Ogni tanto capita che, come fanno dei vecchi politici, anche i sostenitori dell’energia nucleare tentino di ripulire l’immagine della fonte energetica più pericolosa al mondo. Soltanto che ogni volta che ci provano combinano solo guai. L’ultimo tentativo in ordine di tempo lo compie l’autorevole Goddard Institute for Space Studies di New York che ha voluto dimostrare come l’atomo abbia ridotto talmente tanto l’inquinamento atmosferico da salvare milioni di vite.
inquinamento
Allergie di primavera, i consigli degli esperti per i bambini
Le allergie di primavera sono uno dei disturbi più frequenti nei bambini piccoli. Secondo gli esperti 1 bambino su 5 è affetto da rinite allergica, asma, bronchite stagionale. I pediatri consigliano di seguire piccoli accorgimenti per limitare l’insorgere delle malattie e per prevenire i sintomi. Sin dalla gravidanza è possibile seguire alcune regole per limitare le possibili allergie nei nascituri e per far sì che non siano adulti allergici.
Allergie di primavera bollettino pollinico marzo
Le allergie di primavera sono in forte aumento a causa dell’inquinamento ambientale e della maggiore esposizione a smog e ad agenti inquinanti. Conoscere quali sono le fioriture e quali i pollini più presenti nell’aria permette ai soggetti allergici e a quelli più sensibili di limitare gli effetti delle allergie di primavera e di scongiurare l’aggravarsi delle patologie. Negli ultimi anni si è assistito aun aumento dei soggetti interessati soprattutto nelle grandi città dove l’inquinamento è maggiore, ma anche dove è più elevata l’umidità dell’aria e minori le precipitazioni.
Allergie di primavera e inquinamento, un mix pericoloso
La primavera è appena entrata e già si cominciano a sentire i primi starnuti…le allergie sono in agguato e, a causa dell’inquinamento atmosferico, le riniti allergiche e i raffreddori sono sempre più forti. Nel nostro Paese sono circa 10 milioni le persone, tra adulti e bambini, che soffrono per le allergie di primavera.
Strade inquinate significano bambini malati, un nuovo studio europeo
La prossima volta che decidete di utilizzare l’auto, pensate se sia proprio necessario. Che l’inquinamento faccia male, lo sanno anche le pietre. Ma leggere numeri concreti sulle conseguenze del monossido di carbonio piuttosto che degli altri inquinanti sul nostro futuro, sui bambini, fa davvero impressione. Uno studio, presentato oggi dai ricercatori dello Swiss Tropical and Public Health Institute ed intitolato “Conseguenze criniche dell’inquinamento da traffico vicino alle strade in 10 città europee”, fa i conti dei danni che come sempre i più deboli sono costretti a pagare.
Tsunami e inquinamento prevedibili con i sensori anti-nucleari
Monitorare con precisione l’inquinamento è difficile. Prevedere uno tsunami lo è ancora di più. Queste due funzioni, apparentemente slegate tra di loro, potrebbero invece essere effettuate da un unico strumento. Nulla di fantascientifico e nessuna tecnologia futuristica. Lo strumento esiste già ed è il sensore utilizzato da alcuni decenni per monitorare le attività dei test nucleari in mare.
Non nascono più bambini? È colpa dell’inquinamento
Da anni sempre più scienziati sostengono che gli effetti dell’inquinamento non riguardano soltanto le malattie respiratorie. Ora hanno accertato una conseguenza in più. Secondo uno studio realizzato dall’Università di Newcastle, in Inghilterra, l’inquinamento cittadino renderebbe le donne infertili, non permettendogli così di generare figli. Ma non solo. Nelle aree molto inquinate anche i bambini che riescono a nascere sono a rischio perché mediamente nascono con un peso inferiore rispetto alle aree non inquinate.
