Vicenda Ilva, arriva l’ennesimo no al dissequestro dei beni finiti e semilavorati dell’azienda da parte dei giudici. Il balletto continua: l’Ilva chiede il dissequestro, i giudici non mollano e negano. La situazione resta incandescente e non si vedono spiragli al momento, prova ne è il rinvio dell’incontro che avrebbe dovuto tenersi ieri tra azienda e ministeri dell’ambiente e dello sviluppo economico.
Ilva Taranto
Premio Personaggio Ambiente 2012, aperte le iscrizioni
Chi è stato l’italiano che più ha difeso l’ambiente e l’ecologia nel 2012? Da ieri sono aperte le iscrizioni e le votazioni per rilasciare la propria opinione e scegliere a chi dare l’ambito premio Personaggio Ambiente Italia 2012. Ripercorrendo le tappe dell’anno possiamo ricordare alcuni episodi che hanno segnato, in bene o in male, il nostro Paese…
Ilva Taranto, trovato corpo operaio disperso
E’stato ritovato questa mattina alle 9.23 il corpo dell’operaio disperso dopo la tromba d’aria che ha colpito le acciaierie dell’Ilva di Taranto. Il corpo senza vita è stato rinvenuto dai sommozzatori all’interno della cabina di una gru finita in mare. Il corteo dei lavoratori dell’Ilva che si sta svolgendo a Genova si è fermato per un minuto di silenzio. Dopo il silenzio, è seguito un lungo applauso e le sirene dei mezzi pesanti hanno salutato l’operaio deceduto.
Maltempo, è allerta bombe d’acqua
Continua l’allerta dei climatologi per il maltempo che sta colpendo tutta Italia: da Nord a Sud si temono nuovi rovesci e temporali. Il pericolo è quello per le cosiddette bombe d’acqua, ossia precipitazioni molto intense che in poche ore riversano sul suolo quantità enormi di acqua, anche fino a metà dell’intera media stagionale delle piogge.
Ilva Taranto chiude. Inizia lo sciopero
L’Ilva di Taranto ha ufficialmente chiuso questa mattina. Non sono riusciti ad entrare nello stabilimento gli operai perché i loro badge sono stati disattivati “per motivi di sicurezza” avvisa la Confindustria di Genova. Alle 7, come già annunciato, è cominciato lo sciopero proclamato da Fiom, Fim e Uilm, che proseguirà almeno per le prossime 24 ore.
ILVA, arriva l’ultimatum: dissequestro o chiusura
L’ILVA non può continuare ad operare in queste condizioni. Per questo motivo oggi è arrivato l’ultimatum da parte della dirigenza che ha chiesto alla Procura di dissequestrare l’impianto altrimenti dovrà essere chiuso definitivamente. Lo hanno chiesto il presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante, e l’avvocato Marco De Luca, i quali portano a loro sostegno l’Autorizzazione Ambientale recentemente rilasciata dal Ministero dell’Ambiente (Aia 2012) che di fatto consente all’azienda di continuare ad operare nonostante ancora i lavori di ristrutturazione non siano ultimati.
Ilva Taranto, rapporto conferma mortalità e tumori più alti della norma
Anche se non ce n’era bisogno, il Ministro Clini è stato smentito a proposito della sciocchezza detta qualche settimana fa che a Taranto il numero dei decessi per tumore sono “nella norma”. A fornire i dati ufficiali, speriamo stavolta definitivi, c’è il rapporto dell’ISS Sentieri che, a nostro parere volutamente, è stato fatto uscire in ritardo qualche giorno dopo l’Aia 2012, altrimenti l’autorizzazione sarebbe dovuta essere molto più severa. Cosa dice il rapporto? In sostanza ciò che i tarantini già sapevano: l’Ilva uccide.
ILVA, l’Aia non piace a nessuno e potrebbe saltare
L’Aia 2012, che secondo le previsioni dovrebbe essere firmata tra oggi e domani dal Ministro Clini ed entrare in vigore nell’arco di pochi giorni, non piace a nessuno. Non piace alla Procura perché ritenuta troppo leggera; non piace alle associazioni che vorrebbero che l’Ilva spegnesse gli impianti e li riaccendesse soltanto dopo che le emissioni saranno tenute sotto controllo; ma non piace nemmeno all’azienda che così si sente discriminata.
