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Ambiente, le spugne spazzine contro l’inquinamento delle acque

spugne spazzine contro l'inquinamento delle acque

Una nuova invenzione tutta italiana che impiega la natura per combattere l’inquinamento causato dall’uomo: l’Università di Tor Vergata ha messo a punto delle spugne ultra leggere e intelligenti che galleggiano sull’acqua e la purificano dall’inquinamento. Le spugne intelligenti sono state realizzate con dei nanotubi di carbonio, la loro dimensione è poco più grande di una moneta da 20 centesimi di euro. Partendo dalle caratteristiche delle spugne naturali, le spugne brevettate dall’Università di Tor Vergata assorbono solventi tossici, idrocarburi e olio presenti nelle acque inquinate.

progetto inquinamento idrocarburi

Ambiente, al via progetto europeo per il Mediterraneo

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Dopo i danni ambientali causati dallo sversamento di idrocarburi nelle acque del Mediterraneo, basta ricordare il disastro della Costa Concordia o dei bidoni persi a largo di Livorno dalla nave Eurocargo “Venezia”, è stato finanziato dall’Europa un progetto per la prevenzione dei rischi marittimi e per il rafforzamento della sicurezza in relazione all’inquinamento da idrocarburi, il MEDESS-4MS (Mediterrean Decision Support System for the Marine Safety).

Santuario dei Cetacei sempre più inquinato, la denuncia di Greenpeace

Torniamo a parlare di cetacei dopo aver riportato alcuni dati incoraggianti sulla presenza di specie anche rare nei nostri mari, come i delfini zifi di Civitavecchia, avvistati nell’ambito di una campagna di monitoraggio estivo che ha visto protagonisti i ricercatori dell’Accademia del Leviatano. Stavolta, però, non vi diamo buone notizie sul fronte della tutela di questi animali nelle nostre acque territoriali. Il Santuario dei Cetacei infatti è sempre più inquinato, con gravi rischi per la biodiversità marina e per la salute pubblica. A rivelarlo sono i dati sui livelli di contaminanti registrati nelle acque delle coste liguri e anche di quelle toscane contenuti nell’ultimo rapporto stilato da Greenpeace dal titolo che è di per sé indicativo, Veleni a galla. Fonti inquinanti nel Santuario dei Cetacei, presentato oggi dall’associazione ambientalista.

Goletta Verde Legambiente: nove i punti critici in Abruzzo

Goletta Verde, la campagna di monitoraggio dello stato di salute delle acque e delle coste italiane, alla sua tappa in Abruzzo ha rilevato ben nove punti critici per quanto concerne i livelli di inquinamento microbiologico. I risultati delle analisi dei biologi di Legambiente sono stati presentati ieri a Pescara. Particolamente preoccupante è subito apparsa la situazione nella provincia di Chieti che da sola ospita ben 6 delle aree altamente inquinate. Nella Regione abruzzese sono ben 365 mila i cittadini privi di depuratore ed urgono, secondo quanto affermato dall’associazione ambientalista, interventi urgenti per potenziare il sistema di trattamento delle acque reflue.

E.coli, rientrato allarme per acque di Lido di Savio

Il sindaco di Ravenna  Fabrizio Matteucci ha revocato il divieto di balneazione nel tratto di spiaggia Lido di Savio, rinomato lido della provincia emiliana, dove era stata monitorata un’alta concentrazione del batterio Escherichia coli nelle acque. I dati forniti questa mattina da Arpa (Agenzia regionale prevenzione e ambiente Emilia Romagna) seguiti a costanti prelievi microbiologici delle acque, hanno confermato che i livelli di presenza del batterio sono rientrati nella limiti e dunque la qualità delle acque è tornata alla normalità.

Napoli, liquami inquinanti nel porto

Ennesimo allarme inquinamento a Napoli. Ora si tratta della fuoriuscita di liquami inquinanti nel porto del capoluogo campano. Idrocarburi e prodotti chimici, come è stato accertato dalla Capitaneria di porto, sono fuoriusciti da container collocati nel porto, nei pressi dei moli 54 e 56. Tempestivo l’intervento della Capitaneria, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civili e della Asl Napoli 1. I liquami inquinanti sono stati contenuti con panni assorbenti e le barche ormeggiate nell’area a rischio inquinamento sono state fatte allontanare a scopo precauzionale.

Giornata mondiale degli oceani, l’8 giugno si combattono i nemici degli ecosistemi marini

Guardando indietro agli ultimi dodici mesi dell’anno, non si può dire che sia stato un bel periodo per gli oceani

ha esordito Julia Marton-Lefevre, direttore generale dell’Unione mondiale per la conservazione della natura,

ma proprio per questo la Giornata mondiale degli oceani che si festeggia l’8 giugno, sarà un’ulteriore occasione per salvaguardare gli oceani e gli ecosistemi marini.

Inquinamento delle acque

Inquinamento delle acque

L’inquinamento delle acque è un’alterazione degli ecosistemi acquatici suscettibile di recare danno diretto alla salute della flora e della fauna acquatiche ed innumerevoli danni indiretti all’uomo che vede, ad esempio, compromesse le riserve idriche per uso alimentare, le attrattive turistiche di alcune aree con ingenti danni economici.

L’inquinamento delle acque può avere origine in innumerevoli fattori permanenti come gli scarichi domestici,  i reflui industriali ed agrari (tra i quali molto impattanti sono i reflui zootecnici) ma può originarsi anche a seguito di eventi accidentali come i tristemente noti incidenti a carico delle navi petroliere, dei pozzi di petrolio sottomarini o meno accidentali come la pulizia delle petroliere che viene illegalmente condotta a largo nei giorni di nebbia, o ancora può essere causato dal rilascio di sostanze radioattive da parte di sottomarini a propulsione nucleare affondati e corrosi sul fondo del mare.

