Ambiente, rapporto ISPRA: cresce allarme frane ed inquinamento in Italia, in calo gli incendi

Il rapporto dell’ISPRA (l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), l’Annuario dei Dati Ambientali 2010, presentato oggi a Roma, ci restituisce la fotografia di un ambiente italiano fortemente compromesso, con qualche sprazzo di luce qua e là, come la diminuzione degli incendi, fenomeno in calo ma pur sempre estremamente dannoso per gli effetti nefasti sul patrimonio boschivo nazionale.

La qualità dell’aria è minata dall’inquinamento atmosferico che incombe sempre più minaccioso sulle città italiane, ne avevamo già avuto ampia testimonianza nei mesi scorsi con lo sforamento di polveri sottili oltre la soglia limite di 35 giorni all’anno concessa dalla normativa di riferimento UE, sforamento avvenuto in tempi record in metropoli come Milano, a poche settimane di distanza dall’inizio del 2011.

Inquinamento, sostanze chimiche e gas tossici nell’atmosfera

Per la prima volta un’equipe scientifica è riuscita a scoprire e misurare le sostanze chimiche contenute nell’atmosfera terrestre. I risultati sono tutt’altro che incoraggianti perché l’aria che respiriamo contiene sostanze chimiche dannose per la nostra salute: sostanze derivate dal fumo di sigaretta, dalla combustione di legna e dagli incendi boschivi, “veleni” per il nostro organismo.

Lo studio, condotto dai ricercatori del National Oceanic and Atmospheric Administration in USA, è stato condotto con uno spettrometro di massa, progettato dagli stessi studiosi, in grado di scomporre le particelle dell’atmosfera terrestre e individuare i livelli di acido isocianico come spiega uno degli autori della ricerca, Jim Roberts

Abbiamo scoperto acido isocianico in molti luoghi, dall’aria della downtown di Los Angeles a quella di un incendio di una foresta in Colorado, fino al fumo di sigarette. Abbiamo anche dimostrato che [l’acido isocianico] si dissolve rapidamente in acqua, cosa che indica come gli esseri umani possono essere esposti se entrano a contatto con il gas a livello di occhi e polmoni.

Emergenza clima ed incendi, un binomio pericoloso per il Pianeta

L’ultimo rapporto della Fao punta il dito sulla prevenzione degli incendi che, sempre più frequenti nel nostro Paese e nel resto del mondo con l’arrivo dell’estate, rischiano di peggiorare ulteriormente l’emergenza climatica e accrescere il riscaldamento globale. Nella quinta Conferenza Internazionale sugli Incendi Boschivi che si è tenuta a Sun City, in Sudafrica, la Fao ha chiesto ai Paesi

di adottare strategie più integrate per la gestione degli incendi boschivi e di migliorare il monitoraggio delle emissioni di gas serra da essi provocati, in quanto contribuiscono al riscaldamento globale.

L’analisi condotta dalla Fao ha preso in esame gli ultimi grossi incendi che si sono verificati negli ultimi anni in Australia, Brasile, Indonesia, ma anche Grecia, Usa, Russia e Israele. Solo nel mese di febbraio 2009 gli incendi hanno causato la morte di 173 persone in Australia e di 62 in Russia, senza dimenticare la devastazione di oltre 2,3 milioni di ettari di foreste.

Ecomondo, 100 mila tonnellate pneumatici fuori uso disperse ogni anno nell’ambiente

Centomila tonnellate di pneumatici fuori uso, una quantità certamente non risibile, spariscono nel nulla ogni anno. Questi gli sconfortanti dati raccolti nel dossier realizzato da Legambiente con la collaborazione di Ecopneus, presentato oggi nell’ambito di Ecomondo, la fiera dedicata alla Green economy, all’ambiente ed allo sviluppo sostenibile, giunta ormai alla sua quattordicesima edizione e che è in corso in questi giorni a Rimini.

In Italia, stando al rapporto, sono state individuate, a partire dal 2005, 1.049 discariche illegali estese su un territorio complessivo di oltre sei milioni di metri quadrati.
Sul banco degli imputati, per quanto riguarda i grandi traffici, la criminalità organizzata, tanto che la concentrazione maggiore (il 63%) di siti di smaltimento abusivi si localizza, non a caso, in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.

