullo stato di salute delle coste ci restituisce gli scatti amari dell’Italia peggiore, quella che cementifica selvaggiamente il litorale, sostituendo a spiagge libere e sconfinate paesaggi monotoni, porti turistici, campi da golf, parcheggi, ecomostri, erigendo muri divisori tra i lidi che oscurano la visuale e tolgono il respiro persino alla sabbia, deturpata e oltraggiata dagli scempi di un vero e proprio commercio degli elementi. Ma quali sono i dieci principali nemici che minano l’immagine, la conservazione e l’integrità paesaggistica del mare italiano?

Mare monstrum: la costa italiana deturpata dal cemento

Di ecomostri sorti sulle coste italiane ne abbiamo visti sorgere e crollare molti, alcuni hanno resistito alle denunce di abusivismo e sono ancora lì, a deturpare il paesaggio.
Uno tra i più invidiati e tra i più belli al mondo, che andrebbe tutelato e salvaguardato come risorsa non solo naturale ma anche economica, dal momento che alimenta l’industria del turismo, in special modo al Sud, dove è un settore fondamentale dell’economia locale.

Nonostante ciò i 7.400 chilometri di costa italiana sono infangati da fogne e abbruttiti da costruzioni abusive.
E’ quanto si legge nel dossier Mare Monstrum di Legambiente, che rende già nel titolo l’idea del processo di degradazione fisica dei nostri litorali.