Mentre in Italia (ma non solo) la politica taglia i sussidi alle energie rinnovabili, in Francia François Hollande la pensa molto diversamente. Il mondo, dice il presidente transalpino, andrà incontro ad una catastrofe se i Paesi non adotteranno contromisure. Per questo, in occasione della conferenza internazionale sull’energia che si è tenuta ieri ad Abu Dhabi, Hollande ci ha tenuto a ribadire l’importanza di investire nelle rinnovabili per proteggere il pianeta da lasciare alle generazioni future.
investimenti nelle rinnovabili
Rinnovabili, in Europa +12,4% nel 2011
Qualche giorno fa vi avevamo riferito di un importante +11% nel comparto eolico in Europa. I numeri del Vecchio Continente sono positivi dunque, e non si fermano qui visto che guardando il quadro nel suo complesso notiamo come considerando tutte le rinnovabili, l’incremento nello scorso anno è stato del 12,4%.
Rinnovabili: investimenti per 200 miliardi nel 2011
Nonostante la crisi economica, il mercato delle rinnovabili regge, e lo fa in tutto il mondo. Secondo i calcoli di Bloomberg New Energy Finance, presentati presso le Nazioni Unite, il 2011 è stato un anno positivo per l’energia pulita visto che in tutto il pianeta ha visto un investimento totale di 260 miliardi di dollari (circa 205 miliardi di euro), in aumento del 5% rispetto al 2010 che pure aveva registrato numeri altissimi.
Nucleare e rinnovabili, Prestigiacomo: necessaria una riflessione
In un Paese che non vuole il nucleare, non vuole i rigassificatori, non vuole le centrali termoelettriche, non vuole le trivellazioni off shore, trova l’eolico troppo impattante e non gradisce nemmeno troppo i grandi impianti di fotovoltaico, ma continua a consumare energia da grande potenza industriale pagandola sempre di più e questo carica di costi pesanti sia le famiglie che il sistema produttivo che, credo che una riflessione complessiva vada fatta.
questo il pensiero di Stefania Prestigiacomo che punta sulla realizzazione dei rigassificatori e che invita il Sud a investire sull’energia solare perché non si può sempre contare sugli aiuti. Ma gli aiuti il Sud non li riceve, semmai li dà al resto del Paese.
Anche le compagnie petrolifere possono essere ecologiche. Ecco le migliori 10
La maggior parte degli ambientalisti probabilmente non crederanno che le parole “ecologico” e “società petrolifera” possano essere messe una accanto all’altra. Non hanno tutti i torti, ma ci sono variazioni da attuare tra le varie società petrolifere rispetto ai loro livelli di investimento nel settore delle energie rinnovabili, le operazioni di produzione, e la loro posizione sui cambiamenti climatici. Molte compagnie infatti, stanno facendo forti investimenti sul rinnovabile, anche se sono in pochi a saperlo. Utilizzando un’analisi del ciclo di vita, Greenopia ha stilato una sorta di classifica delle 10 compagnie petrolifere più importanti al mondo, per capire chi si comporta in maniera ecologica e chi no.
La compagnia migliore è la BP, compagnia petrolifera britannica, che ha ricevuto il punteggio massimo per gli investimenti nelle energie rinnovabili, il reporting ambientale, la posizione ufficiale presa sul cambiamento climatico e sulle emissioni di gas serra. Punto forte della BP è che, dopo alcuni anni in cui i rifiuti industriali inquinanti stavano aumentando, ha cominciato a produrne sempre meno, con la speranza che questa tendenza alla diminuzione possa continuare.