Nuovo Gran Canyon scoperto sotto i ghiacci della Groenlandia

Greenland:  A Laboratory For The Symptoms Of Global WarmingUn nuovo canyon di enormi dimensioni è stato scoperto da poco sotto i ghiacci della Groenlandia: 740 km di lunghezza e fino a 800 metri di profondità, in determinate zone, misure che permettono al nuovo luogo scoperto, come scrive l’Indipendent, di rivaleggiare in grandezza con il Gran Canyon.

Groenlandia, 97% dei ghiacci in preda allo scurimento

Raro e diffuso fenomeno di scioglimento e scurimento dei ghiacci per la Groenlandia: il 97% dei ghiacci sono in preda allo scurimento consecutivo al grande caldo di luglio e derivante dal mescolarsi della neve con i detriti. Lo scurimento comporta una minore capacità di riflettere la luce del sole, e quindi un maggior grado di scioglimento dei ghiacci.

energia europa saccheggiare groenlandia

Energia, l’Europa pronta a saccheggiare la Groenlandia

energia europa saccheggiare groenlandiaOrmai le riserve di petrolio e gas facilmente raggiungibili sono quasi esaurite, e allora bisogna trovare nuovi lidi da cui ricavarle. Tra questi ce n’è uno pressoché incontaminato, ma lo sarà ancora per poco: la Groenlandia. Purtroppo in questo periodo di sfruttamento di ogni minima risorsa, gli occhi bramosi dei Paesi europei si sono puntati verso uno degli ecosistemi più fragili del mondo.

Scioglimento dei ghiacci da record questo mese in Groenlandia

Scioglimento dei ghiacci da record questo mese in Groenlandia, dall’8 al 12 luglio da poco trascorsi, difatti, si è registrato il tasso di fusione peggiore degli ultimi 30 anni, arrivando in alcune zone a toccare una riduzione pari al 97% in pochi giorni. Gli esperti avvertono: se il fenomeno si ripeterà nei prossimi anni sarà decisamente preoccupante.

innalzamento mari 80 centimetri

Innalzamento dei mari, sarà “solo” di 80 centimetri

innalzamento mari 80 centimetriL’innalzamento dei mari entro fine secolo sarà di 80 centimetri. La notizia, che detta così sembra catastrofica, dovrebbe farci esultare invece visto che il mondo scientifico finora concordava che, ad un tasso come quello attuale di inquinamento, gli oceani si sarebbero sollevati fino a 2 metri. La nuova ricerca è stata effettuata presso le università di Washington e dell’Ohio attraverso le rilevazioni satellitari che negli ultimi tempi stanno facendo fare grossi passi avanti alla scienza.

Scioglimento dei ghiacciai: la Groenlandia si solleva

E’ un principio fisico elementare, se in un bicchiere d’acqua mettete un cubetto di ghiaccio, più acqua c’è e più il cubetto si solleva. Con le dovute proporzioni è quello che sta accadendo alla Groenlandia. Quella enorme distesa di ghiaccio ai confini con il Polo Nord si sta sollevando, e gli scienziati della Ohio State University che la stanno studiando non hanno dubbi: la colpa è dei mutamenti climatici.

Scioglimento ghiacci, record nel 2010 e 2011 in Groenlandia

I ghiacciai della Groenlandia sono un po’ come il termometro della Terra: la loro perdita significa che fa troppo caldo. E’ esattamente per questo che scoprire che gli anni 2010 e 2011 hanno fatto registrare perdite record di massa ghiacciata è un fattore molto preoccupante. A rivelarlo è stato il ricercatore Edward Hanna, specialista nelle ricerche artiche.

Progetto Neem, estratto dai ghiacci polari l’archivio climatico del pianeta

Il 27 luglio scorso sono stati estratti dai ghiacci della Groenlandia 2 chilometri e mezzo di carote di ghiaccio, sette volte la Tour Eiffel, 17 tonnellate di peso in totale che permetteranno ai climatologi di ricostruire la storia climatica del periodo Eemiano (i 150.000 anni compresi tra le ultime due glaciazioni).

Questa l’impresa compiuta da tecnici, glaciologi, paleoclimatologi di Neem (North Greenland Emian Ice Drilling), progetto internazionale che ha coinvolto 14 Paesi tra cui USA, Belgio, Germania, Svizzera, Svezia, Corea del Sud e Gran Bretagna, diretto dalla ricercatrice danese Dhal Jensen, svoltosi in 3 campagne dal 2008 al 2010 e finalmente concluso il 27 luglio scorso carotando l’intero spessore del carapace di ghiaccio che ricopre la Groenlandia.

