In principio fu l’Europa. Circa un anno fa l’Unione Europea prese una decisione che fece infuriare i produttori di automobili, dato che le obbligava a produrre modelli più puliti altrimenti non avrebbero potuto vendere quei modelli nel Continente. Poco dopo però anche gli Stati Uniti si resero conto che gli standard delle emissioni erano cosa buona e giusta e li adottarono anche loro. Adesso però la svolta è epocale: anche l’inquinantissima Cina ha deciso di dire basta allo smog.
inquinamento auto
Auto ad aria compressa, finalmente è realtà
Dell’auto ad aria compressa ce ne eravamo occupati ormai 3 anni fa, ma dopo l’annuncio di alcune case costruttrici che volevano realizzarle, poi non se n’è saputo più nulla. Fino ad oggi quando la MDI (Motor Development International) ha annunciato che a metà 2013 la prima auto ad aria compressa arriverà sulle strade. Per il mondo dell’ecologia si tratta di una importante vittoria perché visto quanto è pulita quest’auto, e visto che costa relativamente poco, potrebbe inferire un duro colpo al mercato delle auto inquinanti.
Mobilità sostenibile: car pooling sperimentale a Modena
E’ partito alla fine del mese scorso, in Provincia di Modena, “Car Pooling Modena“, un servizio di car pooling il cui avvio, in via sperimentale, prevede l’utilizzo per il momento da parte dei soli dipendenti dell’Amministrazione comunale e della Provincia attraverso un sistema online che è in grado di effettuare l’intreccio dei dati prima, e poi di fornire degli equipaggi virtuali in base alle destinazioni che sono state inserite.
L’obiettivo dell’Amministrazione provinciale con “Car Pooling Modena” è quello di garantire lo snellimento della circolazione, ma anche l’abbattimento delle emissioni inquinanti; dopo la fase sperimentale, non a caso, il servizio sarà poi esteso anche a favore dei dipendenti delle aziende pubbliche e private che in merito avranno sottoscritto una specifica convenzione d’uso.
Auto ecologiche: il premio “Produttore dell’anno” va ad Honda per il quinto anno di fila
Ogni anno, la Union of Concerned Scientists (UCS) dà punteggi ambientali alle case automobilistiche in base alla media di inquinamento, smog per miglia ed emissioni che influiscono sul riscaldamento globale dell’intera flotta di veicoli venduti. Honda ha vinto il primo premio di quest’anno, ma non è una grande sorpresa visto che lo stesso risultato lo ha ottenuto negli ultimi 4 anni. Toyota e Hyundai finiscono appena dietro, a pari punti al 2° posto, mentre ai piedi del podio troviamo la Volkswagen.
Se il Giappone può esultare, le notizie non sono molto buone per i costruttori di automobili italiani, francesi e americani che, nonostante siano ormai tutte società globali con stabilimenti e fornitori in tutto il mondo, e non si possano più definire come una volta “aziende nazionali”, pare siano rimasti molto indietro rispetto alla concorrenza, almeno dal punto di vista ambientale.
Car sharing “privato”, la nuova frontiera della mobilità sostenibile
Conosciamo tutti il car sharing, un modo per risparmiare sui costi e sull’inquinamento delle auto. Questo può avvenire trasportando gli amici (che in gergo si dice car pooling) o con auto pubbliche, come quelle a noleggio, affidate a diversi clienti contemporaneamente. Oggi però dagli States arriva una novità, il car sharing “privato”.
Prendendo l’idea da alcune agenzie di viaggio e compagnie aeree che hanno pensato un’alternativa agli alberghi basata su un servizio che permette di affittare il proprio letto ai viaggiatori quando non siete in casa, così questo nuovo sistema peer-to-peer farà condividere la propria auto quando non la si usa. In America l’hanno chiamato GetAround (letteralmente “fatti un giro”), e funziona lasciando l’auto in un parcheggio per tutto il giorno, indicando le ore in cui la si mette a disposizione, lasciandola guidare ad estranei in cambio di denaro.
Le Ferrovie dello Stato si tingono di verde con gli eco-biglietti
La sfida del treno all’aereo è iniziata da qualche mese con l’introduzione dell’Alta Velocità che ha sottratto passeggeri agli aeroporti. Ma questa potrebbe adesso dare il colpo finale con la nuova promozione che le Ferrovie dello Stato hanno in mente di attuare: gli eco-biglietti.
In pratica su ogni biglietto verrà segnato, accanto al chilometraggio, la quantità delle emissioni di CO2 risparmiate ed il consumo energetico ridotto (in grammi di petrolio equivalenti) che abbiamo evitato di utilizzare non prendendo un altro mezzo di locomozione. Sì perché la sfida non è solo all’aereo, ma anche ai mezzi di trasporto su strada. Tutto questo fornirà un punteggio e, come per le Mille Miglia, alla fine darà diritto ai premi.