Stelle senza fuochi, un San Lorenzo green a Porto Cesareo

Niente di meglio della notte di San Lorenzo per lanciare una campagna di sensibilizzazione per la salvaguardia dell’ambiente contro gli incendi. Oggi è infatti un appuntamento intramontabile per i classici falò in spiaggia e in montagna per osservare le stelle, ma a Porto Cesareo, Lecce,  il Comune, in collaborazione con Cea, il Centro di educazione ambientale, Legambiente, con le forze dell’ordine, le associazioni ambientaliste di volontariato e l’Amp di porto Cesareo, propone di optare per stelle senza fuochi, lasciandosi abbagliare questa notte solo dalle scie luminose che attraverseranno il cielo.

La campagna è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa, svoltasi nella Torre costiera Torre Lapillo di Porto Cesareo. Come ha spiegato il sindaco della cittadina, Vito Foscarini, quest’iniziativa intende promuovere la tutela di un patrimonio naturale inestimabile:

Riteniamo che riappropriarsi del territorio e della sua naturale bellezza, carpendone le sue enormi potenziali, sia atto di amore e rispetto, capace di stimolare nelle coscienze di tutti, residenti villeggianti e turisti, la volontà univoca verso un incondizionato miglioramento delle condizioni di vita lungo il litorale cesarino, spesso martoriato da scempi di considerevole portata.

Incendi in Russia, le conseguenze sul resto del mondo

La siccità e la peggiore ondata di caldo che la Russia ha visto negli ultimi 130 anni hanno scatenato una devastante diffusione di incendi in tutta la nazione, e soprattutto nelle regioni occidentali e centrali del Paese. Secondo le relazioni del Ministero russo per le Situazioni di Emergenza, a partire dal 6 Agosto scorso, circa 558 incendi stanno devastando la nazione.

I roghi hanno ucciso almeno 52 persone, distrutto circa 2.000 case e carbonizzato più di 1.796 chilometri quadrati. La capitale della Russia, Mosca, è attualmente ricoperta da una fitta cappa di smog, che ha ridotto le attività e perturbato il traffico aereo. Secondo l’Associated Press, i livelli di inquinamento da monossido di carbonio a Mosca sono i più elevati di tutti i tempi, quattro volte superiori al normale.

Incendi, roghi in calo ma al Sud e nelle isole è ancora emergenza

Gli incendi boschivi, stando ad un dossier realizzato da Legambiente e dalla Protezione civile, sarebbero in calo. Una buona notizia, anche se è troppo presto per cantare vittoria: la battaglia contro il fuoco che cancella centinaia di ettari di patrimonio boschivo si gioca ogni anno con un impegno da rinnovarsi con sempre maggior vigore, senza mai abbassare la guardia.

Venendo ai dati diffusi nel documento, che fa il punto della situazione sugli incendi in Italia, nel 2009 il numero dei roghi ha subito un calo del 20%, passando dai 6.479 del 2008 ai 5.422 dello scorso anno, il dato più basso fatto registrare negli ultimi 18 anni.
Tuttavia, permane l’emergenza al Sud e nelle isole. Pensate che nella sola Sardegna, nell’ultimo anno, sono andati in fumo 37mila ettari di territorio, pari a più della metà di tutta la superficie italiana interessata dagli incendi.

Ridurre le emissioni di gas serra tramite incendi controllati

co2 incendiChi lo ha detto che il fuoco deve essere necessariamente un nemico per l’ambiente? Un recente studio ha scoperto infatti che gli incendi controllati sono utili a ridurre le emissioni di carbonio.

Per incendi controllati si intendono quelli utilizzati dai forestali per ridurre il sottobosco e proteggere in tal modo gli alberi più grandi. In questo tipo di incendio il rilascio delle emissioni di biossido di carbonio è risultato notevolmente inferiore rispetto ad incendi incontrollati delle stesse dimensioni.

I mutamenti climatici causano siccità e deforestazione in Europa

deforestazione europea

A seguito della presentazione del “Libro Verde“, la relazione della Commissione Europea sullo stato ambientale dell’Unione, si intuisce immediatamente il pericolo che stiamo correndo a causa dei mutamenti climatici. Le conseguenze sono molteplici e spesso legate tra di loro.

Il primo problema, sempre più evidente, sono gli incendi. Ogni anno mediamente perdiamo, all’interno dei confini dell’Europa Unita, mezzo milione di ettari di foreste, con circa 50 mila incendi concentrati perlopiù nel Sud Europa, in particolare in Italia, Spagna e Grecia. Purtroppo però, a causa del riscaldamento globale, questi incendi non rimarranno stabili (e già così sarebbe problematico), ma sono destinati ad aumentare.

