Impronta idrica degli alimenti, lo studio tutto italiano del gruppo WaterInFood

Dell’importanza delle scelte alimentari nell’ambito della discussione ecologica si parla sempre più spesso, ma data la grandissima importanza che queste possano avere nella lotta all’inquinamento, al riscaldamento globale, allo spreco delle risorse idriche, la disinformazione a riguardo rappresenta ancora un grave peso per la maggior parte delle nazioni. Uno studio sull’impronta idrica degli alimenti tutto italiano è stato elaborato di recente dal gruppo WaterInFood del Politecnico di Torino. Ecco i dati più rilevanti emersi dalla ricerca.

impronta idrica

Sai qual è la tua impronta idrica? Più di quanto pensi

impronta idricaSe non sapete a quanto corrisponde la vostra impronta idrica, siete in buona compagnia. Per impronta idrica si intende la quantità di acqua dolce utilizzata per qualsiasi aspetto della vita di un essere umano, che sia bere un caffè, mangiare un piatto di carne o indossare un maglione. Ognuno di questi aspetti della nostra vita quotidiana ha un’impronta idrica e, com’è facile immaginare, quella di noi Occidentali è molto più alta di quella di un nostro coetaneo del Terzo Mondo.

Impronta idrica degli alimenti, la doppia piramide Barilla

Si discute in questi giorni di consapevolezza alimentare e di impronta idrica degli alimenti, durante la World Water Week che si concluderà il 31 agosto a Stoccolma. La Barilla presenta per questa occasione una doppia piramide, alimentare e idrica, volta a evidenziare l’impronta idrica degli alimenti suggerendo una possibile riduzione dei più pesanti in correlazione a un’ottimizzazione della dieta.

Ambiente, Green Cross Italia al Museo Explora di Roma: “Quanta acqua mi costi?”

Quanta acqua mi costi? Quanti litri d’acqua servono per fabbricare un paio di scarpe? E quanti per produrre una pizza margherita o un hamburger?

Queste e molte altre domande troveranno risposta a Explora, il Museo dei Bambini di Roma giovedì 10 novembre nel convegno “Quanta acqua mi costi?” organizzato da Grenn Cross Italia per oltre 120 bambini delle scuole primarie e secondarie della Capitale.

Facebook, le 6 pagine più green del social network

Ormai tutti siamo su Facebook, ma non sono in molti a sapere che, oltre ad utilizzarlo per stare in contatto con gli amici e giocare a Farmville, lo possiamo sfruttare anche per tagliare la nostra impronta ecologica, fare del volontariato per ripulire le strade dai rifiuti, o per una campagna per la nostra causa preferita. E’ possibile intraprendere queste ed altre iniziative soltanto visitando delle pagine dedicate (o aprendone di nuove). Il sito Treehugger ha selezionato le migliori 6 che sostengono cause ecologiche.

1. Calcola la tua impronta idrica. Il Water Personal Footprint Calculator è un’applicazione che aiuta a capire dove si utilizza la maggior parte dell’acqua nella routine quotidiana e offre suggerimenti per ridurne l’uso. Successivamente incoraggia a condividere i propri risultati con gli altri, con l’intento di ispirarli.