Incidente traghetto Tirrenia, nessun pericolo per l’ambiente

Per qualche ora abbiamo rivissuto la paura della Costa Concordia per poi scoprire che si tratta di tutta un’altra storia e, soprattutto, che questa avrà tutto un altro finale. Siamo a Civitavecchia, vicino Roma, porto principale per la Sardegna. E proprio un traghetto diretto a Olbia ieri sera ha fatto fare un balzo per la paura a tutti. Poco dopo la partenza infatti un boato ha spaventato i 300 passeggeri a bordo che sono subito scappati all’esterno, memori di quanto avvenuto sulla nave della Costa, e stavolta sono stati tutti messi in salvo.

Marea nera Shell in Scozia, una valvola di sicurezza all’origine della seconda falla

Marea nera Shell in Scozia: all’origine della seconda falla di cui si è avuta notizia ieri dalla stessa compagnia petrolifera, ci sarebbe una valvola di sicurezza vicina alla tubatura difettosa della piattaforma Alpha Gannet. Malgrado la prima fuoriuscita, di cui era trapelato poco o niente la settimana scorsa, fosse, a dire della Shell, sotto controllo e di portata insignificante, l’incidente è apparso subito più preoccupante ieri quando la compagnia ha ammesso l’esistenza di una seconda fonte di dispersione di greggio dalla piattaforma. Ad allarmare le scarse informazioni che trapelavano sull’entità dello sversamento ma soprattutto il fatto che anche i pochi comunicati della Shell fossero tutt’altro che rassicuranti.

Incidente petrolifero nel Mare del Nord, Shell conferma perdita

Un incidente petrolifero nel Mare del Nord sta tenendo impegnati in questi giorni i tecnici della Shell, a lavoro per bloccare una perdita, non si sa di che consistenza ed entità, occorsa alla piattaforma Alpha Bennet. Dalla multinazionale confermano che una fuoriuscita c’è stata e che gli operai stanno cercando di contenere lo sversamento ma non danno ulteriori dettagli sulle dimensioni dell’incidente. Ci auguriamo che siano irrisorie, per quanto anche piccole perdite hanno il loro grande impatto sull’ecosistema marino e questo lo sappiamo bene purtroppo.

Marea nera nel fiume Yellowstone, allarme rientrato

Il gasdotto Silvertip scoppiato il 1 ° luglio scorso, versando circa 160.000 litri,  1.000 barili di petrolio, nel famoso Yellowstone River non rappresenterebbe più un problema. La Exxon ha annunciato di aver prosciugato i due segmenti di greggio che si erano venuti a creare lungo il fiume, rimuovendo la miscela di acqua oleosa che faceva gridare al rischio di disastro ambientale. Tutto ciò che è stato rimosso è stato portato nella raffineria di Billings dove verrà stoccato sotto la supervisione dell’EPA, l’Agenzia per la Protezione Ambientale americana.

Nucleare: un’altra centrale bloccata dalle meduse

Dopo quella scozzese, ora un’altra centrale è costretta a chiudere temporaneamente a causa di un attacco di meduse. Ma non era un caso raro? E invece sta diventando un problema ricorrente: le meduse intasano il flusso d’acqua di cui le centrali hanno bisogno per funzionare, bloccando momentaneamente la produzione di energia. E’ accaduto in Scozia, a Torness, meno di due settimane fa, è ri-accaduto in Israele, nella città di Hadera pochi giorni fa.