Gli amanti “stagionali” degli animali: il fenomeno degli abbandoni degli amici a quattro zampe

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Ogni anno, con l’arrivo dell’estate, il fenomeno del randagismo subisce un incremento notevole, con 135 mila nuovi abbandoni.
Le autostrade si popolano di cani scheletrici che dopo un anno trascorso a giocare con i bambini, a ricevere coccole e attenzioni in famiglie pseudoamanti degli animali, vengono abbandonati a sè stessi e ad un triste destino: quello di morire di stenti, di sete sotto un solo cocente, sull’asfalto bollente, o peggio, finendo investiti da una macchina, marcendo sul ciglio di una strada.

Così di quei teneri batuffoli di pelo, fedeli e allegri nei confronti del padrone, non resteranno che carcasse dimenticate da tutti, persino da chi se ne prendeva cura prima del vigliacco gesto.
A testimonianza della crudeltà dell’uomo che si gode il sole al mare e le bibite fresche, mentre il povero animale a quattro zampe geme disperato sperando ancora che torni a prenderlo.
E invece l’amante stagionale degli animali progetta di prenderne un altro, al rientro dalla vacanze, anche questo destinato ad essere amato solo per un anno e poi gettato via come un Kleenex.

Good Egg 2008: un premio per le galline libere

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Finito il tempo del pollaio della nonna e delle uova fresche, anche se in molti paesini negli hinterland, qualche gallina nostrana resiste ancora. Oggi le uova che giungono sulle nostre tavole provengono da galline allevate in batteria, e forse in pochi immaginano le gravi sofferenze a cui sono sottoposti questi volatili.
Ammassate una sull’altra per uno o due anni in piccole gabbie di ferro, poco più grandi di un foglio A4, in capannoni con fila infinite di gabbie, una uguale all’altra.
Eppure per ottenere le uova non è necessario uccidere, maltrattare, ma la legge del profitto governa ancora.

Primavera, stagione di risveglio alla vita: non per le foche, riparte la crudele mattanza in Canada

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La Primavera sopraggiunge, con il suo richiamo alla vita per molte specie animali. Questo secondo il naturale corso della Natura, ma l’intervento dell’uomo rende crudele il più dolce dei risvegli.
In Canada riapre come ogni anno a Primavera il terribile massacro delle foche, che vede vittime migliaia di cuccioli appena nati, considerati prede privilegiate per l’alto valore della pelliccia. La mattanza è autorizzata e legalizzata dal Department of Fisheries and Ocean Canadese, che ha già consentito negli ultimi quattro anni l’uccisione di più di un milione e trecentomila esemplari.

La lotta per la sopravvivenza si fa sempre più dura per questi teneri ed indifesi animali marini. Il surriscaldamento globale che provoca lo scioglimento dei ghiacciai mette a rischio i cuccioli appena nati. Essendo infatti la superficie del pack molto più sottile e fragile del dovuto, molto spesso accade che ceda sotto il peso dei piccoli mammiferi e che essi precipitino nelle acque ghiacciate e muoiano affogati, essendo ancora incapaci di nuotare.
Se poi riescono a sopravvivere alla morte, in agguato un altro nemico ancora più temibile: l’uomo. Per il 2008 sono state condannate a morte 275000 foche, questa la cifra consentita dalla legge. Senza contare le migliaia di uccisioni non regolamentate ed illegali che avvengono ogni anno!