Il Gange è un fiume sacro per gli indiani, che come è noto abitualmente si bagnano nelle sue acque, ma il corso del grande fiume è ormai talmente inquinato, talmente pieno di sostanze cancerogene che anche solo vivere nelle sue vicinanze vuol dire essere esposti a un tasso di incidenza tumorale molto superiore alla norma, come sostiene uno studio del National Cancer Registry Programme che si è guadagnato la prima pagine del Times of India.
inquinamento dei fiumi
Fiumi italiani, inquinati 26 su 30
L’allarme arriva dal WWF, nell’ambito del Convegno Fiumi d’Italia che si è svolto giovedì a Roma a Palazzo Valentini: 26 corsi d’acqua su 30 nella nostra penisola sono inquinati.
E considerando che la Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE prevede che entro il 2015 venga raggiunto l’obiettivo di un buono stato ecologico degli ecosistemi d’acqua dolce, non occorre un matematico per calcolare quanto siamo lontani da questa mèta e quanto si stia facendo poco per perseguire un fine ambizioso, come tanti previsti in sede comunitaria e presi spesso alla leggera dal nostro Paese, che poi ne paga le conseguenze.
Nel suo intervento in apertura dell’incontro, Stefano Leoni, presidente del WWF Italia, ha sottolineato come sia indispensabile ed urgente, in questa fase, un impegno più deciso di tutte le istituzioni sul fronte inquinamento dei fiumi.
Fiumi a rischio inquinamento e sfruttamento intensivo
I fiumi sono a rischio e soffrono, è questo l’allarme lanciato da un gruppo di ricercatori del City College di New York. La salute dei fiumi è minacciata dall’inquinamento e dal fatto che sono sfruttati intensamente. L’80% della popolazione mondiale vive presso corsi d’acqua di piccola o grande ampiezza e li ha trasformati in base alle sue esigenze: dighe, pompe per l’agricoltura, inquinamento delle acque e inserimento di specie invasive per ripopolare la fauna acquatica.
L’acqua dei fiumi è la nostra risorsa più preziosa, indispensabile per la vita di esseri umani, di animali e di piante, dell’intero ecosistema terrestre, ricordano gli studiosi americani, ma il loro stato di salute è minacciato dall’uomo, dai circa 5 miliardi di persone che sfruttano le loro acque, mettendo a rischio il 65% degli habitat fluviali del mondo e la sopravvivenza di migliaia di specie animali ed acquatiche.