discarica roma

Falcognana, arriva la prima relazione della Finanza sulla discarica

discarica roma

La Guardia di Finanza ha fornito una prima relazione sulle indagini promosse dai cittadini del Municipio IX per far luce sul sito di Falcognana, dove dovrebbe sorgere la nuova discarica di Roma, dopo la chiusura ormai imminente di Malagrotta. Le indagini sulla società Ecofer, la cui reale competenza sulla gestione del sito è l’oggetto delle ricerche delle Fiamme gialle, hanno portato a dei primi risultati, ma per approfondire l’argomento delle fiduciarie e dei firmatari dei permessi, occorre l’intervento della Procura.

falsi prodotti biologici sequestro

Maxi sequestro di falsi prodotti biologici, 30 indagati in tutta Italia

falsi prodotti biologici sequestro

La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 1.000 tonnellate di falsi prodotti biologici provenienti dall’India e dalla Turchia e destinati ai mercati italiani per un giro d’affari di circa 600 mila euro. 30 sono gli indagati e 6 le regioni interessate: Marche, Emilia Romagna, Molise, Abruzzo, Sardegna e Lombardia.

Falsi prodotti biologici

Falsi prodotti biologici sequestrati dalla Guardia di Finanza

Si chiama Green war l’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Pesaro e dall’Ispettorato del ministero delle Politiche agricole di Roma che ha portato all’arresto di 23 persone e al sequestro di 1.500 tonnellate di falsi prodotti biologici certificati come “bio” ma in realtà ad alto contenuto di OGM; e di 16 tonnellate di soia di origine indiana contaminate da pesticidi e prodotti chimici vietati.

Google Earth e Paginegialle.it: ecco come ti smaschero l’abuso edilizio

E’ proprio vero che l’unica vera democrazia esistente al mondo è quella che si trova in rete. Non solo internet concede centinaia di opportunità a chiunque, ma adesso può avere anche una funzione di “polizia”, cioè è in grado di smascherare alcuni abusi.

La Guardia di Finanza di Salerno ha dato notizia di aver sequestrato un intero lotto di terreno di 30 mila metri quadrati, comprensivo di 22 villette del condominio “Castello”, utilizzando a dovere la rete internet. Come ha fatto? Come per tutte le cose on-line, non ci vuole un ingegnere per capirlo. Visitando il sito di paginegialle.it, alcuni agenti hanno notato l’utilizzo sempre più massiccio di ruspe e materiali da costruzione in una zona piuttosto sospetta.

A quel punto hanno controllato su Google Earth la situazione, e hanno visto che quella stessa zona era completamente sgombra. I dati che sono saltati all’occhio sono due. Il primo è che la pagina di Google non era aggiornata in quanto quella zona doveva essere considerata zona protetta perché si trattava di una vasta area di macchia Mediterranea nel Parco del Cilento, protetta dall’Unesco; e poi che la costruzione rapida quanto selvaggia stava letteralmente “divorando” la collina in brevissimo tempo, mangiandosi buona parte del Parco naturale, un evento che non si vede tutti i giorni.