Cambiamenti climatici, Groenlandia tallone d’Achille

E’ la Groenlandia il tallone d’Achille della Terra nel dissesto ambientale provocato dall’innalzamento delle temperature. E’ quanto ha affermato Hans Joachim Schellnhuber, direttore dell’Istituto di Potsdam per le ricerche sul clima nonchè consigliere per l’ambiente del governo tedesco.
Intervistato dal quotidiano tedesco Saarbruecker Zeitung, lo studioso non ha nascosto la gravità della situazione attuale in cui versa il Pianeta, illustrando quelli che sono i rischi di un ulteriore incremento del surriscaldamento terrestre.

Per quanto riguarda gli effetti dei cambiamenti climatici, secondo Schellnhuber, non bisogna affatto sottovalutare le conseguenze dell’aumento delle temperature: le previsioni parlano di devastanti e tragici stravolgimenti negli equilibri globali, pronti a scatenarsi anche soltanto con la registrazione di due gradi in più rispetto ad oggi.

Allarme oceani, stanno crescendo più del previsto

L’avvertimento lo stanno dando sempre più scienziati in tutto il mondo. La crescita del livello dell’acqua degli oceani era prevedibile, a causa dello scioglimento dei ghiacciai, ma non in maniera così massiccia come quella che si sta verificando in questo momento.

E anche la temperatura non aiuta. Infatti anche il calore degli oceani è aumentato fino addirittura a raddoppiare negli ultimi 40 anni, mettendo a rischio centinaia di specie che rischiano l’estinzione, o per cui è già troppo tardi. A lanciare l’allarme sono i metereologi americani e australiani, che puntano il dito sul riscaldamento globale.

Mutamenti climatici: veramente causati dall’uomo?

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Il termine mutamento climatico a volte si utilizza in modo poco appropriato, utilizzandolo come sinonimo di riscaldamento globale. La Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change o UNFCCC) utilizza il termine mutamenti climatici solo per riferirsi ai cambiamenti climatici prodotti dall’uomo e quello di variabilità climatica per quello generato da cause naturali. In alcuni casi, per riferirsi ai mutamenti climatici di origine umana si utilizza l’espressione mutamenti climatici antropogenici.
Molto spesso si parla di come l’uomo sia causa di questi fenomeni, ma accanto alla schiera di studiosi che attribuiscono all’attività umana i mutamenti climatici in atto, esiste un’altra, forse meno folta ma sicuramente meno nota, convinta che i cambiamenti del clima non possano essere addebitati all’uomo. Da alcuni studi delle temperature globali è stato osservato che nel corso degli ultimi mille anni si sono avvicendati periodi di surriscaldamento e sensibili abbassamenti dei valori medi, chiaramente non collegati all’attività umana. Tra l’800 e il 1300, ad esempio, il clima del Pianeta ha attraversato un periodo di particolare surriscaldamento con temperature superiori alla media odierna, detto Periodo medioevale caldo. I Vichinghi conquistarono la Groenlandia (da green land = terra verde), chiamata appunto così per le enormi distese verdi che incontrarono.

Aumenta la temperatura del pianeta: scioglimento dei ghiacciai

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Quello dell’ aumento globale della temperatura è un dato a dir poco controverso, e sono sempre di più gli scienziati che stanno prendendo posizione contro affermazioni che hanno spesso lo stesso valore di un oroscopo: tutto parte da un aumento di temperatura di mezzo grado misurato al suolo nell’ultimo quarto del secolo scorso. Da qui discendono tutti i discorsi sul riscaldamento del pianeta , le previsioni di terribili sconvolgimenti climatici, e i rimedi da adottare per ridurre il tasso di anidride carbonica, causa di questi disastri.