Kyoto, al via in Italia il federalismo climatico per 8.000 comuni: chi vuole può!

Per la serie chi vuole può farlo sin da ora, senza aspettare le mosse, lente, lentissime, del Governo, per i Comuni italiani più attenti ai problemi del surriscaldamento terrestre e dell’inquinamento, è arrivato dopo il federalismo fiscale, il federalismo climatico. Gli 8.000 comuni della Penisola potranno decidere di superare addirittura i parametri stabiliti dall’Unione Europea per il 2020, facendo di più, molto di più, e dando un taglio ancora maggiore alle emissioni di CO2.

Il tutto nell’ambito di un’iniziativa lanciata in questi giorni al Galata Museo del mare dal sindaco di Genova Marta Vincenzi, nella sua veste di presidente dell’associazione Anci Ideali, e dal presidente della Università Verde on-line, Alfonso Pecoraro Scanio. La campagna dal titolo “Ottomila comuni per Kyoto-il pianeta è in pericolo: parte il Federalismo climatico” mira a partire dal basso, proprio dai tanti paesi italiani, per smuovere la macchina, ora quasi ferma per via della crisi economica, dell’intervento diretto dei cittadini per frenare i cambiamenti climatici.

Parchi per Kyoto, in Italia si sceglie la forestazione per combattere le emissioni

Parchi per Kyoto è al suo via ufficiale oggi in cinque zone tra quelle che hanno aderito all’iniziativa. Si tratta di un progetto che mira a contrastare e controbilanciare le emissioni di anidride carbonica procedendo alla forestazione di nuove aree verdi.
A sostenere e promuovere il progetto Federparchi, la Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali, Kyoto Club, Legambiente, AzzeroCO2 e il Ministero dell’Ambiente.

Sono circa settemila gli alberi che verranno piantati, seguendo una logica ambientalista che convince e anche molto: quella della compensazione, che ha già avuto tanto successo in numerosi altri Paesi del mondo, primi tra tutti quelli dell’America del Nord.
In sostanza a sovvenzionare i parchi  saranno le aziende che producono gas serra, rimediando almeno in parte ai danni inferti all’ambiente e all’atmosfera.  In Italia le opere di forestazione interesseranno una superficie complessiva di 22 ettari, includendo varie aree della Penisola, da Nord a Sud, ed isole.

Scorecards: le pagelle del Wwf al G8

Parole, parole, parole…gli incontri dei Grandi della Terra finiscono sempre in tanta bella retorica e poca concretezza.
Il prossimo G8 si svolgerà dal 7 al 9 luglio a Hokkaido, in Giappone, e tra i temi d’interesse principali c’è la questione irrisolta e in netto peggioramento dei cambiamenti climatici, un problema che certo ha bisogno, forse più di tutti gli altri, di pochi bei discorsi e di molte più azioni.

Il Wwf ha pensato bene di dare dei “voti” in anticipo ai Paesi partecipanti al vertice, proprio sulla base dei programmi contro i cambiamenti climatici già intrapresi.
Finita l’era del “prometto, lo farò“, la nota associazione ambientalista da’ un giudizio su chi qualcosa la fa già, oggi, nel presente, che è anche l’unico spazio temporale in cui operare per riuscire ad avere un futuro.

Il lungo cammino verso Kyoto 2: a Bangkok il Giappone contestato dai Paesi in via di sviluppo

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Il protocollo di Kyoto, sottoscritto l’11 dicembre del 1997 da più di 160 Paesi, ed entrato in vigore nel 16 febbraio del 2005, prevede l’impegno ad una riduzione delle emissioni di gas serra del 5,2% rispetto a quelle registrate nel 1990. Riduzione da compiersi nel periodo 2008-2012.
Ma si parla già di un Kyoto 2 per fissare nuovi parametri ed obiettivi di riduzione dei gas serra dopo il 2012.

Si è concluso venerdì sera a Bangkok l’incontro, sotto l’egida dell’Onu, dei delegati di più di 160 Paesi, giunti ad un ulteriore accordo per arrivare entro il 2009 ad una nuova risoluzione per la riduzione delle emissioni.