Con più di 9 imballaggi su 10 recuperati, l’Italia si conferma l’eccellenza europea per la raccolta differenziata della carta e del cartone. Nel nostro Paese il tasso di recupero complessivo del materiale è del 91,9% con in testa le Regioni Emilia Romagna, Toscana e Abruzzo. Questo in sintesi quanto emerso dal XVIII Rapporto Annuale sulla raccolta differenziata di carta e cartone, presentato a Roma da Comieco, il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base cellulosica.
imballaggi
Altroconsumo alla Settimana europea per la riduzione dei rifiuti
E’ in occasione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti che Altronconsumo ha proposto la sua eco-azione per sensibilizzare istituzioni e consumatori sulle strategie per ridurre i rifiuti: scoprire quali sono gli esempi, negativi e positivi, di imballaggi nei prodotti in vendita nei nostri supermercati.
Settimana europea per la riduzione dei rifiuti
E’ cominciata oggi, 17 novembre, la IV edizione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti 2012 che si svolgerà fino al 25 novembre con iniziative, idee e tante azioni concrete, o eco-azioni. Sono 23 i Paesi che aderiscono all’iniziativa promossa dalla Commissione europea per sensibilizzare a ridurre gli sprechi e dunque i rifiuti, ma anche a trovare soluzioni per riutilizzare i rifiuti che ogni giorno accumuliamo.
Rotoprint, 18 mila km di imballaggi recuperati ogni anno
La Rotoprint di Lainate, in provincia di Milano, registra risultati a dir poco ottimi grazie all’utilizzo della tecnica di sovrastampa brevettata da Gian Carlo Arici: 18 mila km di imballaggi recuperati ogni anno, ovvero una striscia che potrebbe distendersi per metà della circonferenza terrestre.
Porta la sporta, annunciata la settimana dedicata alla riduzione degli sprechi
In Italia si spreca troppo, ed una delle principali voci di questo scandalo è sicuramente l’imballaggio. Per questo gli organizzatori dell’iniziativa Porta la Sporta, che viene replicata da tre anni, dopo aver ottenuto la vittoria nella battaglia per fare abolire le buste di plastica nei supermercati, oggi hanno annunciato un nuovo progetto: insegnare ai produttori di beni materiali ad utilizzare meno imballaggi nella settimana dedicata che andrà dal 14 al 22 aprile.
Green economy, recupero carta imballaggi con sovrastampa
Imballaggi nuovi ma inutilizzabili, perché? Sono pieni di errori di stampa, sono obsoleti per le nuove normative sulle etichette, le grafiche poco ormai attraenti. Che fare? Riciclare nella carta e nel cartone?
Un tempo, forse, si buttavano via più a cuor leggero. Ma oggi, con la crisi che morde e l’attenzione dell’ambiente che per fortuna si sta diffondendo, sarebbe una follia.
Che fare, allora? L’idea è di Gian Carlo Arici: sovrastampare gli imballaggi e ridare loro una seconda vita!
Rifiuti Napoli, al via il progetto “Sballati e…compost-i”
Sensibilizzare i cittadini sulla necessità di ridurre “a monte” i rifiuti ed orientare i consumi verso prodotti con zero imballaggi, imballaggi ridotti o riutilizzabili, promuovere l’acquisto di prodotti ecologici e alla spina. Questo in sintesi il progetto presentato questa mattina nella sala della Giunta del Comune di Napoli da ANEA (Agenzia Napoletana Energia e Ambiente) e dall’assessorato all’Ambiente in occasione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti. “Sballati e compost-i” è un progetto realizzato con la partnership di Confcommercio, Confesercenti, Federconsumatori, Legambiente e Wwf per dare un segnale forte dalla città dell’emergenza rifiuti all’Europa.
Legambiente, “Ridurre si può”: al via la campagna di riduzione rifiuti. 26-27 novembre
Prende il via questa mattina la Settimana europea per la Riduzione dei Rifiuti con eventi ed iniziative su e giu per lo stivale. Nell’appuntamento europeo per la riduzione degli imballaggi e dei rifiuti non potevano mancare le proposte di Legambiente che lancia la campagna “Ridurre si può” in tutte le città italiane il 26 e 27 novembre.