Dalla Groenlandia si stacca un ghiacciaio più grande dell’isola d’Elba

Già due anni fa un pezzo del ghiacciaio Petermann, in Groenlandia, si staccò e si diresse verso le spiagge americane, mandando nel panico non solo gli ambientalisti, ma anche le aziende che si occupano di trasporto marittimo. La situazione in due anni è peggiorata, ed ora a staccarsi è tutto il ghiacciaio, un cubetto di 260 km quadrati, di poco più grande dell’isola d’Elba e circa 4 volte la grandezza di Manhattan.

Un ricercatore dell’Università del Delaware, Andreas Muenchow, professore associato di scienze oceaniche fisica e ingegneria presso la facoltà di Earth, Ocean and Environment, sta monitorando il ghiacciaio Petermann da anni ormai, ed ha spiegato, in un comunicato stampa, che si tratta del blocco di ghiaccio più grande mai staccato dal 1962.

La Groenlandia si scioglie. E rapidamente

groenlandia

La Groenlandia sempre più in pericolo. I suoi bianchissimi ghiacci si assottigliano, e lo fanno sempre più rapidamente. Più di quanto si immaginasse, e ad una velocità sempre più elevata che di anno in anno aumenta anziché arrestarsi. Non è certamente una bella notizia quella che emerge da uno studio della Utrecht University e pubblicata sulla rivista Science.

Lo studio coinvolge un arco di tempo che va dal 2000 all’anno scorso, il 2008. I ricercatori hanno osservato che scioglimento dei ghiacci in Groenlandia ha provocato un innalzamento del livello dei mari pari a quasi 0,46 millimetri ogni 12 mesi. E si sono perse 273 miliardi di tonnellate di ghiaccio. La situazione è precipitata in particolar modo dal 2006 in avanti, con un aumento medio di 0,75 millimetri in un solo anno.

Antica estinzione degli ecosistemi: colpa del riscaldamento globale

fossile-specie-estinta

Un gruppo di scienziati irlandesi ha trovato la prova di un’improvvisa estinzione nella biodiversità vegetale. Uno scrigno di 200 milioni di anni che conteneva foglie fossili raccolte nella parte Orientale della Groenlandia racconta la storia custodita per milioni di anni. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Science.

I ricercatori si sono sorpresi nello scoprire che un probabile candidato responsabile per la perdita della vita vegetale è stato un piccolo aumento di gas a effetto serra di biossido di carbonio, che ha causato un’incremento della temperatura della Terra. Il riscaldamento globale è stata a lungo considerato come il colpevole dell’estinzione di diverse forme di vita, e questa potrebbe esserne una prova.

Secondo Jennifer McElwain della University College di Dublino, autrice dello studio, il biossido di zolfo, dovuto ad ampie emissioni vulcaniche, può essere stato una delle cause delle estinzioni. Esso può aver contribuito all’incremento dell’anidride carbonica.

La Groenlandia si sta sciogliendo, New York è destinata a sparire

ghiaccio-sciolto

New York, Boston, Halifax e altre città nel nord-est degli Stati Uniti e del Canada potrebbero essere sotto la minaccia di un maggiore aumento del livello del mare a causa dello scioglimento dei ghiacci della Groenlandia entro questo secolo.

La Groenlandia è l’isola più grande del mondo. Essa copre una superficie superiore a 7 volte l’Italia ed è coperta per l’84% dal ghiaccio. Il problema è che oggi molti ghiacciai lentamente si stanno sciogliendo, o rischiano di sciogliersi nel giro di pochi decenni.

Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters, ritiene che se il ghiaccio della Groenlandia si scioglie a moderata velocità e che, mantenendo questo tasso, entro il 2100 avrà innalzato il livello del mare tanto da minacciare la costa nord-orientale del Nord America, crescendo di circa 30-50 centimetri più che in altre zone costiere.

Nasa: il mistero delle paperelle scomparse

Da qualche mese, sui muri delle città vicino l’Artico, compaiono dei cartelli in stile film western, con la scritta “Wanted” e con la foto di una paperella di plastica. Ricompensa: 100 dollari. Non si tratta di uno scherzo di qualche burlone, ma di un esperimento scientifico altamente sofisticato della Nasa.

L’Agenzia Spaziale Americana sta portando avanti da settembre un esperimento per cercare di capire un pò di più su come funziona il riscaldamento globale. E per farlo ha scelto di comprendere il processo di scioglimento dei ghiacciai partendo proprio da una delle zone più critiche: la Groenlandia. Lì Alberto Behar, ingegnere Nasa, ha lanciato circa 4 mesi fa sul ghiacciaio Jakobshavn 90 paperelle di plastica più una sonda delle dimensioni di un pallone da rugby per rilevare la posizione tramite un trasmettitore gps, ma anche la temperatura del ghiacciaio, le accelerazioni e tanti altri dati fondamentali. Il problema è che adesso tutti questi oggetti sono spariti.