Secondo la leggenda la città di Atlantide era abitata da un tipo di umanità molto avanzata tecnologicamente, probabilmente anche più avanzata di quanto lo siamo noi oggi. Però, esattamente come noi, non è stata in grado di avere la meglio sulla forza della natura e così è stata “inghiottita” dall’oceano. Oggi qualcuno si azzarda ad affermare che, se la leggenda fosse vera, il fenomeno che colpì Atlantide fu quello dell’innalzamento dei mari, e che oggi potrebbe ripetersi anche con le città moderne. La candidata ideale a fare la fine di Atlantide sembra essere Miami.
innalzamento dei mari
Cambiamenti climatici, nel 2100 mari più alti di 1 metro
L’aumento della temperatura terrestre e il conseguente scioglimento dei ghiacciai di Antartide e Groenlandia potrebbe essere più grave di quello stimato finora dall’Intergovernmental Panel on Climate Change, l’ente preposto dall’ONU alla lotta ai cambiamenti climatici; e causare un innalzamento dei livelli dei mari di 1 metro nel 2100. A lanciare l’allarme è uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Bristol e pubblicato sulla rivista scientifica Nature Climate Change.
Innalzamento dei mari: le prima città a sparire in caso di tempeste
Ormai lo scioglimento dei ghiacciai è un fatto noto, e più che capire come fermarlo, ormai gli scienziati tentano di capire come limitarne i danni. Per questo bisognerebbe agire sulle zone che per prime verranno colpite, e così un gruppo di ricercatori britannici ed olandesi ha stimato quali saranno le prime città a rischiare i maggiori danni a causa dell’innalzamento del livello del mare.
Innalzamento dei mari accelerato negli Stati Uniti
Di solito siamo abituati a vedere Paesi ricchi che inquinano e quelli poveri, come le regioni insulari tropicali, che ne pagano le conseguenze. Adesso però qualcosa potrebbe stare per cambiare. Secondo le ultime rilevazioni del US Geological Survey di St Petersburg, in Florida, il tasso di innalzamento degli oceani nel lato Est degli Stati Uniti starebbe accelerando fino a diventare 3-4 volte più rapido rispetto al resto del mondo.
Innalzamento dei mari, sarà “solo” di 80 centimetri
L’innalzamento dei mari entro fine secolo sarà di 80 centimetri. La notizia, che detta così sembra catastrofica, dovrebbe farci esultare invece visto che il mondo scientifico finora concordava che, ad un tasso come quello attuale di inquinamento, gli oceani si sarebbero sollevati fino a 2 metri. La nuova ricerca è stata effettuata presso le università di Washington e dell’Ohio attraverso le rilevazioni satellitari che negli ultimi tempi stanno facendo fare grossi passi avanti alla scienza.
New York sommersa entro 10 anni, l’allarme dei climatologi
Basterà una normale tempesta per sommergere quasi l’intera Manhattan entro 10 anni. E’ questo il risultato a cui sono giunti i climatologi della Cornell University che hanno appena presentato i risultati del loro studio, durato due anni, che prende in considerazione gli effetti del riscaldamento globale. Per dirla in breve le scene a cui abbiamo assistito la scorsa estate di Times Square deserta a causa dell’uragano che l’ha attraversata, potrebbero diventare molto più comuni.
Il livello del mare entro il 2100 potrebbe salire da 0,75 a 1,9 metri
Un nuovo studio scientifico avverte che il livello del mare potrebbe salire molto più velocemente di quanto inizialmente previsto. Entro il 2100, il livello globale dei mari potrebbe salire tra i 75 ei 190 centimetri, secondo un articolo pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences. Gli autori, Martin Vermeer della Helsinki University of Technology in Finlandia e Stefan Rahmstorf del Potsdam Institute for Climate Impact Research in Germania, hanno basato la loro analisi sulle misurazioni del livello del mare e sulle temperatura registrate nel corso degli ultimi 130 anni.
In questi dati hanno identificato un forte legame tra il tasso di aumento del livello del mare e la temperatura globale.
Dal 1990 il livello del mare è aumentato di 3,4 millimetri all’anno, due volte più velocemente della media del 20° secolo
afferma Stefan Rahmstorf. Anche se tale tasso è di poco rimasto costante, questa strategia potrebbe portare a 34 centimetri l’aumento del 21 ° secolo.
Terza conferenza mondiale sul clima, Ban Ki-moon: ci dirigiamo verso l’abisso
Cambiamenti climatici, conseguenze del riscaldamento globale, scioglimento dei ghiacciai: questi alcuni dei temi toccati nel corso della Terza Conferenza mondiale sul clima, in corso a Ginevra. Ban Ki-moon, il segretario generale dell’Onu, ammonisce:
Abbiamo il piede sull’acceleratore e ci stiamo dirigendo verso l’abisso. Abbiamo scatenato forze potenti ed imprevedibili, il cui impatto è già visibile. L’ho osservato con i miei occhi.
Il riferimento è alla recente visita compiuta da Ban Ki-moon al Polo per testare personalmente lo stato in cui versano i ghiacciai e portare una testimonianza ancora più vivida ed efficace alla Conferenza sul clima. Il segretario generale dell’Onu si è recato a Ny-Aalesund, la località più settentrionale al mondo, localizzata a soli 1.231 chilometri dal polo nord. E’ la prima volta che un segretario generale dell’Onu visita Ny-Aalesund.