Gli incendi boschivi fanno bene all’ecosistema

incendi aiuto ecosistemaCon il clima che cambia c’è una buona probabilità che gli incendi boschivi nell’area a nord-ovest del Pacifico diventino più estesi e più frequenti e, in base al parere di un esperto intervenuto ad una conferenza sull’argomento, questo avrebbe dei risvolti tutt’altro che negativi per l’ambiente. Una tesi che certamente farà discutere, dal momento  che non si parla d’altro che di preservare le foreste per salvare la terra (l’uomo, in verità) dai disastri ambientali.

Lo studioso che ha spezzato una lancia a favore degli incendi boschivi è John Bailey, professore associato presso il dipartimento di Ingegneria Forestale della Oregon State University. Bailey spiega che

il futuro del fuoco in questa regione è difficile da prevedere, sarà sempre variabile, ma senza dubbio sarà un elemento dominante degli scenari futuri. La gente dovrebbe capire, comunque, che il fuoco non solo è inevitabile, ma è anche una parte importante degli ecosistemi forestali.

Inondazioni e uragani: ecco cosa accadrà al mondo senza l’intervento per ridurre le emissioni

uragano

L’Onu ha da qualche anno avviato un progetto, denominato Ipcc Project, per rilevare la situazione dei cambiamenti climatici, monitorarla in tempo reale, e predire cosa potrebbe accadere in caso di disastro naturale. La task force, dopo diversi anni di studi, ha concluso che la situazione è molto preoccupante, ma siamo ancora in grado di arginarla. Anche l’Ipcc è d’accordo sulla soglia dei due gradi di riscaldamento delle temperature medie globali, il che significa che il mondo deve assolutamente frenare o, meglio ancora, diminuire le sue emissioni.

Se queste continueranno ad aumentare, non si potrà tornare indietro, e la Terra rischierebbe una vera e propria rivoluzione. La prima e più diretta conseguenza sarà il famoso scioglimento dei ghiacciai, il quale porterebbe, entro il 2050, ad un innalzamento di mezzo metro delle acque. Cosa significa? Può sembrar poco, ma città intere come New York, Miami, Shangai o Calcutta verrebbero letteralmente spazzate via.

In Abruzzo arriva l’Erickson S-64, il veivolo più potente nella lotta contro gli incendi

Negli ultimi anni, complice il surriscaldamento terrestre e la mano folle di qualche piromane, si è registrato, in Italia, un aumento degli incendi boschivi che hanno danneggiato vaste zone delle nostre Regioni. In particolare, secondo i dati del Corpo Forestale dello Stato, nel 2007, dal 1˚ gennaio al 14 ottobre, gli incendi boschivi sono stati 9.318 e hanno interessato un’area complessiva di 141.341 ettari, di cui 68.094 boscati e 73.247 non boscati.

L’Abruzzo è stata una delle regioni maggiormente colpite dall’emergenza con 273 roghi nel 2007, 8.039 ettari di superficie boscata interessata dagli incendi e la più alta media degli incendi (ha/incendio) pari a 79,1. A prevenire, accertare e domare gli incendi e a individuare eventuali responsabili è il Corpo Forestale dello Stato che, coadiuvato dal Dipartimento della Protezione Civile, opera soprattutto attraverso l’utilizzo di aeromobili regionali e dello Stato. In Abruzzo, quest’anno, per far fronte ad eventuali incendi boschivi, è arrivato l’Erickson S-64, uno dei velivoli più potenti per la lotta contro gli incendi.

Emergenza rifiuti a Napoli: uno scontro senza fine

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Non sembra attenuarsi l’emergenza rifiuti che ha colpito la Campania.
Nel capoluogo campano, aumentano le manifestazioni di protesta, sempre più accese e violente. Nel corso della notte sono stati appiccati ben 84 incendi, mandando in fiamme cumuli e cumuli di spazzatura. Presi d’assalto i vigili del fuoco, un auto andata in fiamma e danneggiato l’ingresso della sede dell’Inps in via Medina, pieno centro.

E’ solo l’ultimo dei bollettini neri che stanno funestando la città campana negli ultimi mesi, e nulla accenna a migliorare.