Alcuni detergenti domestici inquinano l’acqua e diventano cancerogeni per l’uomo

trattamento acque reflue

Gli scienziati dell’American Chemical Society hano segnalato di aver trovato la prova che alcuni ingredienti utilizzati nella composizione di shampoo, detersivi e detergenti per uso domestico possono essere una fonte di materiali precursori per la formazione di un contaminante sospetto cancerogeno che finisce nelle riserve di acqua che ricevono le acque reflue degli impianti di depurazione.

Lo studio getta nuova luce sulle possibili fonti ambientali di questo contaminante poco conosciuto, chiamato NDMA, che è fonte di preoccupazione costante per i funzionari della sanità. Il loro studio è stato pubblicato sulla rivista dell’ACS Environmental Science & Technology.

Il tabacco geneticamente modificato potrebbe assorbire le sostanze tossiche

tabacco geneticamente modificato

Non tutti gli OGM vengono per nuocere. Il tabacco potrebbe diventare la soluzione del futuro per quanto riguarda il problema dell’inquinamento delle acque. Questa pianta, lavorata per finire in una sigaretta, può provocare malattie, ma grazie a dei ricercatori britannici, potrebbe avere delle proprietà del tutto nuove, e tutt’altro che dannose.

In un nuovo rapporto di ricerca pubblicato sulla rivista The FASEB Journal, gli scienziati spiegano come hanno sviluppato un ceppo geneticamente modificato di tabacco che aiuta a temperare gli effetti dannosi delle sostanze tossiche che ristagnano nell’acqua, scientificamente conosciute come microcistina-LR (MC-LR), che rende l’acqua non sicura da bere, ma rende pericoloso anche il nuoto o la pesca nelle zone colpite. Questa pianta geneticamente modificata potrebbe servire come uno strumento fondamentale per aiutare a mantenere le fonti di acqua potabile ancora buone da utilizzare, soprattutto nelle nazioni in via di sviluppo.

Fertilizzanti cinesi: 100 volte peggiori delle piogge acide

agricoltura cinese

Tra i tanti problemi della Cina, quello più vicino a noi, e forse anche più pressante in questo periodo, è l’inquinamento. Non si parla ovviamente solo di quello atmosferico, ma è molto diffuso, anche se se ne discute poco, quello che riguarda le acque. Il Governo cinese, tra i più conservatori al mondo, e di conseguenza anche molto protezionista, ha ammesso il problema. Soltanto che, piccolo particolare, alcune statistiche dicono che la situazione è almeno due volte peggiore delle cifre ufficiali.

Parte di questo problema è dovuto agli scarichi agricoli, fortemente contaminati da un uso eccessivo di fertilizzanti. Ma l’acqua non è l’unica cosa che viene inquinata dai troppi prodotti chimici. Mongabay evidenzia in un nuovo articolo su Science che specifici suoli della Cina sono acidificati a causa delle cattive pratiche agricole:

L’agricoltura cinese si è intensificata notevolmente dall’inizio degli anni ’80 in una zona limitata della terra con ingressi di enormi quantità di fertilizzanti chimici ed altre risorse

spiegano gli autori, sottolineando che il consumo dei fertilizzanti azotati in Cina ha raggiunto 32,6 milioni di tonnellate nel 2007, con un aumento del 191% rispetto ai livelli del 1981.

Casa dolce casa…inquinante

inquinamento domestico

Si dice che non c’è nessun luogo come casa propria. Ma alcune relazioni di scienziati americani su alcune case nelle aree residenziali della California potrebbero sconvolgere questo caposaldo. La tipica casa americana, probabilmente come nel resto del mondo Occidentale, è probabilmente una sottostimata fonte di inquinamento delle acque, secondo un nuovo studio segnalato al 238esimo Incontro Nazionale della American Chemical Society.

Secondo gli studiosi Lorence Oki, Darren Haver e colleghi, la spiegazione è che il rilascio delle acque provenienti dalla pioggia e dall’irrigazione di prati e giardini, si snoda nelle fognature comunali sottostanti. A queste si aggiungono le acque reflue dei lavaggi dei fertilizzanti, pesticidi e altri contaminanti scaricati, tutti materiali che infine ritornano a galla nei fiumi, laghi e altri corsi d’acqua.

Inquinamento atmosferico e contaminazione delle acque tra i principali pericoli per la salute dell’uomo

L’inquinamento atmosferico e la contaminazione delle acque figurano in cima all’elenco dei fenomeni più pericolosi per l’uomo, secondo quanto riportato da una recente relazione stilata dai ricercatori del Blacksmith Institute negli Stati Uniti, in collaborazione con la Switzerland Green Cross.

Entrambi i gruppi di studio internazionali, che si occupano di ambiente, hanno rilasciato una lista dei dieci problemi relativi all’inquinamento terrestre più deleteri per l’umanità e soprattutto più urgenti da risolvere prima che le cose precipitino ulteriormente. Gli agenti inquinanti presenti nell’aria si sono rivelati tra i principali responsabili di malattie e mortalità. Lo studio ha inoltre evidenziato gli effetti spropositati dell’inquinamento dell’aria sulla salute dei bambini, gravemente compromessi nello sviluppo proprio per l’aria irrespirabile e suscettibili di patologie respiratorie, come l’asma e le allergie.