Ambiente, in Europa aria troppo inquinata, serve responsabilità
Si torna a parlare di inquinamento e di qualità dell’aria. La Commissione europea ha segnalato in questi giorni alla Corte di Giustizia come alcuni Paesi, tra cui: Italia, Svezia, Portogallo e Slovenia, sono da mettere sotto osservazione per il loro piano inefficiente sulle polveri sottili. Lo scopo è quello di stimolare strategie e programmi di intervento ai fini degli obiettivi europei.
Temi ambientali seconda preoccupazione per gli italiani dopo la disoccupazione
In questo periodo di crisi, con i dati sulla disoccupazione più alti della storia d’Italia, non ci voleva un sondaggista per capire che il primo problema che toglie il sonno ai nostri connazionali è quello del lavoro. Ma al secondo posto cosa c’è? A sorpresa non ci sono il terrorismo, l’economia internazionale o dove andare in vacanza, ma i temi ambientali. A spaventare gli italiani ci sono tutti quei fenomeni a cui stiamo assistendo negli ultimi tempi (inondazioni, trombe d’aria, ecc.) che sembrano derivare proprio dal fatto che stiamo trattando male il nostro ambiente.
Doha 2012, contrasti in America: Usa vogliono sforzo, il Canada si oppone
Tutti ci rendiamo conto di quanto siano importanti i colloqui di Doha, iniziati da pochi giorni in Qatar, con l’obiettivo di porre nuove regole vincolanti valide per tutti gli Stati. Il problema è che non tutti sono d’accordo. Persino la tanto inquinante America, secondo emettitore mondiale nonché uno dei pochi ad ostacolare il vecchio Protocollo di Kyoto, si è detta disponibile a mettere in campo degli sforzi. Peccato che pare che nel Nuovo Continente sia l’unica a volerlo fare.
Alcuni aeroporti inquinano quanto l’ILVA
Ormai è diventato lo sport nazionale dare addosso all’ILVA per le morti che causa. Non che la gente che lo fa abbia tutti i torti, è giusto che chi inquina tanto da uccidere debba chiudere o almeno rivedere sostanzialmente la propria attività. Ma devono farlo tutti. Nessuno infatti si è chiesto quanto inquina un aereoporto. Lo hanno fatto in Inghilterra, dove uno studio pubblicato sulla rivista Atmospheric Environment ha calcolato che i 20 aeroporti più grandi del Paese uccidono ogni anno 110 persone.
Ambiente, Italia maglia nera in Europa per smog e polveri sottili
Forse ci aspettavamo questa notizia: l’Italia è tra gli ultimi Paesi dell’Unione per qualità dell’aria. Lo smog e le polveri sottili superano di gran lunga i limiti previsti dalla legge a danno della salute dell’uomo e dell’ambiente. A rivelarlo è il rapporto annuale dell’Agenzia europea per l’Ambiente.Tra le città più inquinate Milano, Bergamo e Novara.
Emissioni in calo in America, ma non grazie agli americani
Le emissioni di gas serra negli Stati Uniti sono finalmente in calo. I livelli di quest’anno hanno raggiunto quelli del 1992, anno di riferimento per quanto riguarda il tasso più basso di inquinamento. Un risultato ottimale che dovrebbe far sentire orgogliosi gli americani. Ma in realtà gli sforzi per il risparmio energetico e quant’altro non sono il vero motivo di questo calo. Lo spiegano bene dal Lawrence Livermore National Laboratory in California.
Ambiente, dopo l’Ilva di Taranto altri 298 comuni contaminati dall’inquinamento
Dopo Taranto, una delle città italiane con il più alto numero di persone malate a causa dell’inquinamento, ci sono altre realtà 298 del Bel Paese dislocate in 57 aree definite “tossiche” a causa dell’elevato inquinamento. Secondo il rapporto del ministero della Salute i cosiddetti Sin, Siti di bonifica di interesse nazionale, coincidono coon i maggiori agglomerati industriali d’Italia. In questi comuni, che fanno parte del Programma nazionale di bonifica, la qualità della vita è seriamente compromessa dalla presenza di discariche, amianto, falde acquifere inquinate, emissioni cancerogene.