ILVA, la proprietà sapeva del disastro ambientale da vent’anni
Altro che morti nella media e inquinamento entro i limiti di legge. La proprietà dell’Ilva, il gruppo Riva, era a conoscenza dei problemi ambientali che l’acciaieria tarantina comportava sin da prima di acquistarla dalla Fintecna, ex Italsider, nel 1995. Lo ha denunciato il deputato PD Ludovico Vico che ha chiesto un’interrogazione parlamentare in seguito alla scoperta di un fondo accantonato proprio dalla proprietà precedente (statale) per affrontare momenti di difficoltà come questo.
ILVA, Clini presenta l’Aia 2012
Finalmente è arrivata, puntuale come previsto, l’Aia 2012 (Autorizzazione Integrata Ambientale) che il Ministro Clini aveva promesso. La severità c’è, come già aveva anticipato il Ministro dell’Ambiente, ma non è detto che sarà sufficiente. La novità più importante riguarda la produzione di acciaio che sarà quasi dimezzata. Nel 2011 è stata di 15 milioni di tonnellate, quest’anno e finché tutti i lavori non saranno ultimati sarà solo di 8 milioni. Tra gli “ordini” dell’Aia compare anche lo stop al pet coke e lo spegnimento di 6 batterie delle cokerie su 10, oltre a prendere provvedimenti ad hoc nelle giornate critiche con molto vento.
Altre 57 Ilva in tutta Italia ammazzano in silenzio
Da qualche mese è scoppiato il caso Ilva. Un caso che, a dirla tutta, lo è diventato da poco solo a livello nazionale perché i pugliesi, ed in particolare i tarantini, sanno da trent’anni che l’Ilva da un lato li finanzia con lo stipendio, ma dall’altro li ammazza con le emissioni. Ma proprio come l’acciaieria tarantina, in tutto il Paese ci sono altre 57 realtà simili che impiegano circa 6 milioni di persone. Per una questione di par condicio, dovrebbero essere chiuse tutte, distruggendo così l’economia nazionale. Ma come si è arrivati a tutto questo?
Ilva Taranto, sì allo spegnimento, ma non prima del 2015
Altro che 5 giorni. L’Ilva di Taranto non è un elettrodomestico che si spegne premendo il tasto off, e la dimostrazione arriva oggi dai “tecnici”. Alcuni impianti, come l’altoforno 1, possono essere spenti in fretta, e secondo il direttore Adolfo Buffo ciò sarà possibile entro fine novembre, anche perché essendo il più vecchio, l’azienda già prevedeva di effettuare una certa manutenzione ben prima dell’ordine dei magistrati. Ma l’altoforno 5, il più grande d’Europa, ha bisogno di tempi più lunghi. Anche fino al 2015 se necessario.
Ilva, chiusura entro giovedì, ma il Governo si oppone
Ormai sembra essere diventata una lotta tra bande dove vince chi mostra di più i muscoli. La questione Ilva di Taranto sta superando i limiti della legalità e si sta trasformando in una farsa. Che le emissioni dell’industria più inquinante d’Europa stessero ammazzando la popolazione tarantina, questo è ormai assodato, ma nonostante ciò il Governo continua ad opporsi alla sua chiusura. Due giorni fa i magistrati avevano ordinato che l’azienda avviasse le procedure di spegnimento che si dovrebbero completare giovedì prossimo, ma ora il Ministro Clini tenta l’ultima carta: l’Aia.
Ilva denunciata per crimini contro l’umanità
Se le denunce penali non bastano, per far luce sui dati reali dell’inquinamento dell’Ilva ora si passa alle maniere forti. L’associazione Taranto Futura che da anni si batte contro le emissioni dell’acciaieria ha annunciato di voler denunciare i padroni della fabbrica al tribunale internazionale dell’Aja. Capo d’imputazione: crimini contro l’umanità.