Ecomondo, Plastic Vortex Art Work in Progress: ridare vita ai materiali
Plastic Vortex Art in Progress si svolgerà a Ecomondo oggi pomeriggio dalle 15.00 nella sala Rovere, al Padiglione A6. L’idea parte dall’isola di spazzatura che galleggia sulle acque dell’Oceano Pacifico, circa 4 milioni di tonnellate di rifiuti, per lo più sacchetti di plastica a cui, a breve, si aggiungeranno altre tonnellate di detriti provenienti da Fukushima. Un progetto di EcoArt Project per non dimenticar e per sensibilizzare sul riciclo dei rifiuti e sul recupero di materia.
Barbie ammazza-foreste, nuova crociata di Greenpeace
Probabilmente è la bambola più famosa al mondo. E come tutto ciò che sta sotto i riflettori, ha sempre scatenato polemiche. L’ultima di queste riguarda più che la Barbie in sé, la sua azienda produttrice, la Mattel, l’azienda di giocattoli più grande e famosa del mondo.
Secondo un nuovo studio effettuato da Greenpeace, infatti, pare che la Mattel utilizzi, per i suoi imballaggi, del legno proveniente dalle foreste pluviali dell’Indonesia, un’area minacciata dalla deforestazione e che dovrebbe rientrare tra le aree protette, prelevato dall’Asian Pulp & Paper. Infatti questo polmone verde ospita un gran numero di specie minacciate dall’estinzione, dalle tigri agli oranghi, e tutte queste potrebbero veder accelerare la loro sparizione a causa di un semplice imballaggio di cartone.
Riciclo alluminio, rapporto CiAl: raccolta record nel 2010 in Italia
Riciclo alluminio: buone notizie sul fronte della raccolta differenziata nel nostro Paese ci arrivano dall’ultimo rapporto del CiAl, il Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Alluminio. Nel 2010 in Italia è stato infatti recuperato oltre il 72% dell’ immesso sul mercato, superando abbondantemente la quota minima fissata dalla normativa al 50%. E’ quanto dicono i dati presentati nell’ambito dell’assemblea annuale dell’associazione, svoltasi il 29 aprile scorso a Milano.
Sul territorio italiano, lo scorso anno, sono state raccolte ben 46.500 tonnellate di imballaggi in alluminio, confermando il primato in Europa per l’Italia in questo settore.
Imballaggi riciclati e destinati successivamente a nuovi usi industriali, con vantaggi economici ed energetici oltre che ambientali.
Recupero imballaggi, solo 1 su 4 nel 2010 è finito in discarica
Gli imballaggi recuperati nel 2010 sono stati il 75% del totale, questo vuol dire, come spiega il rapporto annuale Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) che 3 imballaggi su 4 sono stati recuperati e riciclati, senza finire in discarica. Il riciclo complessivo degli imballaggi è stato del 64,8% con 3 punti percentuali in più rispetto al 2009 e la tendenza continua a crescere. Come si legge nel dossier 2010
La crisi non ha fermato il sistema: i ricavi sono cresciuti del 5% e i costi diminuiti del 7%
Gli italiani hanno saputo gestire meglio il loro denaro con una maggiore attenzione agli sprechi, e quindi anche all’ambiente. Gli imballaggi recuperati di plastica, vetro, acciaio, carta, alluminio e legno sono circa 8,4 milioni di tonnellate, su 11,2 milioni di tonnellate immesse nel mercato. In tal modo meno del 25% degli imballaggi è finito in discarica, e sarà invece riciclato. Il record si è avuto con il recupero dell’alluminio, con oltre il 33,7%, e del legno con 11,4% del prodotto recuperato e pronto per essere riciclato. Il risutato è stato ottenuto grazie alle campagne di informazione e dall’accordo Anci-Conai che ha coinvolto oltre 56 milioni di cittadini, l’equivalente di circa il 96% della popolazione.
310 mila euro di multa: la Red Bull non ha più le ali quando si tratta di ambiente
L’Agenzia per l’ambiente del Regno Unito ha appena condannato la Red Bull a pagare una multa record all’inizio di questa settimana. La società è stata accusato di aver un po’ “scordato” (per un periodo di circa 8 anni) alcune norme ambientali, che la costringeranno ora al pagamento di tasca propria per le correzioni da apportare.
La società, con sede a Londra, avrebbe dovuto riferire all’Agenzia ambientale una relazione sugli imballaggi utilizzati per i propri prodotti, e sui rifiuti connessi, compreso un sistema adottato per riciclarli. Questa è parte di un regolamento più ampio che obbliga le grandi imprese che producono grandi quantità di confezioni a sottoscrivere alcuni piani di riciclaggio, tra cui l’assistenza al recupero e al riciclaggio dei rifiuti da imballaggio. Tuttavia, dal 1999 al 2006, la Red Bull non lo ha fatto.