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Veleno per topi nella verdura italiana, due nuovi scandali alimentari in Francia e Germania

veleno topi verdura italiana francia germaniaOrmai di scandali alimentari ne scoppia uno al giorno. Anzi, stavolta ne scoppiano due contemporaneamente. Sono Germania e Francia stavolta a doversi difendere, e mentre i tedeschi puntano il dito contro l’Italia per della verdura esportata che non rispettava le norme igieniche, i francesi devono solo prendersela con se stessi. Non c’entra nulla la contraffazione o la carne di cavallo, ma in un caso, quello tedesco, l’eccesso di sostanze chimiche, nel secondo, quello francese, addirittura la presenza di un topo morto tra le foglie di insalata.

Il piatto sostenibile, insalata di zucche e spinaci

Cari amici di Ecologiae ben trovati al nostro consueto appuntamento del fine settimana con la cucina sostenibile. Halloween ce lo siamo lasciati alle spalle ormai da un pezzo, ma se in dispensa vi è rimasta qualche zucca, perché non approfittarne, evitando gli sprechi, per preparare un contorno leggero da accompagnare al pranzo o alla cena di questo week-end di novembre?

Prendiamo spunto dalla cucina vegetariana, indubbiamente a basso impatto ambientale, e proseguiamo il nostro viaggio nel mondo delle eco-ricette utilizzando come ingredienti prodotti di stagione, le zucche, come anticipavamo sopra, e gli spinaci. Avvalendoci dei preziosi consigli dei nostri amici di Ginger&Tomato prepareremo l’insalata di zucche e spinaci, ideale per i vegetariani ma anche per accompagnare piatti a base di pesce o secondi di carne.

Pesticidi nel piatto, Ddt nell’insalata nel rapporto di Legambiente

pesticidi nel piattoPesticidi nel piatto, il rapporto realizzato da Legambiente in collaborazione con il Movimento Difesa del Cittadino (Mdc), evidenzia un aumento dei prodotti contaminati da uno o più residui di pesticidi (da 27,5 a 32,7%). Addirittura in un campione di insalata analizzato in Friuli sono state riscontrate tracce di Ddt, malgrado siano trascorsi ormai 32 anni dalla sua messa al bando. Solo il 50% della frutta risulta incontaminata.

Allarme anche per la contaminazione dei prodotti derivati come miele, pane, vino: si segnalano irregolarità nel 2,7% dei campioni. Meno allarmista la Coldiretti così come la posizione di Agrofarma, l’associazione dei produttori di anticrittogamici, che non ci stanno a vedere il bicchiere mezzo vuoto e ribattono ai dati diffusi da Legambiente diffondendo cifre decisamente più incoraggianti. Per la Coldiretti il campione di insalata contenente tracce di Ddt non sarebbe di provenienza italiana:

Il Ddt non si usa da anni. L’insalata contaminata sicuramente proviene dall’estero.